"La Banca centrale europea suggerisce all’Italia un “ulteriore consolidamento del bilancio per essere in linea con il Patto di Stabilità”. Nel bollettino mensile, l’istituto guidato da Mario Draghi ricorda che “restano rischi sulle possibilità del governo italiano di centrare l’obiettivo di un deficit di bilancio pari al 2,6% del pil nel 2014, soprattutto dopo che il quadro economico è risultato peggiore del previsto”. Di conseguenza sarebbero opportuni interventi aggiuntivi, quelli già sollecitati dalla Commissione Ue in giugno e luglio. Leggi: una manovra correttiva."
(www.ilfattoquotidiano.it)
E la flessibilità del "gelataio" dove è finita? Tante parole, nessun fatto. Renzi non conta assolutamente niente, non è lui il vero premier, e non lo è nemmeno il Min. Padoan. Semmai questi è il cane da guardia della Bce e dei conti. Il vero premier è a Bruxelles con forte guida da Berlino.
Non c'è nessuna flessibilità, si continua esattamente come sempre dal 2011. L'unica flessibilità concessa è quella del taroccamento del Pil.
"L’Istat ha cominciato a ricalcolare i dati a partire dal 2011, mentre quelli sul 2013, attesi dal governo Renzi per mettere a punto la revisione del Documento di economia e finanza, arriveranno il 22 settembre. Le prime indicazioni, comunque, confermano e addirittura superano le aspettative: il “nuovo” Pil 2011 è di 1.638,9 miliardi, 59 in più rispetto al livello precedente. L’incremento è del 3,7%
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Ottime notizie per il ministero dell’Economia, alle prese con le nuove stime da inserire nel Def e con la preparazione della Legge di Stabilità. Non per niente il dicastero di Pier Carlo Padoan ha fatto slittare di dieci giorni la presentazione del Def aggiornato, in modo da poter contare su cifre un po’ più “rotonde” proprio grazie a Esa 2010 (in italiano Sec, da “Sistema europeo di contabilità). Che darà una grossa mano soprattutto sul fronte del rapporto debito/Pil, con il primo salito, in base alle ultime rilevazioni, a 2.120 miliardi di euro."
(www.comedonchisciotte.org)
Quando si dice che la "flessibilità è andata a puttane...". non sempre è un fatto negativo, anzi questa volta la prostituzione ci porta un vantaggio non da poco. Certo è un palliativo alquanto penoso e direi anche insensato:
Se tu vai in banca e dici "mi dovete prestare più soldi" e loro: "ma lei ha solo questo immobile da ipotecare" e tu dici: "eh... ma poi ho un giro di moldave e gestisco tutti questi pusher di coca..." loro cosa fanno, mettono un ipoteca sulle moldave e sui tuoi pusher ? E poi se non paghi cartolarizzano le moldave e le vendono alla BCE ?
Questo è esattamente quello che fanno Renzi e la UE ora.
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I trafficanti di droga, i mafiosi e le prostitute moldave e nigeriane non solo non contribuiscono a pagare le tasse, ma il loro non è "sommerso" che può emergere perchè sono attività che lo stato vuole azzerare.
Il Messico ha da sempre un PIL criminale enorme, ma se anche lo avessero addizionato a quello ufficiale avrebbe dato default lo stesso (nel 1994), perchè ai narcos non potevi aumentare l'IVA o mettere l'IMU!!!"
(www.comedonchisciotte.org)
Questa "flessibilità" è pericolosissima per il contribuente. Infatti dai nuovi conteggi apparirà che la pressione fiscale è calata (aumenta virtualmente il Pil in rapporto alla pressione fiscale costante), quando invece è solo una truffa contabile. Ma lo Stato potrà dire che si può ancora aumentare le tasse di qualche punto, visto che sono improvvisamente "diminuite" dopo il conteggio del sommerso...
La flessibilità di Draghi invece è solo nelle parole:
"“occorre chiaramente imprimere slancio agli sforzi compiuti per incrementare la crescita e l’occupazione su base sostenibile nell’area dell’euro” ed “è necessario intervenire con determinazione sul versante delle riforme strutturali nei mercati dei beni e servizi e del lavoro, nonché agire per migliorare il contesto in cui operano le imprese”.
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la flessibilità consentita nell’ambito delle regole permette di far fronte agli oneri di bilancio connessi a grandi riforme strutturali, nonché di sostenere la domanda. Vi è inoltre il margine per realizzare una composizione delle politiche di bilancio più favorevole alla crescita”. "
(www.ilfattoquotidiano.it)
Una flessibilità parolaia che si adatta bene alle promesse ciarliere del premier. Niente da una parte come dall'altra.
"Altri soldi da trovare oltre ai 20 miliardi di risparmi che il governo di Matteo Renzi, dopo aver liquidato il commissario alla spending review Carlo Cottarelli, punta a trovare sforbiciando le spese dei ministeri. Come è noto, l’esecutivo ha già chiesto a Bruxelles di poter rinviare al 2016 l’obiettivo del pareggio strutturale, necessario per far sì che il debito inizi a invertire la rotta."
(www.ilfattoquotidiano.it)
Ci sarà da divertirsi nel vedere le contorsioni renziane nel tentativo di negare la manovra. Non solo non bastano i 20 miliardi di tagli, ma nemmeno si faranno, perché non ci sono 20 miliardi da tagliare.
Questa "flessibilità" è pericolosissima per il contribuente. Infatti dai nuovi conteggi apparirà che la pressione fiscale è calata (aumenta virtualmente il Pil in rapporto alla pressione fiscale costante), quando invece è solo una truffa contabile. Ma lo Stato potrà dire che si può ancora aumentare le tasse di qualche punto, visto che sono improvvisamente "diminuite" dopo il conteggio del sommerso...
La flessibilità di Draghi invece è solo nelle parole:
"“occorre chiaramente imprimere slancio agli sforzi compiuti per incrementare la crescita e l’occupazione su base sostenibile nell’area dell’euro” ed “è necessario intervenire con determinazione sul versante delle riforme strutturali nei mercati dei beni e servizi e del lavoro, nonché agire per migliorare il contesto in cui operano le imprese”.
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la flessibilità consentita nell’ambito delle regole permette di far fronte agli oneri di bilancio connessi a grandi riforme strutturali, nonché di sostenere la domanda. Vi è inoltre il margine per realizzare una composizione delle politiche di bilancio più favorevole alla crescita”. "
(www.ilfattoquotidiano.it)
Una flessibilità parolaia che si adatta bene alle promesse ciarliere del premier. Niente da una parte come dall'altra.
Ma il bello è che secondo la Bce i tagli da 20 miliardi di Renzi e Padoan non sono nemmeno sufficienti:
"Altri soldi da trovare oltre ai 20 miliardi di risparmi che il governo di Matteo Renzi, dopo aver liquidato il commissario alla spending review Carlo Cottarelli, punta a trovare sforbiciando le spese dei ministeri. Come è noto, l’esecutivo ha già chiesto a Bruxelles di poter rinviare al 2016 l’obiettivo del pareggio strutturale, necessario per far sì che il debito inizi a invertire la rotta."
(www.ilfattoquotidiano.it)
Ci sarà da divertirsi nel vedere le contorsioni renziane nel tentativo di negare la manovra. Non solo non bastano i 20 miliardi di tagli, ma nemmeno si faranno, perché non ci sono 20 miliardi da tagliare.
Dove andrà a parare il governo? Si va sempre più velocemente verso il prelievo forzoso in banca? Comunque sia si va sempre più velocemente verso ad un inasprimento fiscale. L'ennesimo salasso. Che farà Renzi dopo essersi inutilmente dibattuto come un pesce sul ponte della barca? Procederà con l'inevitabile antipatica manovra, o lascerà la guida del governo per non sporcasi le mani con nuove tasse?
In ogni caso sarà un insuccesso, una lenta o veloce lettizzazione di Renzi. Dipenderà da quanto sarà bravo nel trovare scuse e nello smentire se stesso in stile Berlusconi.
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