mercoledì 6 maggio 2015
Il premier vince tutto ma...
Renzi fa bottino. Ha messo nel carniere la legge elettorale Italicum. Ha anche misurato impietosamente la consistenza delle "pecore belanti" della sinistra Pd. Sulla quale avrei scommesso l'incapacità di modificare ed incidere sulla linea renziana. Renzi li ha proprio asfaltati.
Ma nello stesso tempo a Renzi rimane sempre meno tempo. La delusione sta erodendo il consenso del suo Pd. I dati economici sono costantemente negativi, anzi costantemente in peggioramento. Aumentano le situazioni di contestazione al premier, tornano ad avere successo le manifestazioni sindacali anti-governo. Non è più considerato un governo amico, quello di Renzi.
Il prossimo colpo alla credibilità del governo potrebbe arrivare da una manovra fiscale compensativa per andare incontro alla bocciatura della norma sulle pensioni del duo Monti/Fornero. Chiaramente questo errore normativo non è da imputarsi a questo governo, ma i provvedimenti per rimediarvi potrebbero essere la goccia che fa traboccare il vaso dei consensi. L'Europa non fa sconti.
""Comprendiamo che le autorità italiane stanno valutando la questione, che certo prevede un impatto sulle finanze pubbliche; ma sta alle autorità italiane dire con quali misure compenseranno le perdite"
... ha detto il Commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici.
...
Tali misure devono "assicurare che l'Italia resti nel binario del Patto di stabilità e di crescita" dell'Ue.
Moscovici ha precisato che nell'outlook di primavera della Commissione Ue: "abbiamo incluso le misure relative all'aumento dell'Iva" in Italia, anche se non dettagliamo il modo in cui l'Italia realizzerà l'obiettivo". L'aumento dell'Iva è previsto nel caso in cui il governo non dovesse riuscire a trovare altre risorse per rispettare il target di bilancio."
(www.wallstreetitalia.com)
In pratica per l'Europa possono scattare le "clausole di salvaguardia" che prevedono aumenti consistenti dell'Iva.
" Dal 1° gennaio 2016, l’aliquota IVA del 10% sarà incrementata di due punti percentuali e di un ulteriore punto percentuale dal 1° gennaio 2017, passando così al 13%. Anche l’aliquota IVA ordinaria (attualmente pari al 22%) sarà incrementata di due punti percentuali a partire dal 1° gennaio 2016, di un punto percentuale dal 1° gennaio 2017 e di un ulteriore mezzo punto dal 1° gennaio 2018, in modo da raggiungere la misura del 25,5%.
Dal 1° gennaio 2016 aumenteranno le aliquote IVA: quella ridotta passerà dal 10 al 12 per cento; aumento di due punti percentuali anche per l’aliquota ordinaria (dal 22 al 24%)."
(www.ipsoa.it)
Cosa che farebbe contrarre ancora i consumi, assecondare la recessione, e metterebbe in imbarazzo il governo che continua a promettere che non aumenterà le imposte.
"Rassicurazioni sono arrivati dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti. "Non ci sarà una patrimoniale - ha detto a margine dell'assemblea 2015 di Rete Imprese Italia in corso a Palazzo Lombardia a Milano - Non abbiamo in previsione una patrimoniale o altre tasse. Noi le tasse le vogliamo diminuire"."
(www.wallstreetitalia.com)
Intanto non è così certo che il 2015 vedrà un Pil in crescita dello 0,7% come prevede Padoan. Se i dati economici continuano ad essere pessimi come quelli attuali, i consumi deludenti, non so come potrà esserci crescita. Anche se vicina allo zero.
Ma di sicuro per il governo non sarà facile recuperare dai 5 a 10 miliardi di maggiori uscite dovute all'adeguamento delle pensioni che Monti aveva bloccato.
Quindi la popolarità di Renzi e del suo governo sono sempre più in pericolo. Già ora i sondaggi indicano un'inversione di tendenza.
"Beh ci siamo, sono mesi che la popolarità del PD e dello stesso Renzi, lentamente ma inesorabilmente scende, oggi il PD viaggia intorno al 35% nei sondaggi dopo il 41% e rotti alle Europee e la fiducia nel Premier continua a diminuire. In media il PD lascia sul campo circa uno 0.3%-0.4% al mese.
Ora però siamo alla picchiata, ci sono due fattori scatenanti:
1) La festa del lavoro con il record di disoccupazione certificato da Istat ad oltre un anno dall’arrivo di Renzi
2) Il buco nei conti pubblici fatto da supposti tesoretti, l’utilizzo massiciio della decontribuzione per assumere a tempo indeterminato e la bocciatura della legge fornero da parte della consuta, ovvero circa 12 miliardi di euro da trovare.
A questo si andranno ad aggiungere molto presto le clausole di salvaguardia ove l’Italia non tagli a sufficienza la spesa pubblica per restare all’interno del Fiscal Compact.
Buon peso, le straordinarie condizioni di Euro debole e Petrolio Basso, non sono più così straordinarie e l’Italia se ne accorgerà prestissimo."
(www.rischiocalcolato.it)
"Dopo un forte calo dalle elezioni europee in poi, dovuto anche ad una teoria di litigi, abbandoni e scomuniche interne devo rilevare che il MoVimento 5 Stelle sembrerebbe (nei sondaggi italiani è bene metterci dei condizionali tripli), dicevo sembrerebbe che l’emorragia di voti sia conclusa e che il MoVimento abbia cominciato una lenta ma costante risalita, attualmente nei sondaggi l’M5S viene dato dal 19% (Ixè, 30 Aprile 2015) e il 23,5% (Emg, 4 Maggio 2015).
Non si tratta di numeri esaltanti, ne di percentuali che potranno permettere in nessun caso la presa del potere all’M5S se non in limitate realtà locali, però a differenza di altri movimenti politici nati dalla protesta e che nella storia hanno avuto una parabola piuttosto breve, sembrerebbe che l’M5S sia qui per restare a lungo e per rimanere su percentuali molto alte.
Probabilmente il successo del M5S ha molto a che fare con l’opposizione a Renzi, la plateale connivenza di interessi (del capo) del centro-destra, Forza Italia inclusa con il Governo restringono l’opposizione reale a M5s e Lega Nord."
(www.rischiocalcolato.it)
Quindi mi chiedo: è convenuto a Renzi approvare questa legge elettorale? Che sicuramente metterà le sorti del governo in un ballottaggio, visto che il Pd si allontana dal 40%? Gli italiani messi alle strette, pur di liberarsi di Renzi potrebbero votare M5s al ballottaggio?
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