Euro si o euro no? Un bel dilemma. Anche ieri il solito terrorismo:
"Per l'Italia non ci sarebbe speranzafuori dall'euro e dall'Europa.
...
È il pensiero di Carlo Stagnaro, direttore Ricerche del think tank Istituto Bruno Leoni.
...
Uscire dall'euro per "comprarci il diritto di comprare a stampare senza limiti" avrebbe "conseguenze pesantisissime sul risparmi degli italiani"
...
Inoltre, ha spiegato in un intervento da Genova ai microfoni di RaiNews 24, sarebbe un "alibi" per non fare le riforme strutturali urgenti senza le quali l'Italia non va da nessuna parte."
(www.wallstreetitalia.com)
Rimango sempre perplesso ascoltando quelli che dicono che non sopravviveremo senza euro. L'Italia è vissuta tra alti e bassi senza euro per ben 140 anni su 152 anni, ma non si sa perché non potremmo farcela...
Ma poi ho capito perché gli ultra liberisti italiani amano l'euro: serve per fare le "riforme", cioè tradotto per distruggere il welfare...
Ma a parte queste diatribe fra esperti, poi è difficile prendere una decisione politica. Volendo uscire dall'euro lo si può fare in vari modi.
In modo cattivo sbattendo la porta e inimicandosi i partner europei: direi da evitarsi.
In modo furbo, concordando tutte le mosse con i partner europei, in modo da pianificare il modo di trattare debiti e crediti: sarebbe il metodo più giusto.
Oppure in modo idiota facendosi sbattere fuori: quello che ci potrebbe capitare se avessero il sopravvento certe volontà tedesche sul modo di gestire i controlli bancari.
"Il calo del costo del rifinanziamento del debito delle economie più deboli dell’area euro negli ultimi due anni ha consentito all'Eurozona di lasciarsi alle spalle la fase più acuta della crisi del debito. Eppure sembra che tutto questo stia volgendo al termine.
E' in atto il Quality Review Asset della Bce (revisione della qualità dell'attivo): un esame degli asset nei bilanci delle banche che la Bce dovrà concludere entro ottobre 2014, alla vigilia dell'assunzione della vigilanza bancaria.
È il terzo pilastro di un'operazione di trasparenza sul settore creditizio che comprende una valutazione generale del rischio e stress test per verificare la tenuta dei conti in situazioni a rischio.
...
le banche dell’Eurozona potrebbero infatti essere costrette a vendere gli asset più rischiosi, e la corsa dei prezzi di Btp e Bonos potrebbe volgere al termine.
Se si esamina infatti il grafico di Citi FX (allegato), si nota come il rally dei bond periferici sia stato alimentato non dall'interesse degli investitori esteri, ma dalle banche che hanno acquistato gli stessi bond.
Non è un mistero che le banche italiane abbiano utilizzato i corposi finanziamenti arrivati dalla Bce attraverso le operazioni di LTRO non per sostenere i fondamentali dell'economia, quanto piuttosto per fare incetta di BTP
...
Quando i rendimenti a 10 anni di titoli spagnoli e italiani si sono attestati attorno alla pericolosa soglia del 7%, livello in corrispondenza del quale altre economie dell’area euro come l'Irlanda e la Grecia si sono viste costrette a chiedere gli aiuti ai creditori internazionali, entrambi i paesi sembravano essere pericolosamente vicini al bisogno di chiedere un bailout.
...
Italia e Spagna sono la terza e la quarta maggiori economie della zona euro, per cui qualsiasi minaccia alla loro stabilità, specialmente se uno dei due Paesi dovesse avere bisogno di un piano di aiuti, potrebbe influenzare l'intera regione, riportando i timori sulla sopravvivenza stessa del progetto euro."
(www.wallstreetitalia.com)
E si, questa bella idea di considerare i titoli di Stato dei paesi Piigs come titoli spazzatura, rischia di far schizzare di nuovo alle stelle gli spread di Italia e Spagna. Cosa farà Draghi per rimediarvi? Consentirà ai banchieri tedeschi questo trattamento alle banche e ai governi periferici?
Se vincerà questa volontà significherà una cosa sola: i tedeschi vogliono far fuori l'euro e fare in modo che le colpe ricadano sui paesi periferici e non sulla loro politica mercantilista e sull'austerità da loro imposta.
"<<Prima di pigiare l’ acceleratore sul progetto europeo è bene che tutte le economie Cee siano convergenti. La tesi tedesca, studiata ancora una volta ieri a Brema dai vertici della Bundesbank, non è nuova. (…) Più tardi, il presidente della Commissione Cee ha detto che bisogna portare avanti l’ unione monetaria (Non ci possono essere mezze misure), che la futura moneta unica non può essere una divisa già esistente e che l’ idea tedesca di un’ Europa a due velocità è un falso problema.>>“ (Repubblica del 1990)
...
<<L’ idea di una Europa delle monete a due velocità con l’ Italia in serie B, oggetto lo scorso giugno di una dura polemica a distanza Roma-Bonn, sembra riemergere. Stavolta, la nuova sortita tedesca è accolta con freddezza dalle autorità italiane, padrone di casa del prossimo Ecofin.>> (Repubblica del 1990)
...
<<“Mai insieme all’ Italia“, l’ Italia del debito pubblico ingovernabile, della politica rissosa e farsesca, dell’ inaffidabilita’ e dell’ incompetenza amministrativa, della corruzione, dell’ illegalita’ , della mafia e delle organizzazioni criminali. Le dichiarazioni di Theo Waigel -un politico del partito di maggioranza prima che un membro del governo- fanno il paio con analoghe affermazioni di Rudolf Scharping, il capo dell’ opposizione ed entrambe si spiegano sulla base di questo atteggiamento radicato nell’ opinione pubblica tedesca.”>>(Corriere della Sera del 1995)
Detto questo… nei giorni scorsi è accaduto un fatto MOLTO PERICOLOSO per l’Italia e per tutti i paesi mediterranei, ed è UNA PROPOSTA TEDESCA.
...
che succede se il rischio sui Titoli di Stato NON è più zero. Che succede se le Banche Spagnole e Italiane (e Portoghesi e Francesi) dovessero mettere da parte del capitale fresco per coprire IL RISCHIO connesso con la detenzione di enormi quantità di titoli di stato.
Succede che il Credit crunch di oggi sembrerebbe una passeggiata di salute e che salterebbero in aria quasi tutte le banche italiane e spagnole.
E ciò è improponibile.
E se è improponibile, ma i tedeschi lo hanno proposto vuole dire che CI VOGLIONO SBATTERE FUORI, anzi vogliono che maturino le condizioni politiche affinchè saremo NOI a chiedere o a minacciare di uscire.
E ci stanno riuscendo.
Tanto per ricordarlo l’Euro 2 pensato 25 anni fa dai tedeschi (noooo, non è una nostra idea) funziona più o meno così:
- L’Europa rimane a livello di leggi comunitarie e integrazione politica
- L’Euro 2 svaluta in maniera controllata
- Alle frontiere per gli scambi intracumintari fra Euro 2 e Euro 1 vengono messi dazi che sterilizzano il cambio (cioè le merci italiane pagano dazio in Germania, ma sono più competitive nel resto del mondo, e le merci tedesche sono più costose in Italia)
- Non è chiaro se viene creata una seconda BCE, o ne rimane una unica (probabilmente la seconda ipotesi)
- Comunque Euro 2 è temporaneo in attesa che si armonizzino sistemi fisacali, inflazione, efficenza (cioè durerà circa 6000/9000 anni)
ok.
Ed ecco la proposta dei tedeschi…. che ci sbatte fuori."
(www.rischiocalcolato.it)
Nessun commento:
Posta un commento