Un po' di pubblicità alle mirabolanti magie di Mago Monti non si può negare, soprattutto in piena campagna elettorale. Già avevo constatato come il "salvatore d'Italia" non ha salvato proprio niente, anche perché c'era ben poco da salvare (l'Italia era sull'orlo del baratro?). Ora dal seguente articolo di Icebergfinanza, vengono fuori tutte le contraddizioni tra l'Italia in default e l'Italia che si tassa e si indebita per salvare gli altri Pigs europei. Ma se si stava per fallire per quale motivo abbiamo partecipato ai salvataggi?
"Dopo aver visto insieme in MAI RISCHIATO IL FALLIMENTO la leggenda metropolitana del fallimento dello stato italiano riproposta in versione chart QUI andiamo a dare un’occhiata ad altre fonti che incominciano ad occuparsi delle balle montiane ma non solo…
Il rapporto della Commissione europea sulla sostenibilità del debito dei Paesi dell’Unione fa giustizia di molti luoghi comuni, offrendoci un quadro inaspettato del nostro Paese. Contrariamente a quanto ci era stato raccontato, l’Italia non è mai stata veramente in pericolo fallimento. Dal 2009 e ancor di più nel 2010 e 2011 l’Italia si è tenuta ben al disotto del valore critico di pericolo, mentre la Gran Bretagna era nettamente al di sopra nel 2009, e la Spagna lo è stata nel 2009 e nel 2012. Pubblico
Come ho scritto ciò non significa che non avevamo un disperato bisogno di rifarci una sorta di verginità dopo tutti i bordelli allestiti dal governo precedente, una credibilità violentata a più riprese tanto per intenderci!
Lo spettacolo mediatico di ieri (10 gennaio ndr), uno zombies giornalista che rescuscita uno zombies politico, mentre il Paese collassa è la sintesi di un Paese che sta ancora giocando con la sua triste storia.
Ma andiamo oltre e leggiamo cosa scrive Guglielmo Forges Davanzati su MICROMEGA…
Il Presidente Monti ci dice che, nel novembre 2011, nei giorni dell’insediamento del Governo “tecnico”, l’Italia era a rischio di fallimento e che si rischiava di non poter pagare i dipendenti pubblici. Ci dice anche che l’aumento del debito pubblico nel corso del 2012 è imputabile agli aiuti forniti dal nostro Paese a Grecia e Portogallo. Come è possibile tenere insieme queste due affermazioni? E’ ragionevole pensare che uno Stato a rischio di fallimento si adoperi per aumentare questo rischio (o accetti di farlo) per destinare proprie risorse al salvataggio di altri Stati?
Per quanto è possibile sapere, la prima affermazione è tutta da dimostrare, e fin qui non dimostrata da fonti ufficiali: su fonte Ragioneria Generale dello Stato, al 2011, il bilancio dello Stato italiano presentava un consistente avanzo primario, presumibilmente di importo tale da scongiurare l’eventualità di non poter sostenere le spese correnti della pubblica amministrazione. Su queste basi, si può affermare – in attesa di smentita – che lo “stato di emergenza” (premessa delle politiche di austerità messe in atto, con la massima accelerazione, dal Governo “tecnico”) non sussisteva e, dunque, che le politiche realizzate lo scorso anno rispondevano a obiettivi diversi da quello dichiarato (evitare il rischio di default).
Evidenzio tre punti poi il resto lo lascio legge a Voi!
(…) l’Italia è un “contributore netto” del bilancio europeo. (…) dal 2010, l’Italia ha versato all’Unione Europea più di quanto ha ricevuto.
Per quale motivo dare soldi ad altri se abbiamo rischiato di fallire, ma soprattutto per quale motivo prestare soldi al 3 % come accadeva per la Spagna quando sul mercato si pagava tassi molto più elevati per emettere titoli di stato, per rifinanziarsi. (perchè Tafazzi abita qui... ndr)
(…) Il modesto calo degli interessi pagati sui titoli del debito pubblico (nell’ordine dello 0.5% in un anno) è imputabile, come rilevato da molti osservatori, non alla presunta “credibilità” del prof. Monti, ma agli interventi della Banca Centrale Europea nei mercati finanziari. Al netto degli acquisiti di titoli pubblici da parte della BCE, la dinamica dei differenziali di rendimento fra titoli italiani e bund tedeschi è stata, nel 2012, in linea con quella determinatasi l’anno precedente. In più, come recentemente attestato dal Fondo Monetario Internazionale, l’aumento del rapporto debito pubblico/PIL è avvenuto proprio per effetto delle politiche di austerità. (…)
Per concludere in bellezza…
Roma, 10 gen. (TMNews) – Il gettito fiscale del 2012 finora è inferiore alle attese del governo. Lo ha affermato il sottosegretario all’Economia, Gianfranco Polillo, intervenendo a ‘L’aria chi tira su La7. “Le entrate fiscali di quest’anno – ha detto Polillo – sono inferiori a quelle che ci aspettavamo. Sono preoccupato, spero che gli introiti derivanti dall’Imu possano compensare il gettito mancante”.
Vi rendete conto il livello di incompetenza e inadeguatezza di questa gente, dopo aver depresso investimenti e consumi, accelerato la caduta del mercato immobiliare, scientificamente e ideologicamente perseguito la svalutazione interna, la deflazione salariale e l’idiozia austera per eccellenza, sono preoccupati per il gettito fiscale, dopo aver imposto la più imponente purga fiscale della storia italiana.
Ma questi soloni hanno mai aperto e letto un libro di economia del primo anno?
Scusate ho sensazioni “lassative” è meglio che chiuda qui!"
Me lo sto chiedendo anch'io da un po' di tempo: questi soloni sono preparati, conoscono la loro materia? Che cosa insegnano questi pazzoidi ai ragazzi della Bocconi? Se da lì escono fuori dei piccoli Monti, viva l'insegnamento delle università statali...
Nessun commento:
Posta un commento