Se avete una vecchia portaerei nucleare da dismettere, incontrerete sicuramente dei forti costi per la sua demolizione e per lo smaltimento del materiale radioattivo. Se non sapete come fare, il modo più conveniente per disfarsene è il seguente:
"Panetta ha aggiunto che la portaerei Enterprise è in partenza per il Golfo Persico, e attraverserà lo stretto di Ormuz per dare un messaggio diretto all’Iran.
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Oggi abbiamo la USS Enterprise, la nave più anziana della flotta, che ormai è alla fine, ed è programmata per essere smantellata il prossimo anno. Il suo nome è molto conosciuto anche per la serie televisiva di "Star Trek".
Smantellare una portaerei nucleare è una operazione estremamente costosa. La Enterprise è alimentata da 8 reattori nucleari, che vanno eliminati come tutti gli altri materiali di scarto nucleari, insieme a tutti i macchinari correlati.
La Marina americana risparmierebbe una gran quantità di denaro, più di quanto vale l'acciaio da riciclare, se la Enterprise affondasse nel Golfo Persico, dove il disastro radioattivo diventerebbe un problema che riguarda qualcun altro.
Perchè mandare una vecchia nave da guerra giunta alla fine della sua vita in una zona di pericolo? Per lo stesso motivo per cui Franklin Roosevelt spostò un gruppo di navi da guerra obsolete da San Diego a Pearl Harbor, mentre le portaerei e le navi più nuove erano ben lontane dalle Hawaii il 7 dicembre 1941."
Quindi, ricapitolando, se è troppo costoso allestire un cantiere per il sezionamento del naviglio in questione, si consiglia di farlo transitare come una modella in passerella, su e giù per lo stretto di Ormuz.
Meglio se si dispongono sul ponte i marinai con cartelli recanti offensivi insulti verso le coste iraniane. Oppure si consiglia di praticare pericolose manovre alla Schettino, tra una petroliera e la guardiacostiera dei pasdaran.
Se poi proprio un missile, una cannonata, una mina ecc. gli iraniani sono restii a concederla, si può sempre telefonare agli amici israeliani, una bordata di cortesia non la si nega a nessuno.
"Ora, ricordiamo che Israele ha dei precedenti nell'attaccare navi da guerra americane, dando la colpa ad altri, per indurre gli Stati Uniti ad attaccare i nemici di Israele. L'attacco israeliano alla USS Liberty, inizialmente attribuito all'Egitto, è l'esempio più conosciuto."
"Israele ha 3 sottomarini Dolphin che gli ha fornito la Germania. Sono stati visti transitare nel Canale di Suez in passato, e potrebbero tranquillamente stare operando nel Golfo di Amman, o persino nel Golfo Persico a questo punto, in attesa di una vecchia e obsoleta nave da guerra, più utile come agnello sacrificale che come arma vera e propria.
Una nave con marinai americani, che venga attaccata come Israele attaccò la USS Liberty, per poi incolpare l'obiettivo prescelto, l'Iran, grazie alla complicità dei media."
(Lo strano viaggio della Enterprise - www.luogocomune.net)
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