sabato 24 maggio 2014

La profezia di Uriel


Uriel è un blogger italiano residente in Germania. La sua visione delle cose economiche e politiche del bel paese sono influenzate e filtrate dal clima sociale che si respira in Germania. Non so quale sia precisamente questo clima, ma posso intuire un certo stupore nell'osservare l'evoluzione politica ed economica dell'Italia guardandola dalla più comoda poltrona della galleria tedesca. Osservando dall'alto verso la platea forse si vede una agitazione inconcludente e probabilmente non si riesce a comprendere la tensione che attraversa la società italiana. E' probabile che una tensione e una rabbia da troppo tempo sopite, non ci facciano ragionare in modo corretto. Lo ammetto. Ma gli abitanti in basso nella platea italica si scambiano reciprocamente scariche adrenaliniche che li stanno portando sulla strada del populismo. E da quel che succede anche in altri paesi europei, non siamo i soli ad essere impazziti improvvisamente.

Per questo motivo Uriel vede malissimo l'attuale successo di Grillo e del suo movimento, perché vive troppo distante dal clima torbido che attraversa molte società europee. Comunque, se proprio devo dirla tutta, il blogger italo-tedesco, non ha tutti i torti. Non è serio votare per il partito di un comico che manda affanculo il mondo intero. Ma il dramma è che non ci è rimasto quasi più nient'altro. Ci sono rimasti in alternativa Berlusconi che obiettivamente non sa più bene cosa fare e dire, e un Pd ex partito di sinistra che si sta dedicando con tutte le sue energie nel perseguire politiche economiche neonaziste, con l'intenzione forse di sterminare il suo popolo ed anche il suo elettorato.

Ma alcune cose dette da Uriel, ed in particolare una sua profezia pessimista, bisogna tenerla ben presente in tutta la sua crudezza, perché ha alte probabilità di avverarsi.

"Eh, purtroppo di amici ve ne restano pochini.

I russi ve li siete giocati, perche' l' Ukraina era proprio MOOOLTO importante per voi.

I cinesi mai, tantevvero che il paese con piu' porti al mondo li ha costretti a farsi un porto in Grecia , nel Pireo, e una ferrovia ad alta capacita' sino al centro dell' Europa: http://www.lastampa.it/2014/05/06/blogs/caffe-mondo/adriatico-cinese-Te8oOx86VDKdBQm2NgsAQM/pagina.html

Mai sia che si rovini l'habitat del Paguro di Cefalonia.

Gli arabi conoscono bene l'antifona e arrivano solo per portarsi business in casa, come hanno fatto con Alitalia.

Rimangono i tedeschi.

I tedeschi lo odiate. Giammai! Piuttosto vi godete tre secoli di miseria. Del resto, dopo tutto quello che hanno scritto i giornali italiani, si guardano bene dal venire a salvarvi. Al massimo si prenderanno qualche ghiotto boccone, stile Ducati. Ma non certo per costruire li'.

Insomma, il bastione e' crollato. Siete destinati alla messicanizzazione. Diventerete un altro Messico, con "investimenti" che arrivano e popolazione che scappa. Ormai non c'e' piu' il "punto di forza" del sistema chiuso italiano e degli orticelli. Festeggiare come "investimenti" l'arrivo di quei fondi e' come festeggiare come "omega tre" l'arrivo degli squali. Si, gli squali contengono tanto omega tre, ma non e' il caso di festeggiare se arrivano mentre siete in acqua e gia' faticate a stare a galla.

Non c'e' piu' il punto di forza: la borsa e' andata giu' non per M5S o per le elezioni, ma perche' il sistema provinciale della finanza italiana, fatto di accordi sottobanco tra famiglie locali, e' saltato per il tradimento di alcuni, e adesso tutti sono in cerca di stranieri con cui allearsi, per cui ritirano investimenti dalla borsa o si preparano a farlo.

Ripeto: la fine di questo processo e' il Messico.

Che cosa vedrete ora? Prima daranno l'assalto ai CDA deboli, quelli dove si comandava col 5% e il resto erano patti tra amici, poi saliranno ai piu' forti e arriveranno alle assicurazioni, ultimo angolo ancora tranquillo del paese. Una volta prese le assicurazioni, arrivera' la disindustrializzazione massiva, con l'acquisto delle imprese e il loro spostamento esplicito. Vedrete chiudere il "made in Italy" cui tenete tanto, e lo vedrete spostarsi all'estero, e siccome all'estero ci sono tanti italiani che sono fuggiti, le fabbriche continueranno a produrre cose italiane fatte da italiani. Ma non sarete voi.

Infine, arriveranno i delocalizzatori. Quando sarete in miseria e accetterete redditi da fame, arriveranno i delocalizzatori che vi faranno fare i lavori piu' umili e pericolosi, in pessime condizioni di sicurezza, a condizioni disumane, e diranno anche di avervi aiutati. In quella fase chi poteva andarsene se ne sara' andato da tempo, il che significa che in una situazione di ignoranza pressoche' assoluta la popolazione votera' solo delinquenti e ciarlatani.

I narcos, ovvero la mafia locale, faranno il resto.

Spero almeno che , come succede in Messico, inizierete a produrre gruppi Aggrotech , perche' altrimenti non ne sara' valsa proprio la pena.

E se proprio dovessi dire una parola ai grillini su questo, sarebbefatta cosi': "non vi preoccupate dei superstipendi, tra un pochino non ce ne saranno piu' . Nemmeno di stipendi normali, se e' per questo.""

(www.comedonchisciotte.org)

La profezia di Uriel è verosimile, ma credo che non consideri gli imprevisti che in realtà sono del tutto prevedibili. Uriel, in particolare, considera che questa situazione europea possa continuare indefinitivamente. Cioè che l'eurozona superi qualsiasi crisi, le "riforme" non verranno attuate in Italia (profezia facile) e quindi saremo maledetti per sempre.

Ma la realtà e ben diversa. Per quanto i centri finanziari si prodighino di dimostrare che tutto va bene, anche alterando in modo surreale i conteggi del Pil, il termometro sociale continuerà a salire. Non si potrà rimandare all'infinito le elezioni ed inventarsi "governi amici della Troika" per sempre. Prima o poi il sistema salta perché la popolazione non ne potrà più, e quando salterà tutti si faranno male. Come al solito (cioè storicamente) la Germania sbatterà il muso più duramente degli altri (vedi: "F. Coppola: Deutsche Bank raccoglie capitali, ma rimane in grossi guai" non una banca tedesca ma dinamite pura...). 

La Germania infatti è la nazione europea che avrà da perdere più di tutte da una crisi europea e dell'euro. Inoltre è incredibilmente testarda e folle nelle sue scelte collettive: scommetto che se in Italia la situazione politica dovesse degenerare dopo le elezioni, e lo spread cominciare a salire a stecca, la Germania impedirà alla Bce qualsiasi intervento, anche mettendo in pericolo la propria solidità economica.

Poi la storia è dalla nostra parte. L'Italia non ha mai portato fortuna ai tedeschi...

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