lunedì 12 agosto 2013

Come ridurre la disoccupazione (nelle statistiche)


Tanto tempo fa, come si scrive nelle favole, un tal Cavaliere S. Berlusconi aveva promesso un milione di posti di lavoro, come nelle vecchie strisce del signor Bonaventura. Ingenuo! Si vede proprio che noi italiani siamo ancora dei provinciali. Non era per forza necessario che fossero posti di lavoro "veri", dobbiamo proprio imparare ancora tutto noi italiani. Per fortuna oggi abbiamo degli esempi dall'Inghilterra e dalla Germania da cui poter copiare ed avere finalmente anche noi un nuovo milione di posti di lavoro. Evviva il progresso d'importazione!

"per esempio Mc Donald’s con i suggerimenti impareggiabili di Cameron, due teste un capolavoro: la più grande panineria del mondo ha infatti il 90% dei propri dipendenti inglesi a “zero ore”. Ecco un’espressione da tenere ben presente perché è nel nostro avvenire.

Zero ore è un contratto indefinito, senza limiti temporali, senza diritto a vacanze o assistenza sanitaria, senza contributi, senza minimi e consiste nel fatto che dopo l’assunzione lavori secondo le esigenze dell’azienda: due ore oggi, magari 12 la settimana dopo e zero quell’altra ancora o il mese successivo: come viene viene. Il salario è come potete immaginare orario e non consente di avere la minima sicurezza riguardo a ciò che si sarà in grado di raggranellare. Inutile dire che spessissimo questo tipo il contratto impedisce di avere altre attività e di crearsi qualunque prospettiva . Superfluo osservare che se uno sta male e non può rispondere alla “chiamata”, se per qualche motivo non è in grado di soddisfarla finisce per essere escluso: “sei fuovi” come direbbe Briatore.

Si tratta insomma dell’ultima spiaggia della precarietà, qualcosa che si potrebbe definire cottimo a cottimo. E in Gran Bretagna sta dilagando. Ideato per impedire che le aziende in difficoltà licenziassero subito consentendo loro di servirsi degli operai a “zero ore” in attesa di tempi migliori, una sorta di cassa integrazione a tempi indefiniti e senza integrazione, questo strumento si è trasformato in un formidabile estintore di diritti, sicurezza, reddito."


Et voilà! la magia è fatta. Fine della disoccupazione.
"Siete contenti cavi infeviovi?" direbbe il comm. gran frabut. figl. di buona donn. dirigente dell'acquario dove nuotano Fantozzi e gli altri impiegati. Siamo alle comiche finali. Comiche tragiche, ma di gran ilarità: le aziende hanno finalmente il contratto tanto agognato, i governi possono mentire senza dire bugie formali. Cittadini, volevate meno disoccupazione? Eccovi accontentati. Ah, ma forse voi volevate anche uno stipendio vero... bhe un attimo, una cosa alla volta, non si può avere tutto subito: prima vi sfruttiamo e intanto noi pensiamo se ci conviene pagarvi o portare le produzioni in Bangladesh. 
Ora mi è chiaro perché all'estero Fantozzi e i personaggi di A. Sordi non erano capiti: per loro non si trattava di situazioni comiche, ma di cinica realtà.

"in questo modo si possono vantare grandi successi contro la disoccupazione.

Forse un po’ troppo grandi perché alla fine in Gran Bretagna il Chartered Institute of Personnel Development ha sbugiardato l’ufficio nazionale di statistiche quadruplicando la cifra degli addetti a zero ore: da 250 mila a un milione, il 3% della popolazione attiva britannica. E di fronte a numeri incontestabili il governo Cameron è passato dalla letizia dei comunicati sul lavoro al silenzio pneumatico. Anche perché non si tratta solo di Mc Donald’s, ma anche di Buckingham Palace che ha 350 contratti a zero ore per gestire le visite dei turisti, dello stesso apparato di governo che ne ha 144, della catena di farmacie Boots, dei pub Wetherspoon, di Cineword, di centinaia di altre aziende tra cui una catena di negozi di articoli sportivi – Sports direct – che impiega circa ventimila persone di cui il 90% a zero ore. Quest’ultimo caso è significativo perché il 10% di dipendenti “regolari” prendono tutti oltre allo stipendio premi annuali che possono arrivare anche 120 mila euro: un record di sfruttamento."


Evviva la giustizia sociale. Il lavoro come una lotteria: potrei avere la fortuna di avere un lavoro con incentivi con cui comprare un'Aston Martin all'anno, od avere la fortuna di fare lo stesso lavoro di chi guadagna 20 o 30 volte più di me.
Che cosa sono questi lavori? precariato? non solo, sono il sistema adottato dai regimi conservatori (sia di destra che di sinistra) per combattere la globalizzazione. Le industrie fuggono alla ricerca di stipendi croati, polacchi, o addirittura cinesi? Ma perché fargli fare tanta strada e dei traslochi così costosi se gli stessi stipendi li possono trovare in patria?

I tedeschi che notoriamente sono molto più intelligenti di noi, queste cose le hanno capite da un pezzo. Le basi normative dei nuovi lavori che oggi decretano il successo tedesco le ha impostate il centro sinistra di Schoroder. Quando si parla di conservatori ormai le vecchie distinzioni destra - sinistra non valgono più.

"Il tasso di disoccupazione tedesco anche a maggio è rimasto invariato al 6.9 %, per il settimo mese consecutivo. Ma quasi un lavoratore tedesco su cinque, circa 7.4 milioni, è impiegato con un cosiddetto "minijob", una forma di occupazione marginale che permette di guadagnare fino a 450 € mensili esenti da tasse.

Nei diversi settori industriali, dalla distribuzione alla sanità, i minijob sono stati una manna che ha permesso agli imprenditori di tenere basso il costo del lavoro. I minijob di solito hanno una paga oraria molto bassa, e non hanno gli stessi benefit previsti dai normali contratti di lavoro.
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i lavoratori tedeschi stanno beneficiando dei frutti della crescita economica?


"I Minijob sono ideali per chi vuole lavorare solo per un numero ridotto di ore alla settimana o al mese", dice Oliver Stettes, esperto di mercato del lavoro del Cologne Institute for Economic Research. Sono molto attraenti anche per i ristoratori e i commercianti che devono far fronte ai periodi di picco, ci dice: "All'ora di pranzo, quando i locali sono pieni, c'è bisogno di piu' forza lavoro. Ed è quando i minijobber arrivano e danno una mano, anche per poche ore".

I critici sostengono invece che il ricorso ai minijob non faccia altro che ampliare il divario fra ricchi e poveri, una tendenza che minaccia il contratto sociale alla base dell'economia sociale di mercato.

Mentre i redditi piu' alti dei lavoratori a tempo pieno che contribuiscono al sistema di sicurezza sociale sono cresciuti del 25% tra il 1999 e il 2010, i salari nel quintile piu' basso sono cresciuti di circa il 7.5%, secondo i dati della Arbeitsagentur. Considerando nello stesso periodo un'inflazione pari al 18%, i redditi piu' bassi hanno perso decisamente terreno.

L'economia tedesca nello stesso periodo è cresciuta del 13.5%, lasciando a molti tedeschi la sensazione di non aver beneficiato della crescita.
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I Verdi vorrebbero introdurre un limite massimo di 100 € al mese esentasse, al fine di creare piu' posti di lavoro regolari.
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I minijob erano stati pensati come un trampolino per qualcosa di meglio, ma molti esperti sostengono che troppi lavoratori restano a lungo bloccati in impieghi marginali
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Uno studio recente pubblicato dal Ministero per la Famiglia mostra come in particolare siano le donne a rischiare di restare intrappolate nei minijob. Il documento definisce il minijob come "un programma per la creazione di marginalità e permanente dipendenza economica delle donne".
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Angela Chevrollier, intorno ai 50, lavora part-time in una clinica per pazienti in coma.
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Cosi' lavora con un mini-job, per tre notti al mese, in un centro psichiatrico. La sig.ra Chevrollier ha chiesto al suo datore di lavoro principale di passare dalle 30 ore settimanali ad un impiego full-time, ma le è stato negato: "C'è qualcosa di profondamente sbagliato in Germania, se non esiste la possibilità di guadagnarsi da vivere con il proprio lavoro".
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Vicino Brema, nella piccola e sbiadita città industriale di Delmenhorst, dove il centro città è pieno di negozi ormai vuoti, circa il 35% degli impieghi sono minijob. E' la percentuale piu' alta di tutta la Germania, secondo i dati compilati nel 2011 dalla Hans Böckler Stiftung.

Qui, Kemalettin Tunç, un immigrato turco di 40 anni, ci dice che ha recentemente perso il suo lavoro nella fabbrica Mercedes di Brema. Per il momento ha trovato un minijob come conducente di taxi, con una paga di 5 € l'ora. Ma è fiducioso che la sua esperienza lavorativa gli permetterà di trovare rapidamente un altro lavoro. "Il mercato del lavoro è kaputt" dice, perché "si guadagna troppo poco".

La vita in Germania era decisamente piu' prospera due decenni fa, aggiunge. Quando è arrivato, un lavoratore come lui poteva guadagnare abbastanza da comprarsi una bella macchina, una Mercedes o una BMW. "Ora non è piu' cosi'"."


E si... quando si dice il progresso. Ma la sensazione resta sempre la stessa: si stava meglio quando si stava peggio. Perché se i Verdi tedeschi vorrebbero porre un tetto alla stratosferica cifra di 100 euro, significa che a volte le paghe possono rasentare il ridicolo. Manco la "paghetta" di un adolescente. Come avviene già in Inghilterra:

"Nel caso più favorevole e praticamente solo teorico di uno che viene chiamato sempre e non rifiuta mai, il massimo della vita sono 4 ore al giorno per la splendida paga di quasi 25 euro lordi senza contributi di alcun tipo.

Curiosamente è la cifra che lo zero ore spenderebbe per due pasti standard presso lo stesso Mc Donald’s, configurando quindi un sistema dove è possibile solo sostentare la forza lavoro, ma nemmeno la sua riproduzione (che importa, tanto c’è l’immigrazione)"

(ilsimplicissimus2.wordpress.com)

Ma tutto questo porta e porterà sviluppo? Evidentemente non porta da nessuna parte. Paghe così misere creano persone escluse dal welfare e quindi potenzialmente pericolose per la società se non possono curarsi adeguatamente. Sono paghe che evidentemente non contribuiscono a creare domanda interna, ma solo un'economia di sussistenza. Si genera un circolo vizioso al ribasso, dove lavoratori minijob o zero-ore, non potendo acquistare prodotti nazionali troppo costosi, andranno a fare spesa nei discount cinesi dove potranno approfittare di lavoratori sfruttati al pari se non più di loro. E l'economia nazionale continuerà a franare. Ma le statistiche nazionali saranno salve: meno disoccupati, anche se stessa miseria. 

E finalmente, quando questi provvedimenti saranno presi anche in Italia, economisti come Bisin e Boldrin potranno affermare che è stata raggiunta la mittica competitività dell'economia nazionale. Quindi non ci saranno più scuse: se l'economia continuerà ad andare male allora sarà colpa della Costituzione troppo socialista....

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