lunedì 1 settembre 2014

Sbrocca Italia


Tanta comunicazione, tanta pompa magna, tanto fumo ma poco arrosto. Qual'è la tecnica di governo dell'attuale esecutivo? E' una tecnica esoterica. Fare un sacco di annunci e spandere tanto ottimismo, non tanto per farsi belli e portare voti, ma nella speranza che gli italiani mantengano un briciolo di speranza, e che quindi la smettano di preoccuparsi e tornino a tenere comportamenti edonistici. Come se gli italiani non volessero spassarsela. Il problema che non prendono in considerazione al governo, è che proprio gli italiani non possono spassarsela. Non hanno più risorse. Quindi tutte queste strategie comunicative sono del tutto inutili, stralunate, folli. Si va verso il disastro ma con leader che manifestano comportamenti fuori contesto, sembrano sempre più simili ai vari venditori di materassi e vasche da bagno in Tv.

Non si spiega diversamente tutto questo "cinema" messo su da Renzi. Sparare investimenti per decine di milioni di euro, poi dichiarare che saranno "solo" dieci, e poi scoprire che saranno forse 3 o 4. Già dieci erano una miseria, esattamente come i dieci che sono stati (con tanta fatica) destinati agli 80 euro che non hanno smosso di un millimetro il Pil. Ma ora fare tutto questo baccano, la conferenza stampa, le dirette Tv, le slide, per 3 miliardi è veramente ridicolo.

"Come da anticipazioni del ministro Maurizio Lupi, il decreto Sblocca Italia uscito dal Consiglio dei ministri venerdì sera è più che altro uno “sblocca burocrazia”. Tradotto: le risorse messe in campo dai 50 articoli sono ridotte all’osso. Per le infrastrutture il governo di Matteo Renzi è riuscito a trovare, raschiando il fondo del barile (Fondo sviluppo e coesione e fondo revoche), solo 3,8 miliardi. Ben lontano dai 43 evocati da Renzi all’inizio di agosto, cifra che nessuno in conferenza stampa ha ricordato. Anzi, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan a precisa domanda sulle cifre complessive mobilitate dal provvedimento ha risposto: “Non lo so”, anche se “riteniamo possano essere significative”."
(www.ilfattoquotidiano.it)

Ma l'importante è stare in Tv e fare finta di mietere un successo dopo l'altro, anche se è solo un pugno di mosche.

"E’ proprio nei momenti in cui si vincono le medaglie di cartone che si può misurare lo sprofondo nel quale il Paese è arrivato
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La vittoria della Mogherini, chiamata sullo scranno puramente figurativo di commissario agli esteri di Bruxelles, è infatti un vanaglorioso trompel’oeil che nasconde un palazzo ormai fatiscente, una mano di stucco su un disastro che si fa ogni giorno più evidente.
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La nomina della innocua signora che sostituirà la Ashton nel niente dello spazio estero europeo e per di più con ancor meno competenze formali della baronessa inglese, nasce infatti da una ulteriore rinuncia a quella flessibilità che è diventato il feticcio residuo del renzismo e si collega ad opache, rovinose manovre sul piano geopolitico. Proprio mentre volavano le congratulazioni, l’agenzia Interfax – Ucraina batteva con singolare ritardo e letale coincidenza una notizia nella quale si dava conto di un accordo siglato l’8 agosto scorso e rivelato il 12 dal procuratore generale di Kiev, Jurij Bojchenko: Ucraina, Olanda, Australia e Belgio, le nazioni a vario titolo maggiormente coinvolte nell’abbattimento del Boeing malese, hanno deciso di rendere segreti i risultati dell’inchiesta sulla tragedia attribuita tout court ai separatisti russi."

(ilsimplicissimus2.wordpress.com)

Interessante. Non si saprà mai la verità sull'abbattimento dell'aereo abbattuto sull'Ucraina. Evidentemente se le prove fossero state certe a sfavore della Russia e dei separatisti le avrebbero rese note ancora prima che fossero ufficiali. Ma dato che forse le cose non sono andate proprio così, e che (non voglio pensarci) dietro l'abbattimento ci sono proprio Ucraina e Usa, è meglio che nessuno sappia cose c'è nei nastri delle scatole nere.

Ma noi abbiamo la Mogherini ministro degli esteri europeo, che farà la bella statuina annuente, che dirà esattamente quel che vogliono gli Usa. Cioè sono stati i russi, le sanzioni sono giuste, se la Russia non si "pente" entro una settimana ci saranno nuove sanzioni. Anche se non ci credo, almeno non credo che saranno sanzioni importanti quelle europee. Putin non riesce proprio a diventare il nuovo "cattivo" internazionale agli occhi delle cancellerie europee. Troppi interessi comuni con la Russia.

La signora Merkel sta passando un brutto momento. Sta cercando di risolvere la situazione in Ucraina per conto proprio, per evitare che Putin si alteri troppo. Per evitare che la recessione tedesca si complichi parecchio.
E Porocenko che fa? Combina un disastro bellico in Ucraina ed è costretto a strillare forte l'aiuto degli Usa. Ed ora Obama vuole nuove sanzioni. Per ora la Germania ha parato il colpo, rimandate di una settimana e poi si vedrà.

Ma non basta, ora anche Draghi si ribella all'austerità e alla Germania. Si sta formando un fronte antiausterità formato da Francia, Italia e Bce. Ma per fortuna la Merkel ha un asso nella manica. Ha Renzi nel fronte avversario, l'annunciatore di riforme immaginarie e "sbrocca Italia" sarà quello che farà colare a picco l'alleanza anti Germania. Sta già lavorando ottimamente contro il suo paese a favore della Germania, perché mai dovrebbe deludere la cancelliera dell'austerità.

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