Lo sentite questo rumore? E' il rumore del moscone Bersani che sbatte contro le pareti della damigiana in cui è andato ad infilarsi, alla frenetica ricerca di un'uscita.
L'inutile impuntatura del Pd, la non comprensione di cosa sia in realtà il M5s, li sta portando a sbandare pericolosamente.
Fa risorgere e ricompattare gli avversari di sempre, quelli del Pdl e rende chiaramente confuso il suo messaggio politico se confrontato con quello fresco e netto del M5s.
Ieri il Pd si è irritato con il suo critico interno Renzi, rimbeccandolo sul taglio ai finanziamenti ai partiti: ma non ha letto il sindaco fiorentino gli 8 punti? sta scritto li! certo, ma è scritto in politichese. Quello che invece è scritto all'inizio del post è chiaro ed evidente a chiunque. Non c'è bisogno dell'interpretazione di D'Alema o del'intercessione della Bindi.
Alla fine passeranno presso l'opinione pubblica come degli irresponsabili e dei pasticcioni (ed anche un po' furbetti). Il Presidente della Repubblica sarà costretto, a causa degli eventi economici, a fargli una pubblica rampogna. Non possono sottrarsi alla costituzione di un nuovo governo con il Pdl. E' un obbligo non solo costituzionale italiano, ma nei confronti dell'Europa.
Mentre il M5s può rifiutarsi di sostenere Bersani ed allearvisi per formare un esecutivo, non lo può fare la prima coalizione vincente con il Pdl, seppure azzoppata. In pratica non hanno via di scampo al governissimo. Poi lo possono chiamare come vogliono: grande coalizione, governo di scopo, compromesso storico... sempre di quello si tratta.
Penso che se continuano così, alla prossima "terapia di gruppo" Bersani dovrà rassegnare le dimissioni da segretario. Anche se non penso che Renzi sia così desideroso di guidare il Pd nelle condizioni i cui gliel'ha lasciato lo smacchiatori di giaguari. Probabilmente il partito verrà guidato da un organismo liquidatore dell'attuale linea politica.
E poi il Pd continuerà a logorarsi appoggiando un governo con il Pdl e probabilmente perderà di nuovo le prossime elezioni. Il lavoro di restauro che Renzi deve intraprendere diventa sempre più complesso. E non è nemmeno detto che agli elettori più fedeli al Pd, Renzi e la sua deriva centrista con Monti piaccia. E' un problema sempre più complesso accontentare tutti nel centro sinistra attuale.
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