giovedì 5 dicembre 2013

Insistono: vogliono rapinarci


Già l'Fmi aveva fatto balenare l'eventualità di un prelievo forzoso del 10% per salvare banche e Stati. Ora altri confermano che il piano della grande rapina del secolo, e in atto e si sta mettendo a punto. Con buona pace di Draghi che aveva detto che le banche andavano aiutate con il vecchio rodato sistema del denaro pubblico a debito.

"Noonan conferma : Si intravedono “Bail – In e Confische nel futuro del settore bancario in Europeo”

In una grande conferenza sul futuro del settore bancario, ieri si sono sentiti i contributi dei banchieri europei che sono stati negoziati con i ministri delle finanze dell'Eurozona . Uno degli aspetti di questo incontro sarà un “bail-in” dei depositi, se le banche falliranno. Michael Noonan , Ministro delle Finanze irlandese ha confermato ieri che saranno autorizzati “Bail -In - le confische dei depositi” .

Il pacchetto poggia sul meccanismo di risoluzione unico e prevede il salvataggio della banca e una proposta si risoluzione ( BRR ), approvata lo scorso giugno in Consiglio sotto la presidenza irlandese. La proposta prevede un quadro comune di norme e di poteri per aiutare i paesi dell'UE a gestire le modalità per fare fronte al fallimento di banche a livello nazionale e di banche transfrontaliere, sostenendo al tempo stesso le operazioni bancarie essenziali e minimizzando l'esposizione dei contribuenti a perdite.

Uno dei principali pilastri del quadro BRR per facilitare le azioni delle autorità sono gli " strumenti di risoluzione". Noonan ha confermato ieri che gli strumenti di risoluzione includono la vendita di asset, vendita dei pacchetti azionari di altre banche e scorporazione delle attività oltre al ricorso ai bail-ins.

L'epoca del salvataggio degli obbligazionisti sta finendo, ma comincia quella dei clienti –che–salvano.

Tutte le autorità monetarie internazionali e finanziarie si sono messe in moto per preparare il BAIL-IN anche se la maggior parte del pubblico non sa ancora niente di questi sviluppi , dei rischi e delle ramificazioni.

Ora può succedere che , se dovesse succedere che vostra banca fallisce, i vostri depositi potrebbero essere confiscati. Cerchiamo di essere proprio trasparenti: l'UE , il Regno Unito, gli Stati Uniti, il Canada , l’Australia e la Nuova Zelanda hanno già tutti i piani di bail-in pronti per essere fatti scattare se le banche o altre grandi istituzioni finanziarie dovessero inciampare in serie difficoltà."


Mi chiedo alcune cose: interventi di questo genere come intendono essere condotti? Un istituto alla volta o tutti assieme? Se si attua su un istituto alla volta ci sarà una fuga precipitosa da quelli già in bilico come Mps, o almeno dopo il primo colpo andato a segno, i clienti delle altre banche cominceranno ad avere paura e ci sarà la corsa agli sportelli. Sono prevedibili governi che si ribaltano, banchieri presi a sputi.

Se si attuerà questo congegno in un'unica soministrazione su tutti gli istituti, si rischia una rivolta generale contro i governi e/o la perdita totale di fiducia verso di essi. Alle elezioni i partiti governativi e filo europei e/o filo banchieri saranno spazzati via. Le persone cominceranno a covare vendetta e a pensare che sarebbe meglio nazionalizzare le banche. Eliminare la cricca dei banchieri con un colpo di spugna.
Inoltre se nell'attuazione di questi "salvataggi" bancari dovessero essere venduti asset e azioni, tutti nello stesso istante, perderebbero parecchio del loro valore inflazionando il mercato. Rendendo queste alienazioni poco efficaci.

Mi pare che sia un'idea suicida, ma non per questo bisogna aspettarsi che l'accantonino. Credo siano così spudorati da tentare anche una strada del genere. L'Europa ci crede da tempo a questa soluzione ( vedi: "Fra un tira e molla ci rapinano"). La Bundesbank, manco farlo apposta, ci crede più di tutti. Se c'è una politica economica sbagliata e fallimentare, i tedeschi sono i primi ad abbracciarla.

Quello che tuttavia stupisce, è che dopo una valangata di denaro facile stampato attraverso i quantitative easing, non si sia riusciti a stabilizzare il sistema bancario internazionale. Tale massa di denaro sarebbe dovuta essere utilizzata per liquidare tutti quei titoli tossici nelle pance delle banche, e soprattutto non ripetere più errori di questo tipo. Invece il denaro fresco è servito non a risanare le banche, ma a creare nuovo marcio nei bilanci.

"preferisco concentrarmi sull’ennesima tempesta in un bicchier d’acqua che prima o poi tornerà ad essere tempesta perfetta, l’ennesima brezza autunnale che si trasformerà in tornado estivo…Subprime is back! Subprime MBS With a Govenment Guarantee | Beat the Press

In America oggi è tutto subprime, dai prestiti degli studenti agli affitti, dai nuovi crediti al consumo sino alle nuove concessioni di mutuo, supportate dagli acquisti della Federal Reserve.
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… le ultime norme proposte legislative consentirebbero nuovamente alle banche di avere lo stesso incentivo, come negli anni della bolla immobiliare, a mettere la spazzatura residua o nuova dei mutui subprime nei pacchetti dei titoli MBS.
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Per comprendere quello che sta in realtà accadendo, basti pensare che per facilitare ulteriormente questo revival dei mutui subprime si sta assistendo allo sventramento della legge in questione
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... l’emendamento è stato sostituito solo dall’incarico alla SEC di studiare il problema e dopo due anni e mezzo la SEC ha pubblicato il suo studio ed essenzialmente ha concluso che la questione eccede la propria competenza.

Avete capito bene ci hanno messo due anni e mezzo perfar finta di comprendere che la questione non è di loro competenza mentre le banche hanno continuato ad impacchettare mutui subprime e la FED con il quantitative easing si è riempita mensilmente di spazzatura, dando liquidità in cambio di puro organico.
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... proprio a Berlino dove secondo le mie vedette, stanno incominciando a concedere mutui al 100 % e credetemi per un tedesco, indebitarsi al 100 % è uno sforzo sovraumano e le banche tedesche stanno sguazzando come squali in un acquitrinio, dopo essere state costrette ad alimentare bolle in mezza Europa, dalla Spagna all’Irlanda, perchè i propri connazionali non avevano il coraggio di indebitarsi per comprare una casa."

(icebergfinanza.finanza.com)

La bolla immobiliare sta quindi cominciando a lambire la Germania. Si comincia sempre con il credito facile ed agevolato e si finisce come in Usa o come in Spagna.

O come in Italia dove oggi c'è un mercato duale: chi non ha fretta di vendere continua a chiedere prezzi da boom immobiliare, ma in realtà non trova acquirenti;
chi deve realizzare si adegua al mercato e abbassa il prezzo del 20-30%. Ma attenzione, in Italia anche comprare in saldo potrebbe non essere un affare. Infatti l'Ufficio delle Entrate potrebbe non credere a transazioni troppo basse e applicarvi sanzioni gravose per dichiarazione mendace. Infatti l'Ufficio utilizza tabelle e coefficienti con valutazioni ottimistiche riferite ai bei tempi in cui l'immobiliare cresceva: loro alla crisi immobiliare non ci credono... Quindi non è nemmeno così facile approfittare degli sconti concessi dalla crisi.

Allora che fare? Non si sa. Forse dovremmo pensare ad aprire il conto corrente alle Antille e acquistare casa a Dubai, visto che in Europa, e in Italia in particolare, non sono più sicure ne le banche, ne l'investimento immobiliare.

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