Una foto un pò triste e sgranata, sembra una vecchia polaroid. E' la sintesi della tristezza politica italiana. Un Casini che democristianamente ride, nel senso che gode a stare in questa stramba maggioranza d'emergenza che gli ricorda forse il compromesso storico di morotea memoria. Gli va bene così, qualsiasi cosa si faccia.
Dopo un Alfano che se ne sta serio e composto, come l'ospite che è stato invitato ad una festa dove non conosce nessuno. E' sulla difensiva come tutto il Pdl. Tutte le innovazioni apportate dal berlusconismo, cioè il bipolarismo muscolare e la seconda repubblica mediatica, stanno sfumando. Nel quasi disinteresse del suo stesso creatore, un Berlusconi che infatti è defilato, non appare in quella foto e nemmeno più in tv.
Ancora più indietro Bersani, che accenna un sorriso di cortesia. Si vede che è una persona educata. Ma anche lui mostra un certo impaccio: "che ci sto facendo qui con questi due?" sembra chiedersi. Ma non può non stare li visto il peso del partito che rappresenta, in tutti sensi: da quello elettorale a quello dei "col-Lusi". Quindi ha pieno diritto a far parte della combriccola che affosserà la nazione.
Dietro a tutti un Monti, che più che mago sembra Nosferatu, in una posizione un pò inclinata che pare stia lievitando sul pavimento. E' una presenza inquietante come un fantasma. Come quelle foto che si trovano sui siti esoterici, dove accanto alle persone ritratte, si materializza appena dietro un'ombra, uno spettro che i presenti non ricordano esserci.
La politica italiana, quella ufficiale e parlamentare, è sospesa nel nulla, come Nosferatu, come l'atmosfera irreale di questa foto. I cui protagonisti, acerrimi nemici per 20 anni, si ritrovano non per accordarsi, ma per prostrarsi al vampiro dello spread, e dirgli sempre di si. Contro tutto quello in cui avevano creduto fino a poco tempo prima: il Pdl accetta le ammucchiate con i "comunisti", le liberalizzazioni e semplificazioni contro avvocati e farmacisti; il Pd accetta che gli si smonti l'art. 18 sotto gli occhi, senza quasi un fiato.
Ormai la politica vera si fa fuori da quelle stanze ovattate e dorate. Nelle battaglie contro le opere inutili, nei movimenti incazzati e dissociati dai maggiori partiti. Monti porta l'Italia in una direzione, ma il popolo italiano piano piano si sfila e vorrebbe andare nella direzione opposta. Sta diminuendo lo spread Btp-Bund (peraltro per meriti di Draghi...) e sta crescendo lo spread tra banche/ finanza ed economia reale, ma anche tra classe dirigente e cittadini.
Giovedì sera a Piazza Pulita il sottosegretario Polillo, messo alle strette dalle domande sui rincari, sul lavoro, sugli errori del governo così si difende: "ma insomma, abbiamo fatto delle cose... siamo andati avanti... poi tornati indietro... non è che possiamo risolvere tutto...". Ma allora a cosa serve un governo tecnico, se anche i tecnici si comportano come i ministri di lega-centrodestra? A cosa serve un governo tecnico, se l'Italia si ritrova in una recessione peggiore di quella asfittica crescita allo zero virgola di Berlusconi? Ma che futuro avremo con questi qui? Con questi tecnici rapaci e politici inconsistenti?
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