mercoledì 4 marzo 2015
Fanta fascismo e ricolonialismo
Di seguito tante considerazioni che sembrano slegate fra loro, ma che potrebbero un giorno saldarsi e promuovere quello che in Italia potrebbe assumere l'aspetto di un moderno neo fascismo del ventunesimo secolo.
Syriza, la sinistra che fallisce e la destra.
Che c'entra il partito di Tsipras con il nuovo fascismo? Syriza è un partito di sinistra sotto osservazione in tutta Europa e soprattutto nei paesi Piigs.
"Più volte ho detto, riportando analoghe opinioni di persone ben più visibili del sottoscritto, che un fallimento di Tsipras in Grecia avrebbe significato la scomparsa della sinistra in Europa: la resa alle tesi e agli strumenti liberisti, l’avrebbe svuotata di senso e resa del tutto inutile agli occhi di chi vuole un cambiamento e non soltanto consolatorie e ingannevoli speranze. E adesso ci siamo: non so che strada prenderà Syriza e il governo di Atene una volta esaurito il rinvio, l’armistizio alle condizioni del nemico, ma non ci sono che due strade o una resa sostanziale a Bruxelles oppure un’uscita dall’euro."
(ilsimplicissimus2.wordpress.com)
Per il momento concedo a Syriza ancora alcune chances per redimersi. Ma fino ad ora, pare proprio che la sinistra greca esca sconfitta dal confronto con l'Europa dell'austerità e dell'euro irreversibile. Ha rinunciato ad usare l'arma dell'abbandono dell'euro. Altro che teoria dei giochi di Varoufakis: la verità è che vince sempre il più forte, e se ti presenti ad un duello disarmato fai una brutta fine.
Se Syriza non ce la farà, molti elettori europei stufi dell'andazzo attuale, della crisi, della mancanza di lavoro, si rivolgeranno a destra, alle Alba Dorata, alle Le Pen e ai Salvini in camicia verde-nera.
Salvini, il flop di Roma e Casapound
Diciamo la verità, il comizio di Salvini a Roma è stato un mezzo flop. Una piazza del Popolo mezza vuota. Forse c'erano più persone alla contro manifestazione dei centri sociali che si svolgeva in contemporanea. Alcuni commentatori di sinistra hanno rilasciato un sospiro di sollievo, prendendo in giro il leader leghista che ha riempito la piazza con i pulman da Varese e con gli attivisti di Casapound. I romani moderati non c'erano proprio in piazza.
E forse si sbagliano. Il comizio di Salvini non era così importante politicamente. Era un richiamo "per allodole elettorali". Un grosso cartello pubblicitario con una freccia che puntava verso Salvini su cui c'era scritto "io sono qui, a disposizione per ricostituire la destra". L'alleanza e l'invito ai neofascisti di Casapound non è stata casuale.
Del resto fece lo stesso Berlusconi con il Movimento Sociale, ed all'inizio fu ritenuta una mossa stupida. Ed invece non lo fu per niente. Salvini punta ai voti che erano di Berlusconi e Fini un tempo. La Lega si sta trasformando in qualcosa di diverso dal vecchio partito regionalista. Sta coagulando il centro-destra, ma molto più sbilanciato a destra.
Mira, più che a sottrarre voti a Forza Italia, a riprendersi il voto di quei tanti elettori che fanno parte degli astenuti. Sono quasi il 45% del corpo elettorale ed in massima parte appartengono al centro destra. Quelli che si è accaparrato Renzi, sono solo una minima parte degli elettori di centro destra. E se continua a promettere senza mantenere rischia di perderli.
La destra di Salvini sarà tipicamente neo fascista, razzista, nazionalista fino a rivendicare la vecchia moneta nazionale. E forse pericolosamente militarista. Ma qui le responsabilità saranno da addebitare più agli attuali governi liberali e liberticidi da Monti in avanti, che a Salvini.
La futura grande armata italiana
Ormai è definitivo. Grazie alla coperture mediatica della gara canora di San Remo, il governo ha deciso di acquistare tutti i 90 aerei F35 in preventivo. Questa è notizia risaputa. Meno conosciuto è il fatto che l'Italia si sta riarmando come non mai. Sembrano tornati i tempi del ventennio fascista con i cantieri navali di Taranto a pieno regime. Anzi peggio, perché allora l'Italia non aveva risorse sufficienti per dotarsi di un esercito all'altezza delle altre potenze europee.
Era il 2013 (governo Letta) quando si venne a conoscenza dei nuovi faraonici progetti militari italiani:
"... quest'anno i fondi per l'acquisto di armamenti aumentano in modo clamoroso rispetto al 2012: complessivamente saranno 5,5 miliardi di euro, grazie al contributo del ministero dello Sviluppo Economico che mette a disposizione 2.182 milioni per comprare sistemi militari.
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Mentre si discute dei costi del Lockheed F-35 ...
il preventivo per gli Eurofighter italiani ha superato ogni record: il documento ufficiale indica in 21,1 miliardi di euro
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Oltre all'Eurofighter, il dicastero di Flavio Zanonato si accollerà le fregate Fremm (5,6 miliardi per le prime sei); i blindati da combattimento Freccia (1,5 miliardi per 249 veicoli); i jet d'addestramento Aermacchi M-346 (220 milioni per la prima trance); i gadger elettronici per il "Soldato futuro" (800 milioni); gli elicotteri NH-90 di Esercito e Marina (3.895 milioni) e gli Agusta AW-101 dell'Aeronautica (740 milioni)....
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nuovi satelliti spia Cosmo SkyMed. La Difesa ci mette 229 milioni, altri 500 circa li tirano fuori il ministero dell'Università e Ricerca e l'Agenzia Spaziale.
Il solito Sviluppo Economico contribuisce ai 300 milioni dei satelliti Sicral per le comunicazioni. Per le nostre sentinelle orbitanti i generali prevedono di spendere circa mezzo miliardo in tre anni, inclusi 170 milioni per lo 007 delle stelle Opsat 3000 acquistato in Israele
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1.200 milioni che si sborseranno per i "sistemi C4" servirà per aerei radar e droni: 580 milioni per acquisire due fantascientifici jet Gulfstream Caew prodotti in Israele, vere centrali di spionaggio volanti. Altri 211 milioni sono il contributo italiano per la discussa squadriglia di velivoli-robot Global Hawk voluta dalla Nato.
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L'Esercito spende soprattutto per gli elicotteri: i grandi Chinook presi negli Usa costano 974 milioni. Poi ci sono 202 milioni per acquistare 479 camionette Lince con protezione migliorata. La Marina sta completando la nuova flotta di sottomarini: i quattro modernissimi U-212 costeranno 1.885 milioni. Il documento rivela il prezzo finale della portaerei Cavour: 1.390 milioni. Le due ultime fregate Orizzonte consegnate invece verranno 1.500 milioni, con rate fino al 2020."
(www.wallstreetitalia.com)
Ma l'anno scorso è comparso un altro articolo su ilfattoquotidiano.it che ha confermato il mio stupore.
"nei giorni scorsi ... la discussione nelle commissioni Difesa di quella che viene enfaticamente definita “legge navale”. Si tratta di un provvedimento che consentirà alla Marina di comperare parecchie navi per la modica cifra di 5,8 miliardi di euro.
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serviranno a sostituire ben 51 navi destinate al rottamatore ... a bordo sistemi antimissile balistici, cannoni capaci di tirare a 80 km di distanza , missili antinave, eccetera
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Oggi, novembre 2014, la flotta italiana è composta da 54 navi sopra le mille tonnellate. Ci sono poi 12 cacciamine da 500 tonnelate e 4 navi da 200 che fanno pattugliamento per conto dell’Onu in Mar Rosso. Delle 54 unità, quelle che raggiungeranno il limite di vita utile entro una decina d’anni sono una trentina, ad essere larghi. Ma ci sono anche due fregate e due sommergibili in costruzione, e due altre fregate classe Fremm andranno sullo scalo l’anno prossimo. Unità, queste ultime, non finanziate con la nuova legge, ma già pagate con i soldi dei bilanci ordinari.
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De Giorgi vuole rimpiazzare anche corvette e pattugliatori, cioè navi che dislocano tra le 1200 e le 1500 tonnellate. Con che cosa? Con una decina di navi chiamate Ppa (pattugliatori polivalenti d’altura) che dovrebbero invece dislocare attorno alle 4500-5000 tonnellate.
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Con che risultato? Avremmo tra pochi anni la più grande Marina europea. Non ci credete? La Marine Nationale, francese, ha 13 fregate e 2 cacciatorpediniere. Totale: 15 unità di questa categoria. La Deutsche Marine ha 11 fregate tra le 3600 e le 5600 tonnellate. Gli inglesi, che definivano la loro flotta the wooden walls of Old England (le mura di legno della Vecchia Inghilterra), si accontentano di 13 fregate e 6 cacciatorpediniere. In totale: 19. E noi, les italiens? Da 22 a 28 unità maggiori a seconda che i Ppa siano dieci o sedici: 10 Fremm, 2 cacciatorpediniere classe Orizzonte, da 10 a 16 “pattugliatori”. D’altronde lo si sa, Italians Do It Better. È vero, gli Stati maggiori parlano di Mediterraneo allargato. Ma mi sa che stavolta si sono allargati un po’ troppo.
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Non è finito. Nel piano del nostro ammiraglio c’è anche una nave da sbarco di circa 24 mila tonnellate. Va bene, sono anni che se ne parla. E allora? E allora c’è che, sempre secondo Rid, dovrebbe essere armata anche di un sistema antimissile balistico. Incredibile: neppure gli americani hanno sistemi antimissile sulle navi anfibie."
(www.ilfattoquotidiano.it)
A questo punto penso che questo poderoso riarmo italico non sia una pensata tutta nostra. Credo che dietro ci sia lo zampino degli Stati Uniti, che volendosi disimpegnare dal ruolo di gendarmi ovunque nel mondo, vogliono un alleato militarmente abbastanza forte al centro del Mediterraneo.
Ma intanto già ora, con le forze attuali, comincia l'esibizione muscolare della piccola Italia.
"Zitti zitti, siamo partiti… Nel fine settimana appena concluso tre navi della nostra Marina, la Duilio, la Bergamini e la San Giorgio, sono salpate alla volta della Libia. Ufficialmente per una serie di esercitazioni, in pratica per essere pronti a qualsiasi evenienza e per ‘mostrare i muscoli’ alle milizie che si combattono nel paese che fu di Gheddafi.
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nessun via libera sia arrivato da Onu, Europa o Nato, l’opzione militare non può essere però scartata e, cosa più importante, non si può rischiare di farsi trovare impreparati."
(www.blitzquotidiano.it)
Oppure la mossa del nostro governo potrebbe essere interpretata diversamente: sia la Nato che l'Onu non ci daranno mai nessuna copertura. A nessuno interessa difendere i nostri "interessi" neocoloniali in Libia. Quindi probabilmente si aspetterà il momento opportuno per fare da soli.
Così cominceremo a dare una dimostrazione pratica della teoria salviniana riassumibile in "fermiamo i barconi ed aiutiamoli a casa loro". Con un po' di bombe...
L'Europa arcigna, l'austerità e i movimenti populisti
Ma la domanda che sorge spontanea a questo punto è: questa mastodontica spesa militare, questo riarmo senza precedenti per l'Italia, è una mossa salutare in questo strano periodo storico?
In Grecia ha vinto le elezioni Syriza, un partito populista. In Spagna rischia di vincere a fine anno Podemos: un altro partito populista, sempre di sinistra. In Francia nel 2017 alle presidenziali rischia di vincere M. Le Pen, capo di un partito populista di destra. In Italia avevano quasi vinto i grillini ed oggi il salvinismo è un orientamento politico in continua crescita...
Tutto merito di quest'Europa arcigna e adoratrice dell'austerità. Un'Europa guidata in modo più che miope dalla Germania, che ci condurrà presto al disastro e alla disintegrazione dei vecchi partiti di destra, centro e sinistra europei.
In Italia nel 2013 ha avuto un notevole successo il Movimento cinquestelle, ma sta esaurendo la sua forza propulsiva. Al contrario la Lega di Salvini è in crescita. E al contrario dei grillini, la Lega è pronta a fare alleanze con tutti pur di vincere. Salvini non fa lo schizzinoso, come dimostra il caso Casapound. Potrebbe persino strappare mezza Forza Italia a Berlusconi (penso a Fitto, alla Santanché, a Brunetta...) se questi dovesse diventare un ostacolo alle sue mire.
Quindi la conclusione di tutto questo ragionamento è: siamo sicuri che renziani e berlusconiani saranno per sempre i custodi e i favoriti di leggi elettorali maggioritarie truffa? Che avranno per sempre le chiavi dei governi e di un futuro Parlamento monocamerale simil Gran Consiglio? E soprattutto che avranno sempre sotto controllo esercito, navi da guerra, missili, caccia ecc.? Stiamo allestendo una grande armata per Salvini e i suoi alleati di Casapound, per farli divertire in futuro con qualche spericolata spedizione coloniale? Ritorneremo alla lira come vuole Salvini difendendone il valore con le cannoniere?
Temo che si stiano costruendo le condizioni politiche, sociali e istituzionali per far rinascere un fascismo diverso da quello da operetta del ventennio mussoliniano. Un fascismo moderno, meno autoritario (senza sfilate in camicia nera, ma con armi propagandistiche ben maggiori), più tecnologico, con risorse maggiori malgrado il periodo di crisi attuale. Mussolini aveva a disposizione un'Italia rurale, Salvini e la futura destra avranno a disposizione un'Italia industriale (anche se declinante) e con qualità non ancora totalmente espresse. Ma che uno Stato in grado di imporre una forte volontà pubblica potrebbe riuscire a far esprimere ai massimi livelli.
Ed ora anche con un super esercito già a disposizione, pronto all'uso con armi aggiornate. Cosa di cui non potè disporre negli anni '40 Mussolini per nostra fortuna.
Spero di sbagliarmi, però vedo ogni anno le cose peggiorare sempre più. Non mi stupirei di vedere Salvini trionfare alle future elezioni se questa situazione esplosiva dovesse continuare. E potrebbe anche non trovarsi politicamente isolato in un'Europa dove ormai le destre nazionaliste stanno crescendo. Con la Francia al centro a fare da catalizzatore.
La crisi economica continua ad essere minacciosa, l'eventuale piccola ripresa in arrivo non sembra capace di invertire la situazione. Il Pil calante da anni non è più in grado di tener testa al debito pubblico invece in costante crescita. I conti dello Stato sono destinati a deteriorarsi sempre più, le tasse aumentano infatti ogni anno. Anche nell'attuale periodo "fortunato" degli 80 euro, come certifica l'Istat. Il Job Act potrebbe addirittura peggiorare le condizioni creando ulteriori schiere di disoccupati incavolati grazie ai licenziamenti collettivi. Schiere di persone esasperate che potrebbero vedere l'unica via d'uscita nelle camice verde-nero della destra di Salvini. Mi chiedo se chi occupa le stanze del potere oggi si renda veramente conto della situazione in cui ci troviamo e dei rischi che stiamo correndo.
Evidentemente no.
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