sabato 15 dicembre 2012

Peggioristi



E mentre Berlusconi impazza, o impazzisce, o forse tenta di fagocitare Monti nel Pdl, o solo di ricattarlo, avanzano strani personaggi che perseguono un nuovo filone politico: i "peggioristi".

Aveva cominciato Floris D'Arcais prima delle primarie del centro sinistra, sostenendo che:

"votare per Renzi alle primarie del Pd e poi votare per Grillo alle elezioni è la scelta più razionale»
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votando Renzi e aiutandolo a vincere, si aumentano le probabilità che il centrosinistra vada in frantumi; poi, andando a votare Grillo, diventa forte la prospettiva che vadano in frantumi addirittura tutti e tre i settori della partitocrazia "

(www.wallstreetitalia.com)

Ci sono un po' di italiani, li puoi sentire al bar, che sperano nell'uomo forte "peggiore" per mandare a gambe all'aria il sistema politico-istituzionale italiano ed anche europeo. Poi ci sono quelli che sentono anche una sottile soddisfazione ad andare contro il sentire "comune" dei moderati ragionevoli e della sinistra indignata. Più attacchi i piccoli tiranni nostrani di cartapesta e più inviti questi italiani a votarli:

"Beppe Grillo fa il Duce, mento in alto e pancia in fuori e La Repubblica gli sbatte in prima pagina l’epiteto che dovrebbe sgambettarlo, quello appunto di “Duce”, cioè Mussolini, cioè altro che democrazia, cioè il lupo travestito da agnello.
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Grillo fa il Duce? Ammesso che sia così, ai “suoi” piace. Gli fai vedere una foto di Grillo dal “balcone”? I “suoi” replicano con un embè!
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Ernesto Galli della Loggia espone una tesi sempre ardita anche se non proprio inedita: qualunque critica a Berlusconi lo rafforza, i suoi avversari, fossero intelligenti, dovrebbero astenersi dal dargli “aiuto”. Aiuto a Berlusconi è secondo Galli della Loggia ogni parola contro Berlusconi che venga dall’Europa, dalla Germania, da Obama, dalla Confindustria, dal Vaticano, dai giornali stranieri e non sia mai…da una Corte di Giustizia.
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lo sconforto che semina nel mondo della finanza e del lavoro e, anche a Berlusconi come a Grillo, di fronte ai “suoi” non gli fai un baffo. Anzi, fai i “suoi”, anzi i “loro”, perché sono due, Berlusconi e Grillo, più convinti e determinati che il loro uomo è quello giusto, giusto anche un po’ santo, di sicuro martire."

(www.blitzquotidiano.it)

Questi sono peggioristi muniti anche di una buona dose di vendicativa cattiveria. Quelli che si comportano con fanciullesca testardaggine, come quei bambini che se gli dici di non fare una certa cosa, è la prima che fanno.

Ma i peggioristi puri sono quelli disposti ad agire anche contro i propri personali ideali, pur di mandare in vacca tutto. Per abbattere il sistema italiano e quello europeo, risulterebbe anche troppo moderato affidarsi a Grillo, quindi:

"Oramai non ci resta che il peggiorismo del “tanto peggio, tanto meglio” per uscire dal rigore euromontiano salvando le chiappe.
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Come applicare la logica peggiorista per salvarci? Semplice, votando numerosi e incazzati per Silvio alle prossime politiche anticipate, se il predetto imposterà la sua campagna elettorale attaccando senza risparmio l’unione europoide, l’euro e i crucchi bastardi. Non importa se lo farà sinceramente, oppure, com’è più probabile, per puro calcolo elettoralistico in un estremo azzardo. Non importa se pensa soprattutto alle sue vicende giudiziarie e al suo patrimonio personale. Quel che importa è che lo fa, è l’unico a farlo e attacca in modo abbastanza chiaro e diretto l’unione europide, l’euro e i crucchi “primi della classe”.

... Quale fine ci si propone applicando elettoralmente il peggiorismo? Quello di provocare il collasso dell’eurozona, che trascinerà nel baratro tutte le oppressive istituzioni europidi, nonché, nei paesi oppressi, i partiti liberaldemocratici servi dell’eurounionismo rigorista e finanziario. In quel caso si apriranno nuove prospettive politiche (e geopolitiche), la Germania si troverà con le ali tarpate e i Mercati&Investitori (cioè le Aristocrazie finanziarie globali) potranno cominciare a preoccuparsi seriamente, anche se nel breve continueranno a rastrellare risorse attraverso furibondi attacchi speculativi."

Tutto sommato li comprendo. E' vero che anche votando Bersani, o votando Monti, si andrà ad un probabile peggioramento della situazione nel 2013. E' evidente che l'agenda della Germania (o Monti) porterà a questo epilogo. Ma le cose peggioreranno troppo lentamente, per i peggioristi più oltranzisti. 
Questi non hanno pazienza, vogliono una randellata decisa che tramortisca immediatamente il sistema politico ed economico europeo. Inutile e crudele la lenta agonia a cui ci condanna la Merkel.

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