domenica 11 agosto 2013

Nel Pdl si divertono come pazzi


(video.corriere.it - l'On. Baldelli (Pdl) imita il presidente Boldrini)

Con alleati come il Pd, non puoi che farti grasse risate. Berlusconi, Brunetta e Santanchè li menano tutti per il naso i piddini, dove e come vogliono. Nel Pdl hai un problema qualsiasi, tipo il capo che sta per finire in galera? niente paura, i problemi si possono scaricare addosso al Pd che in qualche modo una soluzione la troverà. I Casini li hanno già scaricati sul Pd nel 2006.
Nel Pd sono già alacremente all'opera:

"Silvio Berlusconi minaccia la crisi ad agosto e le elezioni a ottobre, eppure Enrico Letta è tranquillo. «Tranquillo davvero, mica per finta!» va ripetendo il premier
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Il Cavaliere aspetta dal Quirinale un segnale sulla giustizia e il Partito democratico è in guerra, tra renziani e non, per la data del congresso. Eppure Letta non sembra turbato
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Se i toni di Berlusconi non lo allarmano è anche perché Letta pensa, in cuor suo, che alla fine cautela e ragionevolezza prevarranno.
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Non si pensi però che Letta sia indifferente al destino politico del leader del centrodestra.

Nella più assoluta riservatezza alcuni ministri a lui vicini, del Pd e del Pdl, lavorano (del tutto informalmente) alla ricerca di un viottolo: un sentiero che sia il meno accidentato possibile, nel quale Berlusconi possa incamminarsi alla ricerca della agognata «agibilità politica». La soluzione ancora non c'è, ma dal poco che trapela alcuni princìpi sono già chiari: la procedura dovrà essere individuata dalle forze politiche, dovrà essere compatibile con la tenuta dei partiti di maggioranza e dovrà rivelarsi di aiuto a Giorgio Napolitano. Un ministro la spiega così: «Bisogna trovare il modo di uscire dall'attesa messianica del Pdl e dal ponziopilatismo del Pd...».

Due giorni fa, quando il capo dello Stato ha chiamato a Castelporziano la delegazione del Pd capitanata da Guglielmo Epifani, si è parlato anche di questo. E i democratici, pur senza dare il via libera, non hanno chiuso del tutto le porte.
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se Letta andrà a casa in autunno gli italiani si ritroveranno a pagare l'Imu per intero, l'Iva scatterà inesorabilmente e lo spread tornerà a salire... E c'è un altro scenario che spaventa il Pdl. Nell'entourage di Berlusconi lo chiamano il «fattore Prodi». Se la situazione dovesse precipitare Napolitano potrebbe dimettersi e a quel punto, temono nel Pdl, al Colle potrebbe salire un «avversario storico» come Romano Prodi. Ma al momento è fantapolitica. Anche perché dal Quirinale smentiscono con forza che il capo dello Stato abbia mai fatto balenare, negli ultimi giorni, la possibilità di lasciare."


Con degli alleati/avversari così, nel centro destra si divertono come pazzi. Ma dove li trovano degli altri della stessa risma. Non credo Berlusconi provocherà la crisi di governo. Lo vedo troppo titubante: oggi è nelle condizioni migliori, ordina e gli altri eseguono. E si diverte pure nell'osservare il disordine provocato dalle sue richieste perentorie nel campo avversario.

L'Imu che gli italiani potrebbero pagare per intero è la vera minaccia (vedi "Il costo della crisi di governo"). Quella di Prodi è una mezza minaccia, una cartuccia scarica: non è diventato Presidente della Repubblica perché l'Europa, cioè il Pud€ (partito unico dell'euro) non voleva. E continuerà a non volerlo. Si fidano solo degli amici, tipo Monti, Napolitano o Letta Junior.

Comunque vada per Berlusconi sarà un successo. Vedrete che dopo essere stato cacciato dall'Europa, alla fine sarà la stessa Europa dell'eurofanatismo e dei banchieri a salvarlo (vedi "Berlusconi salvato dall'Europa"). E' ancora troppo indispensabile, e lui lo sa benissimo.

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