Dice la Signora Santanchè che dal 15 agosto inizierà la campagna elettorale. Eppure persino Brunetta ha annunciato di voler essere fedele al governo dell'inciucio con il Pd. Sarà vero quindi che il governo cade? Mi pare che l'improvvisa puntualizzazione del Cavaliere sull'Imu, accordo chiave della strana maggioranza, sia un evidente preavviso.
In pratica significa: attenzione! Se deviate di un millimetro da quanto concordato sarà crisi, quindi quello di Berlusconi è un annuncio perentorio quanto un ordine:
"«La nostra battaglia sull'Imu è una battaglia di libertà - sottolinea in ogni caso il Cavaliere -. L'80% delle famiglie italiane sono proprietarie della casa in cui abitano e sulla casa fondano la certezza del loro futuro. Già nel 2008 il nostro governo cancellò l'Ici e l'impegno che abbiamo preso nell'ultima campagna elettorale, quello stesso impegno che è alla base dell'accordo che ha portato alla formazione del governo di larghe intese, è chiaro: l'Imu sulla prima casa e sui terreni e fabbricati funzionali alle attività agricole non si deve più pagare. Dal 2013 e per tutti gli anni a venire». E ancora: «L'Italia non deve avere paura del proprio futuro. Per questo non verremo mai meno al nostro impegno sull'Imu. È un impegno di fondo dell'accordo di governo con il presidente Letta, ma è anche e soprattutto lo stimolo fondamentale per far ripartire la nostra economia»."
(www.corriere.it)
E' una frase, quella sull'Imu, che non sembra contenere possibilità di mediazione, benché Saccomanni cerchi di trovarla ad ogni costo. Del resto nel Pd e nei piani alti dei poteri finanziari occulti o meno che siano, sono avvisati. Non sono stati capaci di rispettare i patti sulla giustizia, di garantire il salvataggio del pluri-inquisito, ed ora non possono pretendere di mediare su nulla.
A quanto pare Berlusconi non se la sente di violare i patti sanciti davanti a Napolitano, ma ora pretende che siano rispettati e li utilizzerà come pretesto per un'eventuale crisi di governo. E la cosa potrebbe anche succedere perché eliminare l'Imu sulla prima casa è piuttosto arduo:
"... il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, al question time del Senato, ha lanciato una secchiata di realtà ghiacciata sul perdurante ed ormai stucchevole baloccamento dei nostri parolai su Iva ed Imu:
«L’eliminazione completa dell’Imu costa 4 miliardi e altrettanto il blocco di un punto dell’Iva, cifre che fanno ipotizzare interventi compensativi di estrema severità che al momento non sono rinvenibili»
Questa situazione è nota da tempo a chiunque abbia una dimestichezza minimale non tanto con la contabilità pubblica quanto con la realtà della congiuntura del paese.
Per non essere ulteriormente frainteso, Saccomanni ha precisato meglio il concetto:
«La situazione mostra dei segni che non sono precisamente incoraggianti, c’è un quadro peggiore, non solo una decrescita ancora seria, ma anche dati negativi per quanto riguardano il gettito delle imposte e anche dell’Iva»
Cioè si sta verificando quello che vi diciamo da sempre: la crisi si sta approfondendo, quindi il gettito d’imposta tende a calare e deve essere inseguito dal governo."
(phastidio.net)
Secondo Seminerio alias Phastidio.net, l'eliminazione dell'Imu sulla prima casa non è prioritaria, ogni sforzo andrebbe concentrato sulla riduzione dei costi del lavoro o sulla tassazione del lavoro. In effetti non gli si può dare torto se si ragiona sulle cifre "misere" dell'Imu:
"Via l‘Imu, si avvicina l’aumento dell’Iva: è una trappola?
Certo. E ciò che giudico grottesco, indisponente e irritante è il modo con cui la politica comunica tali misure. Innanzitutto non sappiamo se l’Imu sulla prima casa sarà effettivamente eliminata e recuperare risorse è un’opera improba. Poi il governo ha dovuto assoggettarsi al diktat del Pdl, che ha presentato in modo cinico una misura che pesa sulle famiglie per 225 euro annui come se fosse un proiettile d’argento. Eliminato il quale vi sarebbe stato un boom dei consumi. Una sciocchezza, perché le famiglie si trovano in una condizione di reddito calante, derivante dal peggioramento del mercato del lavoro e dall’aumento della disoccupazione."
(phastidio.net - vedi anche "Imu e Irap la follia prosegue" - "Osteria imu bevetevela responsabilmente")
"... il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, al question time del Senato, ha lanciato una secchiata di realtà ghiacciata sul perdurante ed ormai stucchevole baloccamento dei nostri parolai su Iva ed Imu:
«L’eliminazione completa dell’Imu costa 4 miliardi e altrettanto il blocco di un punto dell’Iva, cifre che fanno ipotizzare interventi compensativi di estrema severità che al momento non sono rinvenibili»
Questa situazione è nota da tempo a chiunque abbia una dimestichezza minimale non tanto con la contabilità pubblica quanto con la realtà della congiuntura del paese.
Per non essere ulteriormente frainteso, Saccomanni ha precisato meglio il concetto:
«La situazione mostra dei segni che non sono precisamente incoraggianti, c’è un quadro peggiore, non solo una decrescita ancora seria, ma anche dati negativi per quanto riguardano il gettito delle imposte e anche dell’Iva»
Cioè si sta verificando quello che vi diciamo da sempre: la crisi si sta approfondendo, quindi il gettito d’imposta tende a calare e deve essere inseguito dal governo."
(phastidio.net)
Secondo Seminerio alias Phastidio.net, l'eliminazione dell'Imu sulla prima casa non è prioritaria, ogni sforzo andrebbe concentrato sulla riduzione dei costi del lavoro o sulla tassazione del lavoro. In effetti non gli si può dare torto se si ragiona sulle cifre "misere" dell'Imu:
"Via l‘Imu, si avvicina l’aumento dell’Iva: è una trappola?
Certo. E ciò che giudico grottesco, indisponente e irritante è il modo con cui la politica comunica tali misure. Innanzitutto non sappiamo se l’Imu sulla prima casa sarà effettivamente eliminata e recuperare risorse è un’opera improba. Poi il governo ha dovuto assoggettarsi al diktat del Pdl, che ha presentato in modo cinico una misura che pesa sulle famiglie per 225 euro annui come se fosse un proiettile d’argento. Eliminato il quale vi sarebbe stato un boom dei consumi. Una sciocchezza, perché le famiglie si trovano in una condizione di reddito calante, derivante dal peggioramento del mercato del lavoro e dall’aumento della disoccupazione."
(phastidio.net - vedi anche "Imu e Irap la follia prosegue" - "Osteria imu bevetevela responsabilmente")
Eppure forse non è del tutto vero, anche se forse l'arresto della recessione del secondo trimestre dipende da fattori esterni più che interni:
"Berlusconi e l’M5S Hanno Ragione. Il Taglio dell’Imu sulla Prima Casa ha Funzionato, Più Soldi in Tasca agli Italiani Uguale più Consumi. (Laffer Reload)
...
Ebbene pare abbia funzionato.
Quei 300-1o00€ che l’80% delle famiglie italiane si sono ritrovati in più in tasca a fine Maggio sono finiti nei consumi interni, tanto che dopo un serie infinita di discese delle entrate fiscali sull’IVA derivante da scambi interni, a Giugno abbiamo avuto una timida ma significativa ripresa.
A testimoniarlo ci sono le entrate dello Stato sull’Iva derivante da scambi interni a Giugno:
Si potrà argomentare che è un caso. Eravamo in “fondo” al baratro e siamo rimbalzati.
Sarà, ma se consideriamo che la crisi ha portato moltissime famiglie o singoli cittadini italiani a fare i conti al centesimo per arrivare a fine mese senza indebitarsi (quando è possibile), si capisce immediatamente che ogni euro lasciato loro in tasca produce un immediato effetto sui consumi interni.
Vengono fatte piccole o grandi spese rimandate, o semplicemente ci si permette qualcosina in più.
La mia conclusione è che l’effetto IMU c’è stato e sarebbe un errore madornale NON abolire questa odiosa tassa almeno sulla prima abitazione."
Riusciranno i nostri inciucisti ad evitare la crisi di governo? Sinceramente non saprei, ma forse è più probabile che il governo cada sull'Imu che non sulla riforma della giustizia. Non credo che questo Parlamento abbia il tempo e la serenità per lavorare ad una riforma della giustizia. Inoltre il governo preso fra rispetto delle richieste europee e richieste di rispetto degli accordi di governo, ha un sacco di problemi arretrati da risolvere. Letta e i suoi ministri hanno sempre solo rimandato. Ora dovranno decidere entro il 31 agosto. Forse...
Nessun commento:
Posta un commento