martedì 3 gennaio 2012

Lupi e agnelli



Il precedente governo Berlusconi, faceva la faccia cattiva all’opposizione e veniva da questa visto come il peggiore dei despoti, accusato di orientare con una sorta di ipnosi teletrasmessa l’opinione pubblica a suo favore. Anche i sindacati sono stati irritati più volte, con l’intenzione di modificare la normativa sul lavoro (quello più protetto oggi), ma poi non se ne è fatto nulla. Insomma: “tutte chiacchiere e distintivo…”

Anche le manovre richieste dall’Unione Europea, sono state più fumo che arrosto. Il premier prometteva politiche rigoriste, senza guardare in faccia a nessuno… a partire dal 2014 però. Quindi una politica molto ambigua: faccia cattiva, quando l’Europa ci osservava, sberleffi appena l’Europa si girava dall’altra (e non solo l’Europa, “… una culona inchiavabile”). Insomma un occhio ai conti e uno all’elettorato. Il governo Berlusconi poi giocava al poliziotto cattivo e quello buono: il cattivo Tremonti e il buono Berlusconi, un vero gioco di squadra per mostrare rigore e nello stesso tempo desiderio di sviluppo e di evitare di mettere in discussione lo status quo.

Inoltre dal punto di vista delle cose effettivamente fatte (e di quelle non fatte) la politica del precedente governo è stata una delle più socialmente orientate. Dall’insediamento del 2008, quindi dall’inizio di questa crisi, il governo ha autorizzato una spesa per cassa integrazione mai attuata prima. Tanto che se la cassa integrazione, fosse in realtà un sussidio di disoccupazione, questa passerebbe dall’8% al 13%.

Insomma, direi che il precedente primo ministro si possa definire un “agnello travestito da lupo”. Al contrario l’attuale premier è “lupo travestito da agnello”.

Certo il loden è rassicurante, piace a destra, al centro e a una certa sinistra. Ma se poi si vedono i provvedimenti del governo Monti, come l’ultima manovra europea, non si trova più la precedente ambiguità favorevole agli italiani. Ma certezze a favore della copertura del debito, e quindi delle banche e dell’Europa. 11 miliardi recuperati sugli immobili di proprietà sono un provvedimento spietato.

E quello che si intravvede della cosidetta fase due, fa presagire duri scontri con sindacati e rappresentanti di categoria. Il ministro Fornero si dice a favore dei lavoratori, ma nei fatti intende limitare le tutele storiche di quelli più protetti. Come se un tale provvedimento potesse aumentare le tutele verso i meno protetti. Come se permettere di licenziare più facilmente favorisse assunzione in un periodo di forte crisi e non un aumento della disoccupazione.

Inoltre il governo attuale si appresta ad incidere sulla carne viva della società civile, quella che ha sempre goduto di protezioni, vantaggi e separazione corporativa. Si tratta di provvedimenti giusti, ma sicuramente provocheranno profondi malumori sociali. Sempre che ne abbia la forza, ma credo che non potrà non intervenire in questo ambito, viste le critiche ricevute a causa della marcia indietro su tassisti e altri autonomi.
Quindi, un governo che non guarderà in faccia a nessuno, “lupi travestiti da agnelli”, che non deve accontentare nessun elettorato. L’unico dubbio è capire se una tale cura da cavallo sia benefica o dannosa.
Se fosse dannosa, cioè se alla fine non porterà nessun vantaggio alla soluzione del debito pubblico (lo spread rimane a circa 500), e provocherà recessione, allora vorrà dire che era meglio la strategia del governo precedente.

A proposito di spread, trovo abbastanza ridicoli il sole24ore e il corriere, che appena lo spread scende sotto quota 500, titolano on line “lo spread in deciso calo”, per poi essere smentiti dopo pochi secondi con la risalita dello stesso. Del resto i due giornali avevano fortemente richiesto un cambiamento di guida al governo, ed ora si trovano decisamente a disagio, visto che hanno completamente sbagliato l’analisi economica e politica.

Se tutto andrà comunque a rotoli, risulterà inutile e dannoso vessare gli italiani e impoverirli, e bisognerà ammettere che tanto valeva mantenere il precedente governo che faceva solo finta di risolvere il problema, ma almeno non incrementava la già fisiologica recessione.

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