giovedì 5 gennaio 2012

I Maya insegnano



La loro civiltà scomparsa già al tempo dei Conquistadores spagnoli (ca. 1500), probabilmente ci vuole avvertire di eventi  futuri che sono molto più subdoli di un meteorite che ci può spazzare via.

Il meteorite è evidente, e probabilmente verrebbe individuato ben prima del suo arrivo, dalle agenzie spaziali, dagli osservatori professionali ed amatoriali. Ma ci sono invece insidie meno evidenti, ma molto più pericolose per le civiltà umane.

L'insidia principale è l'irriformabilità di una società destinata all'autodistruzione. E' molto difficile che una civiltà al culmine del suo sviluppo, quando incontra tempi cupi, sia in grado di riconoscere la crisi in cui si trova, e riesca a rimediare e fare marcia indietro. Ed è quello che è successo alla civiltà Maya, scomparsa misteriosamente al culmine della sua grandezza (http://it.wikipedia.org/wiki/Maya), ed è quello che può succedere alla nostra società occidentale e capitalistica.

Abbiamo davanti a noi il baratro e lo riconosciamo benissimo: incapacità di creare condizioni migliori di vita futura, incapacità di ripagare debiti stratosferici, incapacità di rendere la ricchezza conseguente al lavoro e non della finanza-casinò. Riconosciamo il fatto che tutto questo può generare una catastrofica distruzione delle nostre società e di tutte le conquiste ottenute nell'ultimo secolo con ostinate lotte. Eppure non sembriamo in grado di trovare una strada d'uscita a tutto questo, anzi con estrema cocciuttaggine ci ostiniamo a perseverare nell'errore.

Il 2012 visto dal britannico Telegraph ci fornisce una panoramica molto cruda dei possibili esiti della nostra cecità collettiva, o meglio della cecità di chi ha la responsabilità di guidarci:
"Il 2012 potrebbe essere l'anno in cui la Germania fa morire l'euro"
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9621

Ecco di cosa ci possono avvertire i Maya: "fate attenzione a quello che vi attende, e dimostratevi migliori di noi, trovate una soluzione per i vostri problemi e per continuare ad esistere rinnovandovi profondamente."



Conto alla rovescia per la fine del mondo (secondo i Maya):






Official2012Countdown.com

mercoledì 4 gennaio 2012

Germania leghista


Dove intende andare la guida europea del nord Europa, di fatto germanica? Probabilmente i tedeschi hanno ben in mente l'Unità d'Italia, e vogliono evitare proprio che la nostra storia patria si ripeta nell'Unione Europea politica prossima ventura.

Vogliono evitare di unire regioni economicamente vigorose con regioni depresse, come avvenne nella seconda metà dell'ottocento con l'Italia. Le regioni del sud (come per l'Italia), cioè i PIIGS, potrebbero divenire un peso economico per la Germania, costretta a sostenerle con una specie di "Cassa per il Mezzogiorno" di tipo europeo, che vedrebbe ingenti risorse uscire dal nord e finire in questi "Stati truffaldini" senza produrre sviluppo, ma solo parassitismo.

Ecco quindi, che prima di giungere ad un'Unione politica, la Germania pretenderebbe una sterilizzazione delle cattive abitudini del sud. Rimettere i conti a posto, e cercare con il rigore di avviare un trend positivo per il futuro, dove non si possa spendere più di ciò che lo Stato incassa. Nella loro visione "nordica", il rigore dei conti dovrebbe rimettere sulla giusta carreggiata economie disastrate come la nostra. In realtà però questo salvifico rigore, potrebbe provocare l'effetto contrario, sia economico che politico.

Dal punto di vista economico è ormai inutile ribadire, che manovre di rigore eccessivo, provocano recessione, e con la recessione diventa sempre più difficile ripagare enormi debiti pubblici. Inoltre la moneta unica, obbliga le nazioni in difficoltà a trovare sempre più risorse ricorrendo a sempre più pressione fiscale, fino a quando il sistema andrà in corto circuito. Probabilmente il "salvavita" di questo circuito economico sarà garantito dal LTRO (Long Term Rifinancing Opration) della Bce, anche se al momento non ha sortito grandi effetti. (oggi spread Btp-Bund a 495). Le intelligenze germaniche sottovalutano l'aspetto del debito, e anche la grande difficoltà di creare sviluppo economico in un mondo dove questo sta passando dall'Occidente, ai nuovi paesi emergenti.

Dal punto di vista politico, inoltre, nazioni che erano favorevolmente europeiste, come il nostro paese, stanno maturando un'opinione pubblica sempre più ostile all'Europa e all'euro. L'Europa è vista come un'entità straniera che impone salassi inopportuni, che toglie la democrazia imponendo governi non votati, che si dimostra una chimera non solo inutile, ma pericolosa per la sopravvivenza del popolo italiano. L'euro è visto come una moneta che ha distrutto il potere d'acquisto degli italiani, dimezzandolo in pochi anni. (www.linkiesta.it).

Probabilmente, se Cavour avesse preteso che il sud Italia diventasse simile al nord padano, l'Italia non si sarebbe mai riunificata. Le abitudini dei popoli del sud Italia non sarebbero cambiate molto facilmente, le imposizioni avrebbero distrutto le fragili società di quelle regioni, ci sarebbero volute più generazioni per ottenere una parificazione nord-sud. Nel frattempo le genti del sud si sarebbero disamorate dell'Unità d'Italia, quelle del nord si sarebbero persuase che era inutile insistere e l'Unità probabilmente non si sarebbe mai avverata.

Temo che per l'Europa accadrà la stessa cosa. Certi processi politici non possono seguire la ragionevolezza delle tecniche di amministrazione, ma devono partire dal "cuore e dalla passione", altrimenti si arenano in mille secche burocratiche. L'Unione Europea deve nascere come sogno collettivo, attuarsi politicamente, e successivamente si deve ricostruire l'Europa secondo questa nuova configurazione politica. Già è stato un errore partire dall'euro, almeno si dovrebbe evitare ora di creare delle crisi artificiali e risolverle con metodi più costosi di quel che necessita.

E' assurdo che la Bce presti alle banche all'1% e sperare che queste acquistino debito pubblico dei PIIGS a un tasso maggiore, quando la Bce potrebbe acquistare direttamente i titoli  all'1%!

Tutta questa crisi virtuale svanirebbe e si potrebbe invece pensare a come organizzare la nuova unità politica europea, e a come armonizzare le legislazioni statali, comprese quelle fiscali a sostegno del nuovo Stato federale. Ma purtroppo in questa fase storica, l'Europa è guidata da nani politici, probabilmente anche interessati a non disturbare gli interessi del dollaro, e quindi completamente disinteressati alle esigenze del popolo.


aggiornamento ore19:30


A proposito di costi assurdi del salvataggio europeo tramite LTRO, in questo articolo si dimostra come si potrebbe attuare tale manovra di messa in sicurezza dei debiti a costi molto, molto bassi:


"Perchè gli Stati devono pagare 600 volte di più delle banche?"
Link - www.comedonchisciotte.org

martedì 3 gennaio 2012

Finalmente il futuro


Una impresa piemontese propone un sistema di riscaldamento domestico basato sul ciclo dell'idrogeno. Avevo già descritto la possibilità di usare l'idrogeno come sistema di immagazzinamento d'energia nel post: 

Questo prodotto è la concretizzazione di questo concetto: produco energia elettrica, per esempio con sistemi rinnovabili (pannelli solari); quando quest'energia è in eccesso viene trasformata in idrogeno ricavato con elettrolisi dall'acqua; l'idrogeno viene "bruciato" in un catalizzatore a bassa temperatura per riscaldare l'acqua del sistema di riscaldamento. Non ho più necessità di installare contatori per l'approvigionamento di idrocarburi ed energia elettrica, ma solo per l'approvigionamento dell'acqua potabile. Il sistema non produce inquinamento, emette solo vapore acqueo.

La notizia proviene dal sito Luogocomune.net (M. Mazzucco):

L'impresa in questione propone i sui prodotti qui (non è pubblicità, ma corretta informazione ambientale):

Come scrive M. Mazzucco, sarà il mercato a risolvere i problemi che la politica non riesce a risolvere?