venerdì 22 novembre 2013

Draghi birichino

  

Mentre il partito della Cancelliera Merkel è impegnato in estenuanti trattative per la formazione della grande coalizione, Draghi approfitta della distrazione della politica tedesca per permettersi di prendere certe libertà. Prima ha ridotto i tassi ufficiali della Bce a sorpresa allo 0,25%, facendo arrabbiare molti economisti tedeschi, che hanno visto in questa azione una rapina ai danni degli investitori tedeschi, e adesso pensa di completare l'opera con tassi negativi per i depositi bancari overnight in Bce.

In effetti i tassi bassi non danneggiano solo gli investitori tedeschi. Ed inoltre è dimostrato che tale mossa non ha portato mai nessun vantaggio dove servirebbe: le banche italiane se ne fregano dei tassi ufficiali della Bce e continuano a mantenere interessi bancari alti, a causa dell'elevato rischio del sistema Italia. Prestare denaro in un'economia che ha perso il 25% della sua forza negli ultimi dieci anni, è veramente un grande atto di fiducia. Del resto le sofferenze bancarie crescono continuamente.
Quindi in effetti ci sono molti dubbi sull'utilità di una tale mossa: non è detto che se le banche smettono di depositare i loro soldi in Bce (circa 110 miliardi di euro) poi li rinvestono nell'economia reale. Potrebbero benissimo investire in materie prime e preziosi, o obbligazioni estere, per dire. Del resto è sempre la domanda a mancare, è inutile agire sull'offerta se non ci sono i compratori.

Ora comunque Draghi, attraverso i tassi negativi, studia il lancio di una seconda "bomba atomica" ai danni della Germania soprattutto. I tassi negativi servo a far sloggiare i depositi bancari soprattutto degli istituti bancari del nord, che in Bce custodiscono i frutti dei surplus commerciali tedeschi.

"L'obiettivo dei "tassi sottozero" è sostenere la ripresa delle attività economiche in Eurolandia. La misura «potrebbe avere qualche effetto sul mercato del credito - commenta il market strategist di IG Filippo Diodovich - ma da sola non sarebbe sufficiente per aumentare la liquidità in modo da riequilibrare il comparto"
(www.ilsole24ore.com)

Intanto già solo l'annuncio, ha dato i primi frutti positivi, almeno per noi italiani:

"Le voci spingono in basso l'euro sia rispetto al dollaro che allo yen (cambio euro-dollaro in tempo reale). Ai minimi da una settimana i rendimenti degli Schatz, i titoli di Stato tedeschi a due anni."
(www.ilsole24ore.com)

Il fatto che questa operazione di Draghi vada contro la visione tedesca della crisi è evidente dalla presa di posizione della Bunbesbank.

"Contro l'ipotesi di tassi negativi della Bce, e più in generale di una estensione della sua politica accomodante, è peraltro tornato a esprimersi il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, che ha definito «non ragionevole» l'indicazione sui tassi anticipata dall'Eurotower. In un'intervista che sarà pubblicata domani sul settimanale Die Zeit, Weidmann ha ricordato come il Consiglio direttivo dell'Eurotower «ha appena ulteriormente allentato la propria politica monetaria: quindi, non credo che sia ragionevole segnalare immediatamente la mossa successiva» ai mercati. «Tecnicamente, non abbiamo certo esaurito le nostre possibilità», ha detto Weidmann, ricordando che «discutere su misure supplementari distrae dalle cause reali della crisi»."

Ora se tale operazione verrà messa in atto, vorrà dire che o Draghi sta approfittando delle difficoltà politiche tedesche, oppure che la situazione è ormai così compromessa che Draghi si permette di "disubbidire" platealmente ai tedeschi, pur di salvare un euro in fase di crollo finale.

In effetti, se la zona euro si salverà, sarà solo grazie alla Bce, cioè l'unica potente istituzione europea. Non certo per merito di quella specie di variopinto soprammobile che è il Parlamento europeo. Non di sicuro grazie alle commissioni dominate da commissari burocrati semi sconosciuti, e dai governi dove primeggia sempre solo l'interesse del più forte.


Ma per salvare veramente l'euro, Draghi dovrebbe poi arrivare a quello che è fumo negli occhi dell'elettorato tedesco. Stampare euro in stile Fed, per acquistare debito pubblico dei paesi periferici e per sostenere la crescita, perché anche i tassi negativi sui depositi overnight sono dei palliativi non risolutivi. Se Draghi facesse un'operazione del genere, provocherebbe una rivolta dei tedeschi che cercherebbero di scalzarlo dalla Bce, ma nello stesso tempo sconfiggerebbe tutta l'antipolitica euroscettica che sta crescendo nel continente.

Diciamo che la volontà del presidente della Bce ci sarebbe, ma deve fare capriole con triplo salto carpiato per non scontentare la Germania che attualmente si sente sotto assedio. Quindi quando incontra un uditorio tedesco cerca di blandirlo il più possibile. Persino far digerire interventi minimi come i tassi negativi in Bce diventa un'impresa, figuriamoci gli eurobond o altri sistemi che salverebbero veramente la zona euro:

"Davanti a una platea di tedeschi Mario Draghi non solo ha dovuto giustificare la decisione di tagliare il costo del denaro al minimo storico di 0,25%, ma si è sentito anche in dovere di fare assicurazioni alla Germania.

Il numero uno della Bce si è guadagnato gli applausi calorosi del pubblico citando Abraham Lincoln: "non è rendendo il più forte debole, che si rende il più debole forte".
...
"non ci sono novità" sull'ipotesi di portare a livelli negativi i tassi sui depositi custoditi a Francoforte per conto delle banche commerciali.
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In tutti i modi, ha assicurato Draghi, non danneggia i risparmi dei cittadini tedeschi il fatto che laBce abbia tagliato i tassi di interesse dell'area euro.
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Se alzassimo i tassi ora" come suggeriscono alcuni economisti tedeschi "questo sì che danneggerebbe i risparmi, perché l'economia rallenterebbe, ci sarebbero persone che perderebbero il lavoro e rallenterebbero gli investimenti".

"Quando l'economia si contrae - ha proseguito Draghi - inevitabilmente i risparmi vanno a ruota". "
(www.wallstreetitalia.com)

Cosa farà Draghi? Salverà il continente contro la Germania o non ne avrà la forza? Alla fine cederà alla Bundesbank provocando però l'esplosione della zona euro, destinata a sfasciarsi come tutte le unioni monetarie? Credo che in questo momento storico la sua posizione non sia delle più semplici. L'esistenza dell'Unione Europea è tutta sulle sue spalle ed invenzioni, come ha dimostrato nel 2011 e 2012 con le operazioni Ltro e Omt.

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