domenica 28 aprile 2013

Inizia la guerra civile?


Quello di oggi è un fatto estemporaneo, un gesto isolato o una prova per verificare la resistenza del ventre molle del potere? Malgrado la crisi non c'è stata nessuna fiammata di terrorismo come negli anni '70. Ciò non toglie che ci possa essere nella società un risentimento profondo verso il potere, che non ha avuto ancora modo di organizzarsi.

Ma ad ogni suicidio a causa della crisi, fra i commenti fra il serio ed il faceto, nei bar, nei luoghi di lavoro, fra amici, capita spesso di sentire questo: ma perché prima di uccidersi non è andato a sparare a qualcuno che dico io, così faceva un gesto utile anche per chi rimane...  Questi sono i pensieri proibiti che circolano nella testa della gente in questi frangenti.

"Dell'attentatore che ha sparato a due carabinieri sotto la sede del governo (nel momento in cui al Quirinale Letta Enrico giurava), rimasto ferito a sua volta, diranno che è uno squilibrato, anzi i media già lo definiscono così, prima ancora di sapere chi egli sia e le sue ragioni. Comodo, e cinico, metterla sul piano della follia. Ma nella "follia" c'è forse un senso simbolico che a nessun italiano sfugge. La spia di una situazione sociale intollerabile, di quel che potrebbe accadere se il popolo non caccerà, prima che sia troppo tardi, i mercanti dal tempio.

«Francamente tutto questo stupore non lo capisco….un pò sicuramente è la crisi che non fa assumere ma secondo voi costringere tutti ad andare in pensione a 67, e oltre, anni invece dei 58-60 di ieri , crea occupazione o crea disoccupazione? Si può fare un conto banale, 10 anni in più per andare in pensione crea un posto in meno disponibile ogni, circa 4 posti.
Ciò significa che a fronte di una crescita zero la disoccupazione tendenziale sarà del 20-25% circa a popolazione costante. Il problema è che alla fine chi resterà a piedi saranno gli over 50 che le aziende non vorranno più e per loro sarà impossibile trovare lavoro…
auguri Italia ci aspettano anni di guerra civile. Una previsione? tra 5-10 anni se l’Italia non otterrà la crescita economica (almeno 1-1,5% di PIL ogni anno)dal 2018-20 si sparerà nelle strade»."

I primi a compiere azioni eversive sono sempre i folli. Poi arrivano gli emulatori. Poi arrivano organizzazioni eversive politiche, e se la crisi non si ferma, arriva anche il popolo.

Aggiornamento ore 16:30

Preiti, l'uomo che ha sparato a pochi passi dal nuovo governo, non è un pazzo. E' un attentatore solitario, il suo obiettivo erano proprio i politici. Per mancanza di organizzazione e di pianificazione non li ha raggiunti.
Comunque questo è un altro bel risultato del governo Monti, e della crisi causata dall'austerità.
Attenzione, perché questo personaggio potrebbe trovare degli imitatori, magari la prossima volta più organizzati. Questo è un segnale preoccupante, anche perché Preiti non aveva precedenti penali, quindi fa parte di un pezzo della "società civile" che sta saltando.

I politici, in particolare quelli del M5s, hanno subito preso le distanze dal gesto violento. Ma il clima sociale che si è andato creando, malgrado Grillo ed altri tentino di riportare il malessere in ambito democratico, si sta surriscaldando parecchio. Si può andare verso il terrorismo come verso un epilogo autoritario, ormai il terreno sociale è stato arato, concimato e seminato. Manca poco al raccolto dei frutti velenosi.

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