"... ora va sceneggiato il prossima ciack: grazie all’asse rafforzato Arcore-Rignano sull’Arno, si creano le condizioni per consentire a Giorgio Napolitano di prendersi il meritato riposo eleggendo un nuovo Presidente della Repubblica. Ovviamente un Padre della Patria. Un nome a caso: Giuliano Amato, già consigliori di Bettino Craxi e perfetto per la missione (ormai) possibile di concedere la grazia al martire, al Cavaliere sbalzato di sella dalle congiure dei giudici comunisti.
Appunto, hanno vinto loro! Quelli che volevano rimettere sotto controllo la società italiana chiamando a raccolta tutte le risorse di conservazione degli equilibri vigenti, insidiati dall’ondata diindignazione che raggiunse l’acme nel febbraio 2013
...
A fregare un intero popolo sono bravissimi. Certo, non altrettanto bravi a tirare fuori dalle secche un Paese al naufragio; ma questo non è il loro mestiere e neppure gli interessa minimamente. Quello che gli interessa è riportare ogni cosa al suo posto. Ora contano che lo sfinimento e la frustrazioni generalizzati inducano il giusto tasso di fatalismo per anestetizzare la rabbia diffusa. Quella rabbia che proviamo ogni volta che il renziano di turno ci viene a spiegare che grazie alle riforme del Senato e dell’Italicum si risolveranno i problemi dell’inarrestabile impoverimento e della precarizzazione, della putrefazione di ampie fette di una nazione in cancrena.
Ma già – come è stato detto – “è cambiata l’aria”. Lo si vede dalle grandi cose, tipo assoluzione dello sporcaccione di Arcore, come dalle minori."
(www.ilfattoquotidiano.it)
Sarà Amato il prossimo Presidente? E' la prima volta che leggo questa profezia, ma pensandoci bene, dopo l'assoluzione di Berlusconi che sancisce definitivamente l'asse di ferro Renzi-Caimano, la cosa è del tutto verosimile. Certo è che quello di Amato è un nome evocativo, e che non può che riportarci alle vicende fallimentari del 1992.
Chi più di Amato è un esperto nel farci uscire dalle unioni monetarie troppo strette? Che sia stato evocato proprio per portare a termine l'inevitabile fuoriuscita dell'Italia dall'euro? Nel 1992 fu lui a farci uscire dallo Sme, che era una versione soft di euro senza euro:
"Fra i provvedimenti principali per il pareggio di bilancio si ricordano una manovra finanziaria da 100.000 miliardi di lire, la più importante dal dopoguerra, e il prelievo forzoso del 6‰ dai conti correnti delle banche italiane, nella notte tra giovedì 9 e venerdì 10 luglio 1992, legittimato ex-post con decreto d'urgenza l'11 luglio"
(it.wikipedia.org)
...
Il fenomeno speculativo dell'estate 1992 coinvolse la lira italiana e la sterlina britannica. Il governo italiano, retto da Amato, il 13 settembre decise di svalutare il cambio di riferimento della valuta nazionale complessivamente del 7%, in particolare la lira in sé fu svalutata del 3,5%, mentre le altre valute furono rivalutate del 3,5%.
Il 16 settembre dello stesso anno il governo britannico decise di far uscire la moneta nazionale dallo SME. Il giorno dopo la medesima decisione fu presa dal governo italiano."
(it.wikipedia.org)"
Ecco approssimarsi il Caronte che ci traghetterà fuori dall'euro, attraverso i soliti micidiali errori. Che saranno:
1) ulteriore manovra asfissiante su ciò che resterà di ancora in vita nell'economia italiana;
2) vendita massiccia di industrie e servizi in mano allo Stato a prezzi di saldo, ottenendo quattro inutili lenticchie;
3) patrimoniale di qualche tipo: conoscendo l'elemento e la sua storia, direi una vera e propria "rapina" sui conti correnti, retroattiva naturalmente. Il sei per mille dell'epoca apparirà nulla. L'Fmi per esempio consiglia un bel 10% di prelievo forzoso...
Dopo questi soliti inutili macelli economici, il bel tomo si presenterà in televisione a reti unificate ammettendo che la situazione è grave e non si può far altro che tornare ad una moneta sovrana. Il cerchio di vent'anni di fallimenti monetari verrà così chiuso.
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