Ho come l’impressione che la Germania stia per essere circondata, come nella II guerra mondiale, e costretta alla resa. Il flop dell’asta dei Bund, potrebbe fare parte dell’attacco alleato?
Qualcuno potrebbe aver agito dietro alle quinte per “sconsigliare” l’acquisto di un titolo percepito così solido? Magari per tramutare i no tedeschi in forse? Non lo so, ma ho questa sensazione.
In effetti la Merkel ha parlato di unione fiscale (armonizzazione dei prelievi in Europa), che tutto sommato potrebbe anche convenire a noi italiani. Gli esperti dicono che in fondo le idee tedesche non sono così lontane da quelle di chi propaganda gli eurobond (cioè tutti tranne i tedeschi!).
Vedremo se Monti riuscirà ad inserirsi nei giochi fra Sarkò e Merkel, convincendo l’una ad appoggiare gli eurobond, e l’altro a sganciarsi un po’ dall’orbita tedesca. La nostra unica salvezza è avere la Francia un po’ dalla nostra parte.
Se a Monti riesce questa impresa politica, allora dovremmo proprio ripensare a cosa fare di quei ciarlatani seduti in Parlamento: i conti non li sanno fare, le mediazioni politiche nemmeno.
Intanto Monti deve affrettarsi e concretizzare al più presto. Alla trasmissione “In onda” su la7, il neo ministro della sanità, ad un certo punto è stato invitato dal giornalista in studio, a dare risposte concrete e a non fare discorsi fumosi, altrimenti gli italiani si stuferanno: il ministro ha risposto che anche lui fa parte dell’opinione pubblica e si aspetta provvedimenti concreti.
Boh! Se non li conosce un ministro questi provvedimenti, chi li può conoscere?
L’impressione è che si stia brancolando nel buio e si cerchi o aspetti un mezzo miracolo. I politici di professione si sono ritirati ed osservano i tecnici al lavoro, i tecnici fanno discorsi da politici non dicendo assolutamente nulla sulla strategia che intendono perseguire. Forse non possono dire la verità: ci sono poche possibilità di sfangarla!
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