mercoledì 4 gennaio 2012

Germania leghista


Dove intende andare la guida europea del nord Europa, di fatto germanica? Probabilmente i tedeschi hanno ben in mente l'Unità d'Italia, e vogliono evitare proprio che la nostra storia patria si ripeta nell'Unione Europea politica prossima ventura.

Vogliono evitare di unire regioni economicamente vigorose con regioni depresse, come avvenne nella seconda metà dell'ottocento con l'Italia. Le regioni del sud (come per l'Italia), cioè i PIIGS, potrebbero divenire un peso economico per la Germania, costretta a sostenerle con una specie di "Cassa per il Mezzogiorno" di tipo europeo, che vedrebbe ingenti risorse uscire dal nord e finire in questi "Stati truffaldini" senza produrre sviluppo, ma solo parassitismo.

Ecco quindi, che prima di giungere ad un'Unione politica, la Germania pretenderebbe una sterilizzazione delle cattive abitudini del sud. Rimettere i conti a posto, e cercare con il rigore di avviare un trend positivo per il futuro, dove non si possa spendere più di ciò che lo Stato incassa. Nella loro visione "nordica", il rigore dei conti dovrebbe rimettere sulla giusta carreggiata economie disastrate come la nostra. In realtà però questo salvifico rigore, potrebbe provocare l'effetto contrario, sia economico che politico.

Dal punto di vista economico è ormai inutile ribadire, che manovre di rigore eccessivo, provocano recessione, e con la recessione diventa sempre più difficile ripagare enormi debiti pubblici. Inoltre la moneta unica, obbliga le nazioni in difficoltà a trovare sempre più risorse ricorrendo a sempre più pressione fiscale, fino a quando il sistema andrà in corto circuito. Probabilmente il "salvavita" di questo circuito economico sarà garantito dal LTRO (Long Term Rifinancing Opration) della Bce, anche se al momento non ha sortito grandi effetti. (oggi spread Btp-Bund a 495). Le intelligenze germaniche sottovalutano l'aspetto del debito, e anche la grande difficoltà di creare sviluppo economico in un mondo dove questo sta passando dall'Occidente, ai nuovi paesi emergenti.

Dal punto di vista politico, inoltre, nazioni che erano favorevolmente europeiste, come il nostro paese, stanno maturando un'opinione pubblica sempre più ostile all'Europa e all'euro. L'Europa è vista come un'entità straniera che impone salassi inopportuni, che toglie la democrazia imponendo governi non votati, che si dimostra una chimera non solo inutile, ma pericolosa per la sopravvivenza del popolo italiano. L'euro è visto come una moneta che ha distrutto il potere d'acquisto degli italiani, dimezzandolo in pochi anni. (www.linkiesta.it).

Probabilmente, se Cavour avesse preteso che il sud Italia diventasse simile al nord padano, l'Italia non si sarebbe mai riunificata. Le abitudini dei popoli del sud Italia non sarebbero cambiate molto facilmente, le imposizioni avrebbero distrutto le fragili società di quelle regioni, ci sarebbero volute più generazioni per ottenere una parificazione nord-sud. Nel frattempo le genti del sud si sarebbero disamorate dell'Unità d'Italia, quelle del nord si sarebbero persuase che era inutile insistere e l'Unità probabilmente non si sarebbe mai avverata.

Temo che per l'Europa accadrà la stessa cosa. Certi processi politici non possono seguire la ragionevolezza delle tecniche di amministrazione, ma devono partire dal "cuore e dalla passione", altrimenti si arenano in mille secche burocratiche. L'Unione Europea deve nascere come sogno collettivo, attuarsi politicamente, e successivamente si deve ricostruire l'Europa secondo questa nuova configurazione politica. Già è stato un errore partire dall'euro, almeno si dovrebbe evitare ora di creare delle crisi artificiali e risolverle con metodi più costosi di quel che necessita.

E' assurdo che la Bce presti alle banche all'1% e sperare che queste acquistino debito pubblico dei PIIGS a un tasso maggiore, quando la Bce potrebbe acquistare direttamente i titoli  all'1%!

Tutta questa crisi virtuale svanirebbe e si potrebbe invece pensare a come organizzare la nuova unità politica europea, e a come armonizzare le legislazioni statali, comprese quelle fiscali a sostegno del nuovo Stato federale. Ma purtroppo in questa fase storica, l'Europa è guidata da nani politici, probabilmente anche interessati a non disturbare gli interessi del dollaro, e quindi completamente disinteressati alle esigenze del popolo.


aggiornamento ore19:30


A proposito di costi assurdi del salvataggio europeo tramite LTRO, in questo articolo si dimostra come si potrebbe attuare tale manovra di messa in sicurezza dei debiti a costi molto, molto bassi:


"Perchè gli Stati devono pagare 600 volte di più delle banche?"
Link - www.comedonchisciotte.org

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