giovedì 24 luglio 2014

Tutto rivisto al ribasso


"Il Fmi continua a tagliare le stime sul Pil Usa: +1,7% nel 2014

Dopo l'accelerata della seconda metà del 2013, l'economia americana «ha perso slancio», provocando la contrazione del 2,9% del primo trimestre, a causa di una serie di fattori avversi, tra cui l'ondata di maltempo di inizio anno, un mercato immobiliare ancora in difficoltà e un calo della domanda esterna.
...
L'economia «accelererà per il resto dell'anno al di sopra del potenziale (tra il 3 e il 3,5%)», ma non basterà ad annullare la contrazione del primo trimestre, motivo per cui la crescita del 2014 «sarà un deludente 1,7%». "


La neve tardiva è micidiale. Da dicembre-gennaio gli Usa a quanto pare non si sono più ripresi. E quindi non si poteva (per ragioni prettamente matematiche) credere ad una crescita che era stimata prossima al 3% annuo nel 2014. Certo nel pessimismo, l'Fmi è ancora troppo ottimista. Anche da un punto di vista anche solo grafico, immaginare che dopo un -2,9% ci sia un +3,5% è un po' assurdo. E' più probabile che se ci sarà quella ripresa tanto sbandierata nel secondo trimestre si arrivi forse ad un +1%, ma se non andasse tanto bene sarebbe più probabile una stagnazione a zero. O una conferma del territorio negativo.

Comunque J&P Morgan è ancora più pessimista:

"Peccato che qualcuno incomincia a sfilarsi!
JPM Cuts Its Original 2014 GDP Forecast In Half

Quindi l’intera previsioni già più volte rivista al ribasso di JPMorgan da un rivisto 2,8 % per il 2014 diventa un MIRABOLANTE PIU’ 1,4 % STREPITOSO!"

(icebergfinanza.finanza.com)

Insomma è tutto un susseguirsi di ribassi sulle previsione del Pil. Ribassi che non sono solo più un vizio italiano che come si vede dalla tabella iniziale, consistono in revisioni corpose delle aspettative.

Per il 2014 il governo Letta prevedeva l'1%. Il governo Renzi ha corretto il dato previsionale a +0.8%. Ma sia Confindustria che altri enti finanziari hanno già fatto balenare una crescita anche non lontana dallo 0,1%. Praticamente una crescita zero. Malgrado gli 80 euro, che com'era prevedibile sono una goccia che è servita a ripagare un po' di debito, un po' di bollette arretrate e nuove tasse. Oppure sono semplicemente diventati risparmio in vista di tempi più duri.

"Secondo le stime dell'istituto di via Nazionale, nel 2014 il pil crescerà di appena lo 0,2%, non senza "rischi al ribasso". Il dato, ben al di sotto dello 0,8% previsto dal ministero dell'Economia, è un'imbarazzante sforbiciata rispetto allo 0,7% previsto lo scorso gennaio. Una revisione legata al deludente -0,1% segnato dal pil nel primo trimestre e all'andamento "all’incirca stazionario" previsto per il prodotto nel secondo."
(www.ilgiornale.it)

Non so come andrà a finire, ma malgrado prostituzione e droga nel Pil, nonché le spese militari considerate investimenti, a fine anno la crescita mondiale (soprattutto in Occidente) sarà piuttosto deludente. Per noi italiani, ma anche per tante altre nazioni, questo significherà un aggravio del debito sovrano, e un aggravio dei conti statali oltre che dei conti di aziende e famiglie. Come finirà?

La situazione è così critica che probabilmente anche l'uscita dall'euro con la relativa svalutazione, non ci salverebbe dalle difficoltà. Con una svalutazione e un deficit pubblico più alto dell'attuale potremmo diventare più competitivi. Ma il problema è che le economie estere più forti sono in stagnazione. Le esportazioni che dovrebbero salvarci, non sono e non sarebbero a questo punto sufficienti a trascinarci fuori dalla crisi.

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