(immagine: www.beppegrillo.it)
Nel post "Hanno paura", dedicato alla eventuale nuova legge elettorale, scrivevo:
"Si torna al proporzionale, ma in uno stile che è una via di mezzo tra prima e seconda repubblica. Non sono più obbligatorie le coalizioni. Per forze, con chi si coalizzano dopo questa ammucchiata montiana? "
Presupponendo che con una legge elettorale proporzionale tutti i protagonisti attuali, bene o male entrerebbero nel Parlamento, mentre per le nuove forze ci sarebbe la selezione naturale dello sbarramento al 5%. Insomma un metodo per replicare un parlamento simile all'attuale e per riportare Monti sulla poltrona di premier con una coalizione molto vasta. Ma garantendo la rappresentanza parlamentare alle forze più importanti. E invece forse non ci saranno più forze importanti oltre Pd, Pdl e terzo polo.
Probabilmente l'accordo sulla legge elettorale dei "tre dell'Ave Maria" è anche peggio di quel che sembra, poichè il premio di maggioranza verrebbe dato un pò a tutti, e l'indicazione del premier sarebbe del tutto indicativa. Alla fine governeranno direttamente le segreterie dei partiti: neanche nella I repubblica erano arrivati a così tanto.
A-B-C e la polizza vita dell’ultra-Porcellum
"Il primo effetto è quello di demolire il bipolarismo in Italia, grazie all’abolizione del vincolo di coalizione. Ovvero di quella regola che oggi permette ai diversi partiti di collegarsi in un patto di alleanza prima del voto, dichiarando agli elettori come, perché, e con quale programma. Domanda: a chi serve questo emendamento? Guarda caso proprio al Pdl al Pd e all’Udc...
Mettendo in scena una campagna elettorale in cui apparentemente se ne dicono di tutti i colori, ma al termine della quale non uscirebbe nessun vincitore certo...
È bene ricordare che questa garanzia di maggioranza esiste attualmente in tutti e tre i principali ordini di competizioni: alle comunali ..., alle regionali, e anche alle politiche.
Niente preferenze, ma nemmeno i collegi uninominali che avevamo conosciuto con la riforma elettorale del 1994, quella che aveva visto affermarsi in Italia i duelli ...
La formula che si sta scegliendo – ovviamente – prende il peggio di ogni modello: proporzionale senza diritto di scelta delle persone, collegi così grandi da creare di fatto un proporzionale taroccato ...
i candidati premier delle elezioni saranno quasi sicuramente fatti fuori dopo la formazione delle Camere. E i parlamentari? Con circoscrizioni di media grandezza e liste bloccate – come con il Porcellum – non saranno gli elettori, ma i leader ad avere potere di vita o di morte su deputati e senatori. Ecco perché, alla fine, il potere di decisione dei tre fattori più importanti per la formazione di un governo – il premier, la coalizione e gli eletti – vengono trasferiti direttamente allesegreterie di partito. Un bell’affare. Ma allora a chi serve questa legge? È una specie di vestito tagliato su misura per mantenere il monopolio dei soliti noti, garantire rendite di posizione e sbarrare la strada a qualsiasi terremoto elettorale.
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La soglia di sbarramento viene incredibilmente elevata: una misura senza senso visto che nelle elezioni scorse solo cinque partiti superarono lo sbarramento. A che serve dunque elevare al 5 %? A impedire che possano entrare in campo liste nuove, come le civiche o – tanto per fare un esempio – il Movimento 5 Stelle di Grillo."
Vogliono peggiorare il Porcellum
"... si sono messi d’accordo sulle linee fondamentali, e chiamarlo “inciucio” è perfino riduttivo.
... sembrava impossibile, dopo la “Porcata” di calderoliana memoria, confermare il detto popolare che “al peggio non c’è mai fine”, e invece la nostra “banda dei tre” sembra intenzionata a riuscirci.
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Non è chiaro se i collegi elettorali (di ridotte dimensioni) saranno uninominali o meno. Se sì, col turno unico si fanno fuori d’emblée tutti i partiti tranne i due (o tre) più forti, e si sopprime nella culla ogni possibilità di nascita per forze nuove che vengano dalla società civile. Se saranno collegi che eleggono con il metodo D’Hondt 5-7 deputati, il meccanismo cancellerà di fatto liste che non prendano il 10 per cento o anche più.
Inoltre, l’obbligo di indicare un candidato premier manterrà la personalizzazione della campagna elettorale, ma la mancanza di ogni vincolo di coalizione consentirà ai gerarchi dei (tre) partiti maggiori di decidere le alleanze dopo le elezioni, secondo opportunità e alla faccia delle promesse agli elettori."
Insomma, hanno una paura nera che qualcuno gli soffi il posto. Strano. Eppure il governo Monti, da loro sostenuto, ha una grande popolarità. Lo ripetono continuamente i telegiornali. Anche Monti adesso dice che è il più amato dagli italiani ("Si è montato la testa" - "Vota montero").
Anche il Presidente della Repubblica sostiene che gli italiani sono un pò scossi, ma sono responsabilmente sostenitori dell'austerità del Mago Monti. E della riforma della normativa sul lavoro. Ma allora come mai i partiti sono così spaventati?
Avranno ricevuto minacce?
Matrimonio elettorale
"Rigor Montis minaccia le dimissioni per l'articolo 18. Dalla Cina con furore. Gli italiani sarebbero più che lieti di restituirlo alla Bocconi, ma i partiti vanno in panico. Temono le elezioni anticipate unite al tracollo economico più di ogni altra cosa. Quindi rassicurano subito la Governante di Varese sulla loro obbedienza cieca e assoluta alla BCE e accelerano per una nuova legge elettorale che garantisca l'attuale Governissimoformato da Pdl, Pdmenoelle e Udc.
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In poche ore partoriscono un sistema "tedesco bipolarizzato" con l'innalzamento della soglia di sbarramento, nessun ritorno reale alle preferenze, abolizione dell'obbligo di coalizione, rafforzamento dei poteri dell'esecutivo e del presidente del Consiglio e il diritto di tribuna. Traduzione: con la soglia di sbarramento eliminano il MoVimento 5 Stelle, i parlamentari continuano a sceglierli i segretari della Nuova Triplice, Pdl e Pdmenoelle si presenteranno divisi alle elezioni per fare il pieno di voti... e formeranno subito dopo INSIEME un Governo di Emergenza Nazionale, la funzione del Parlamento verrà indebolita a favore del Governo e del presidente del Consiglio
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Napolitano ha lodato i leader per l'impegno. Il Lodo del Colle"
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