domenica 12 ottobre 2014

Condivido il buon senso degli antieuro, ma...



"Fermare il Declino dell’Italia in 3 mosse per Dummies

Quando mi si domanda se e’ possibile per l’Italia fermare l’incredibile declino, ripeto a rullo sempre il medesimo concetto:

1) Nel breve-medio periodo Condizione Necessaria ma non Sufficiente per una ripresa e’ unicamente quella di un “cambio di sistema nel rapporto con l’estero”, ergo Uscire da Euro e svalutare (qualsiasi altra azione, anche la piu’ condivisibile riforma, non puo’ matematicamente avere effetti nel breve-medio periodo per cambiarne la traiettoria; ma l’uscita dall’euro non carantisce sul medio-lungo periodo una crescita stabile). L’abbiamo dimostrato QUI

2) Nel medio-lungo periodo Condizione Necessaria ma non Sufficiente per mantenere tale ripresa e’ unicamente quella di procedere rapidamente ad un “Cambio di sistema interno“, ergo Ridurre il peso e l’invadenza dello Stato e fare le cose che ripetiamo da anni. L’abbiamo spiegato in dettaglio QUI.

3) Nel lunghissimo periodo, quanto sopra non serve a niente, se non si fa una politica Demografica decente e per tempo

Altre strade semplicemente non esistono.



Peccato che autonomamente non abbiamo la forza per seguire un programma di buon senso come questo. Temo che non sia solo la Germania a volerci tenere schiacciati dentro l'eurozona, perché evidentemente ne ha convenienza economico-politico e sociale, ma anche gli Usa non sono interessati a far dividere l'Unione Europea.

Per quanto molti abbiano detto e scritto che gli Usa hanno tutti i vantaggi strategici nel vedere andare in frantumi il "fogno" europeo, in realtà preferirebbero mantenere integra la zona euro e fagocitarla tutta intera. Per esempio attraverso il TTIP, accordo commerciale transatlantico che si sta stringendo tra Ue e Usa sulle nostre teste e senza nessun dibattito pubblico. Un accordo che vedrebbe naturalmente la supremazia Usa e delle sue multinazionali, e l'Europa asservita ancora di più al governo Usa.

Quindi non abbiamo alleati ne in Europa e nemmeno negli Usa per decidere di andare autonomamente in una direzione più conveniente al nostro paese. Possiamo solo sperare nell'esplodere delle contraddizioni politiche in Francia, o nella prossima crisi in Germania, o proprio se la nostra speranza non ha limiti, in una rivoluzione o almeno rivolta in Italia. Ma per quest'ultima dovremmo attendere tempi biblici, basti osservare il declino sempre più accentuato dell'unica forza politica che si pone al di fuori del sistema, cioè il M5s.

Ho come l'impressione che l'Italia ricca ed opulenta tra gli anni '60 e '90 sia stata una breve parentesi, in una tradizione storica di grande povertà per il nostro paese. Il nostro destino sembra quello di tornare alla nostra normalità: poveri ed asserviti allo straniero, come lo siamo stati per più di una decina di secoli. E per tutto questo tempo non abbiamo mai cercato una rivincita nazionale fino alla fine del 1800. Gli italiani si adattano a tutto per carattere nazionale, si adatteranno anche alla nuova situazione di sudditanza a Berlino e/o Washington.

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