Mondiale di calcio nasconde guerra mondiale?

Tv e media di tutti i tipi sono in questi giorni "ingorgati" di partite e pallone mondiale. Intanto in Europa subdolamente una guerra alle porte della Russia cresce sempre più di tono e pericolosità.

"Giornata di sangue in Ucraina. Quarantove soldati ucraini sono morti su un aereo militare abbattuto nei cieli di Lugansk dai separatisti filorussi. L'aereo stava trasportando attrezzature militare e quando è stato abbattuto era in fase di atterraggio nell'aeroporto della capitale dell'autoproclamata Repubblica popolare separatista nell'est dell'Ucraina.La procura generale ucraina ha annunciato di aver aperto un'inchiesta per "attacco terroristico".
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Nelle ultime 24 ore, fa sapere il ministro della Difesa di Kiev, Mikhailo KovalIntanto, più di 250 miliziani separatisti sono stati "eliminati" nell'Ucraina dell'est e molti di loro erano cittadini russi.

Nella notte, intanto, le guardie del corpo del presidente ucraino Petro Poroshenko avrebbero trovato un ordigno nei pressi del palazzo presidenziale, vicino a un cancello da cui ogni giorno il capo di Stato passa con la sua auto.
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Accanto alla bomba sarebbe stato trovato un bigliettino con la scritta "Se non fermi la guerra, la guerra verra' da te". "
(www.ansa.it)

"il punto però è che ancora una volta “l’occidente” sta usando un evento sportivo per coprire azioni gravissime contro la Russia e che “normalmente” avrebbero già provocato l’intervento dell’Armata Rossa, vado con ordine:

1- 3 giorni fa l’Ambasciata Russa a Kiev è stata attaccata da una “strana” folla con in testa i soliti fasciti del Pravj Sektor:
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2- La Russia ha sollevato la questione all ONU e i paesi occidentali hanno fatto blocco e non se ne è discusso. Francia, Inglilterra e Usa hanno rifiutato di parlare dell accaduto i media occidentali non ne hanno parlato o giusto un trafiletto.

Vale la pena ascoltare le parole di Giulitto Chiesa sugli ultimi fatti in Ucraina"
(www.rischiocalcolato.it)

Ritornando al post precedente, mi pare proprio che gli Usa non ne stiano azzeccando una che è una, in politica estera.