lunedì 17 febbraio 2014

Grande coalizione anche in Europa?



Interessante l'iniziativa di Scenaripolitici.com che fornisce una prima visione d'insieme dei sondaggi per l'europarlamento. Da cui viene fuori che probabilmente la prossima legislatura sarà molto instabile:

"I dati finali offrono una quasi perfetta parità tra i gruppi EPP e S&D, insieme hanno una maggioranza schiacciante (451 su 376 necessari).

A destra troviamo 33 e 42 seggi per EFD e ECR, inoltre i partiti di destra, euroscettici, dovrebbero raccogliere tra i 30 ed i 40 seggi; seggi che al momento sono inseriti tra i Non Iscritti.

A sinistra il gruppo GUE/NGL ottiene quasi 60 MEPs.

ALDE e Green/EFA otterranno circa 100 seggi, rispettivamente ad oggi, 64 e 33."

(scenaripolitici.com)

Da quanto viene fuori dalla tabella finale riepilogativa, tutti i partiti di destra messi assieme ai popolari, raggiungono il 39-40%. Quindi una percentuale insufficiente per una maggioranza di centro destra, peraltro impossibile in quanto in Efd ci sono partiti come Lega Nord e l'Ukip inglese che mai verrebbero accettati dai popolari come alleati.

A sinistra, unendo dal gruppo Alde (comprendente i radicali italiani) fino ai partiti più a sinistra (sinistra unitaria, comprendente la italiana Rifondazione), passando per i socialisti&democratici, si otterrebbe un risicato 50%. Anche in questo campo, ovviamente sarà molto difficile mettere assieme partiti dell'ultra sinistra con i partiti socialisti europei (Pd per l'Italia). E' molto probabile che la nuova maggioranza nel Parlamento europeo dovrà essere una grande coalizione.

Non un grande cambiamento rispetto all'attuale composizione del Parlamento che non consentiva una chiara maggioranza politica nemmeno prima. L'attuale legislatura è così composta:

GruppiSottogruppiSeggi
Gruppo del Partito Popolare Europeo (Democratico-Cristiano) (PPE)Partito Popolare Europeo (PPE)265
Gruppo dell'Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici (S&D)Partito del Socialismo Europeo (PSE)
Partito Democratico
184
Gruppo dell'alleanza dei Liberali e Democratici per l'Europa (ALDE)Partito Europeo dei Liberali, Democratici e Riformatori (ELDR)
Partito Democratico Europeo (PDE)
84
Gruppo Verde - Alleanza Libera Europea (Verdi-ALE)Partito Verde Europeo (PVE)
Alleanza Libera Europea (ALE)
55
Gruppo dei Conservatori e dei Riformisti europei (ECR)vari partiti conservatori ed euroscettici55
Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea - Sinistra Verde Nordica (GUE-NGL)Partito della Sinistra Europea
Alleanza della Sinistra Verde Nordica (NGLA)
altri partiti di sinistra non affiliati
35
Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia (EFD)vari partiti indipendentisti e nazionalisti32
Non Iscritti26
TOTALE736

Da cui si deduce che ci sarà una certa emorragia di voti dai popolari, che avevano una solida maggioranza relativa, verso i socialisti&dem. Ma praticamente triplicheranno i parlamentari non iscritti a qualche gruppo esistente. Da 26 si prevede possano arrivare a 79. Rimarranno stabili i parlamentari indipendentisti.

E di chi sarà il merito dell'impennata dei non iscritti a gruppi storici? In molte nazioni come Olanda, Grecia, Ungheria stanno crescendo i voti delle formazioni al di fuori dei contenitori classici di centro-sinistra e centro-destra. Ma saranno soprattutto Italia e Francia a dare un pesante contributo alla crescita del dissenso.

La Francia con 18 parlamentari (presumibilmente per la maggior parte del Front National di Le Pen) e l'Italia con 19 parlamentari (presumibilmente quasi tutti dell'M5s).

Ciò significa che le due maggiori famiglie politiche italiane dovranno accordarsi quasi per forza. In questa legislatura i popolari potevano fare sponda su Liberali e indipendentisti per approvare provvedimenti più consoni alle idee di centro destra. Nella prossima legislatura ne popolari, ne socialisti potranno prevalere gli uni sugli altri. Il Parlamento dovrà essere molto più consociativo. Esattamente com'è avvenuto al Parlamento italiano con l'arrivo dei Cinquestelle.

Non so cosa comporterà di diverso rispetto al funzionamento attuale del Parlamento europeo, ma sicuramente i provvedimenti saranno emanati con maggior difficoltà dovendo accontentare un più ampio spettro politico.

domenica 16 febbraio 2014

Gomploddone


Si è parlato per alcuni giorni, finché Renzi non ha preso la scena mediatica, del complotto ordito da Napolitano ai danni di Berlusconi nel 2011, così come documentato da Friedman (ma in realtà molto prima anche da altri come per esempio Bini Smaghi).

Ma in queste ore di inutili consultazioni presidenziali mi viene il dubbio di assistere alla più classica delle commedie all'italiana, con pacco e contro pacco preparato da quelli che erano stati paccati...
Ci sono molte cose che mi sfuggono e che nessuno spiega bene.

Allora riassumendo, Letta se ne va e arriva Renzi presumibilmente con la stessa maggioranza. Quindi lo stesso Renzi che incurante degli equilibri del governo Letta, faceva un accordo/alleanza di ferro con Berlusconi, punendo il Nuovo Centrodestra con una legge elettorale repressiva, ora dovrà trattare con Alfano per avere la fiducia.

Il dubbio che diventa sempre più insistente, è che questo che si prepara sia un governo Renzi/Berlusconi, con in mezzo un Ncd che dovrà dare la fiducia senza contropartita, nemmeno una mitigazione sulla legge elettorale. Il tutto all'insaputa di Napolitano. Mi hanno stupito le parole quasi paterne di Berlusconi da lui pronunciate al comizio di sostegno di Cappellacci:

"«Io ho stima di Matteo Renzi, è intelligente, non è di scuola comunista e nel confronto personale l'ho trovato in sintonia con me». Silvio Berlusconi durante un comizio in Sardegna "benedice" il segretario Pd, ma non lesina stoccate a Napolitano e agli avversari politici. «Non da oggi ma da diversi mesi - aggiunge - ho augurato e mi sono augurato che possa compiere il miracolo già successo in Inghilterra e Germania di seppellire il Partito comunista con la sua cinica ideologia» e dare vita a un «Partito socialdemocratico».
Con quello che è successo al suo interno «possiamo dubitare» che il Pd «sia democratico», «comunque onore alla persona che è stata capace di farlo», «a Renzi faccio gli auguri di tutto cuore ma questo non significa che ciò che sta accadendo non vada iscritto in ciò che non può succedere in una democrazia», dice il leader di Forza Italia."

(www.unita.it)

Cosa farà Renzi se Ncd si dimostrerà recalcitrante? Credo abbia le spalle coperte dal suo vero protettore, che non è Napolitano, ma il Cavaliere. Se gli alfaniani faranno i capricci arriverà il soccorso del caro Silvio.
Se ad esempio Alfano minaccerà di lasciare il governo qualora non ci saranno correttivi alla legge elettorale, presumo che Renzi con l'aiutino del capo di Forza Italia troverà nuovi responsabili/ribaltonisti per sostituire gli incauti alfaniani. Incauti si perché se veramente pensavano di realizzare un nuovo centrodrestra, sognavano ad occhi aperti. Il loro partito malgrado alcuni sondaggisti compiacenti è già finito, in caduta libera nei sondaggi. Sembra stiano seguendo lo stesso destino ma velocizzato di Sciolta Civica, un altro partito che doveva diventare il nuovo polo dei conservatori e oggi è uno zero virgola marginale.

Ecco perché credo che qui sia in atto la restituzione a Napolitano del pacco del 2011 con un bel contropacco, un governo Berlusconi/Renzi in incognito. Un governo in cui i due potranno soddisfare i reciproci egocentrismi, impacchettando una legge elettorale su misura per loro, e non mi stupirei, anche un pacco da preparare ed inviare ad Europa e Germania. Anche se qui dubito che Renzi che si è recato in pellegrinaggio dalla signora Merkel possa andare contro alla politica europeista del Pd. Ma anche questo passaggio potrebbe essere del tutto congeniale a un contro complotto ai danni dei poteri forti europei. Una bella vendetta berlusconiana ai sorrisi di Merkel e Sarkozy.

Immagino la telefonata fra i due pacchisti: "Silvio, che faccio? ci vado da Angelina?" "Matteo, Matteo... certo che ci devi andare dalla culona, tienila buona che ti aiuterà per il curriculum da futuro premier!" "Ma che faccio se mi fa giurare fedeltà eterna all'austerità e al fiscal compact?" "E tu tieniti sul vago, sorridi, parla male di me, ne sai di barzellette per tedeschi?... al peggio incrocia le dita dietro la schiena e giura quel che vuole, cribbio ti devo proprio insegnare tutto!" "Allora vado. Così faccio anche la mia bella figura con re Giorgio. Sai lui non è che mi vede proprio bene. Ha occhi solo per Letta, ma vedrai che col tempo me lo cucino a puntino..." "Mi raccomando Matteo. Ricordati delle fasi del nostro piano, e cerca sempre di volgere a nostro favore ogni imprevisto. Un abbraccio dal tuo papar... emh dal tuo Silvio..."

Sarà per questo che Renzi ha affermato che il suo governo durerà fino al 2018? Perché mal che vada, la maggioranza da Pd centrica, potrebbe diventare Pd/Forza Italia. O vado troppo avanti?

sabato 15 febbraio 2014

Sofferenze



Sarà probabilmente il primo grande grattacapo di Renzi al governo. Per ora tutti rivolgono le loro attenzioni sul nuovo premier, sui tempi delle consultazioni, sull'elenco dei ministri ecc., ma intanto i "provvedimenti" calendarizzati fuori dall'Italia, nelle stanze segrete di banche centrali e grandi istituti finanziari ripieni di ogni schifezza, seguono il loro iter. E prima o poi una letterina, o una telefonata arriverà al nuovo premier.

"Sofferenze Bancarie in crescita Apocalittica a Dicembre: ormai pesano il 10% del PIL
Banca d’Italia comunica una crescita delle Sofferenze per il sistema bancario senza precedenti.
A dicembre il tasso di crescita sui dodici mesi è risultato pari al 24,6% (22,7% a novembre).
In un solo mese la crescita e’ di oltre 6 miliardi (contro i 2 mld di crescita mensili, nei mesi scorsi), e’ il totale delle sofferenze si porta a quasi 156 miliardi, il 10% del PIL, valore estremamente preoccupante."

(scenarieconomici.it)

Inizierà fra poco, anzi è già iniziata, una enorme campagna stampa sulla situazione nera in cui si trovano le banche italiane. Il che è anche probabilmente vero. Ma lo stanno facendo per uno scopo preciso: farci digerire la prossima decisione che le élite europee e finanziarie hanno già preso per noi. La via cipriota al risanamento bancario.

"La banca centrale tedesca non vuole più che a pagare per gli errori commessi da altri siano i propri cittadini.
Per questo motivo, citando la controversa ipotesi esposta dal Fondo Monetario Internazionale per un prelievo forzoso una tantum sui conti correnti dei più benestanti, scrive che per salvarsi, i Paesi che rischiano il fallimento..."

(www.wallstreetitalia.com)
Questo riferiva a gennaio un esponente della Bundesbank, ma è dal 2013 che si parla di prelievi forzosi sui conti correnti. Aveva cominciato l'Fmi, parlando di prelievo del 10% in caso di crisi grave a ottobre 2013.

Quindi era un avvertimento, e malgrado la comprovata fallacia di questi provvedimenti, vorranno riprovarci.
Ma sarà l'ultimo atto dell'epoca dell'euro, o dell'euro così com'è oggi. Perché malgrado l'applicazione di questa patrimoniale tanto richiesta da certa sinistra europeista, la situazione non migliorerà e continuerà ad aggravarsi. Se qualcuno spera di superare crisi bancarie e fiscal compact con una patrimoniale una tantum si sbaglia. Un prelievo sui c/c, oltre a far imbestialire l'elettorato, produrrà ulteriore contrazione economica. Non è togliendo denaro ai cittadini che si creerà crescita, semmai adottando esattamente la procedura contraria. E per attuarla si devono fare politiche espansive, non austerità, tagli e patrimoniali. E purtroppo Renzi che vuole tagliare la spesa pubblica, va nella direzione opposta alla crescita.

Il piano delle banche per salvarsi, e per salvare la casta politica a libro paga, è evidente. Da un lato si cercherà di superare le sofferenze andando a pescare nei conti correnti, o nelle tasche di obligazzionisti ed azionisti. Dall'altra si cercherà di separare attività sane dal marcio con la creazione di una bad bank, vera pattumiera delle banche a spese nostre:

"... apertura del governatore della Banca d’Italia alla creazione di una bad bank nazionale, cioè un veicolo in cui far confluire tutti i crediti bancari di difficile riscossione, scatena le prime reazioni. ”Le dichiarazioni del governatore Visco, sulla Banca d’Italia – affermano per esempio Adusbef e Federconsumatori - che guarda in modo positivo alle iniziative in corso da parte delle banche, le cosiddette bad bank, per liberarsi del fardello dei crediti in sofferenza che frenano la concessione del credito e non esclude una iniziativa di sistema, confermano i legittimi sospetti, circolati nei giorni scorsi perfino in bozza, con il governo pronto a presentare proposte per addossare ai contribuenti e risparmiatori, tramite la Cassa Depositi e Prestiti, il fardello di 135 miliardi di sofferenze, per i restyling di bilancio”.

Le due associazione si dicono quindi “preoccupate per l’azione di un governo sempre pronto e disponibile ad assecondare tutte le richieste di banche, banchieri e Bankitalia"

(www.ilfattoquotidiano.it)

Ultimamente gli impiegati agli sportelli postali sembrano diventati venditori di folletto. Ti invitano continuamente al risparmio postale e ad aderire a qualche "interessate" investimento. Chissà come mai?
Ma del resto è sufficiente osservare quello che accade fuori dai nostri confini. Non si inventa nulla di nuovo, a pagare le malefatte della casta politico-burocratica-bancaria è sempre il contribuente

"Un problema non da poco che la Spagna ha cercato di risolvere nel 2012 nell’ambito di un più ampio programma di aiuti comunitari che è passato anche attraverso la creazione appunto di una bad bank che, con la partecipazione dello Stato al 45%, sta smaltendo i prodotti problematici. Sistema analogo quello scelto dall’Irlanda qualche anno prima che aveva affidato lo smantellamento dei “rifiuti tossici” a una holding al 49% pubblica. "
(www.ilfattoquotidiano.it)

Le sofferenze di pochi incauti approfittatori diventano le sofferenze di tutti. E' una regola internazionale, applicata anche dai più diligenti popoli anglosassoni. Vedi quanto accaduto negli Stati Uniti dopo le crisi bancarie del 2008. Solo che li perlomeno hanno avuto la possibilità di stampare dollari a go-go, senza incappare in una disastrosa svalutazione. Poteri da superpotenza che noi non avremo mai.