domenica 26 febbraio 2012

Summit MMT


In questi giorni si sta svolgendo il Summit di Rimini sulla MMT, fortemente voluto da P. Barnard. Sul sito del convegno si trovano ulteriori dettagli:

I relatori del convegno sono perlopiù sconosciuti in Italia, ma si tratta del gruppo fondatore del movimento. Secondo Barnard "L’Italia è preda di un processo deflattivo economico disastroso   che non si fermerà se non dopo che i Poteri Neoliberali, Neoclassici e Neomercantili del nord Europa e degli USA avranno completato l’opera di “Argentinizzazione” dell’Italia più ricca e produttiva".

E' quindi necessario portare a conoscenza del pubblico italiano le nuove teorie economiche della MMT. Ed è bene farlo nel modo più preciso possibile per evitare di importare una teoria monca che perderebbe immediatamente la battaglia contro la dominante teoria neoclassica imperante. Per questo un Summit così ben strutturato ed impegnativo.

I propositi di questa nuova teoria sono ambiziosi: "La Modern Money Theory per ottenere la piena occupazione, il pieno Stato Sociale, la piena istruzione e la piena produzione: cioè DEMOCRAZIA PIENA".
Perchè lo Stato deve fare debito sovrano? Perchè prende in prestito denaro se è in grado di stampare moneta (ora non più in Italia ma a livello europeo)?
Devo costruire un ponte, un ospedale o un asilo, devo fornire un servizio ai cittadini: per dare questi servizi lo stato incamera tasse e chiede in prestito denaro. Ma se il gettito fiscale diminuisce e i titoli di stato non sono più richiesti, lo Stato deve rinunciare alle sue esigenze, e alle esigenze della sua popolazione? L'Italia rimanendo nell'euro, rischia proprio questa situazione. Il caso greco è emblematico.

Creare deficit, secondo la MMT non è un peccato. Se lo Stato emette moneta senza pagare interessi a nessuno, non si crea inflazione poichè il sottostante di questo nuovo denaro è il lavoro ed i beni prodotti. Tutto a vantaggio dei cittadini.

Si spera che il summit sulla MMT abbia un impatto anche sui media istituzionali e non solo sulla rete:
"Nel silenzio tombale degli organi di stampa tradizionali è partito a Rimini il Summit MMT, organizzato da Paolo Barnard. Una mia prima stima è di 2000 partecipanti al summit, forse meglio delle migliori aspettative.
Si sente un profumo che sembrava dimenticato, il profumo degli eventi creati dalle masse, invece del tanfo emanato dai mantra putrefatti dei media (il deficit, lo spread, il rigore, i professori, ...). 
...
Il 105 Stadium somiglia agli spettacoli di Grillo per la quantità di persone, anche se lo stile è diverso, più dimesso, meno voglia di spettacolo e più voglia (forse anche rabbiosa) di trovare una via d’uscita da un sistema fallito."

(UN EVENTO MEDIATICO A RIMINI. IL SUMMIT MMT -
 www.comedonchisciotte.org)


Ore 10:00 - Alcuni aggiornamenti della serata di ieri

Il tema principale della teoria al riguardo della zona euro:
“L'aspetto principale della Modern Money Theory (MMT) è mettere al centro la capacità dello Stato sovrano di creare ricchezza emettendo moneta. Al contrario, l'euro, che non è moneta sovrana di nessuno dei paesi dell'Eurozona, costringe gli Stati ad indebitarsi come un comune cittadino con le banche. Sarebbe importante rendere tutti i cittadini consapevoli di questo aspetto, perché è in tale ambito che si gioca il futuro dei cittadini. Alain Parguez ha così scritto in relazione al summit Modern Money Theory (MMT) in programma a Rimini: “Porterò le ultime ricerche che svelano come il golpe finanziario sia stato attentamente pianificato da Francia e Germania …. Ora, per venire ai giorni nostri, va detto, e vi spiegherò, come i debiti nazionali europei, e i presunti danni che comportano, siano stati grandemente sopravvalutati. Perché? Perché le grandi banche devono essere sovra-compensate per le loro perdite dovute alla speculazione su quei debiti. Infatti i tassi d’interesse “shylockiani” (Shylock è il personaggio del ricco usuraio ebreo ne Il Mercante di Venezia di Shakespeare, ndr) sui debiti dell’Eurozona sono una cornucopia per le grandi banche europee e per le corporations che li percepiscono. L’Euro è comunque destinato a collassare, portandosi con sé le austerità, la distruzione di ogni spesa di Stato produttiva e le privatizzazioni selvagge. Venendo al vostro Summit, mi inchino di fronte agli italiani, perché un evento di questo tipo sarebbe impossibile qui in Francia o in Germania.”


Impressioni a caldo di un partecipante:
“Le impressioni a caldo sono molto positive: il summit è organizzato molto bene. In modo professionale, e soprattutto c'è tanta gente! Non pensavo, ma devo dire che al 105 Stadium questa sera eravamo circa sulle 1600-1800 persone (a occhio).
Molto promettenti sono stati anche stati gli interventi di presentazione dei vari relatori, i quali si sono detti tutti impressionati dall'evento e dal numero di persone presenti.
Unica nota "negativa", volendo, l'immancabile pessimismo di Barnard sul fatto che anche se ci si dovesse impegnare verso la giusta strada e con gli strumenti utili, non potremmo mai sperare noi di vedere il cambiamento per il quale ci attiviamo; "i nostri nipoti, forse"... ma va bene così, ormai lo sappiamo che a Barnard piace essere smentito dai fatti; speriamo di riuscire a smentirlo anche su questo.”


Breve descrizione degli interventi:
“Forte anche la partecipazione del pubblico, con richieste di chiarimenti, ma soprattutto di proposte concrete su cosa fare nella situazione attuale.
Le risposte, almeno in parte, ci sono state, ma finora non esiste un programma organico su cosa fare oggi.
(Mi resta il dubbio che bisognerebbe tentare di fare leva sulle contraddizioni della finanza.)

Stephanie Kelton si occupa in particolare di MMT, introduce il concetto di moneta come strumento di scambio (IOU, I Owe You in inglese) e poi come strumento di pagamento.
Chiarisce poi come non tutti i debiti sono uguali (la piramide del debito).
Spiega come l’euro dal punto di vista degli Stati che lo adottano sia una moneta straniera, non una moneta sovrana. L’Italia non emette la valuta che usa, e perde quindi la possibilità di controllare il fisco e la politica in genere.

Hudson spiega come negli USA (Stato con moneta sovrana) ci sia stata una colossale creazione di denaro in tempi recenti, eppure i prezzi non sono saliti. Non è vero che l’aumento della disponibilità di moneta fa aumentare i prezzi (la terribile inflazione) come dicono i libri di testo. La strategia della banche d’affari è di impedire che lo Stato emetta denaro a suo piacimento e lo vogliono costringere a prendere il denaro a prestito. Per fare ciò spingono l’idea che la moneta di Stato produca inflazione.
Ma diceva Baudelaire che il diavolo finisce quando la gente smette di crederci. Oggi il Diavolo è la finanza.

Parguez vede l’Europa come un mostro che va contro tutte le regole dell’economia, un mostro programmato nel periodo tra le due guerre mondiali. Tutti i dati ufficiali europei sono menzogne. Si vuole un nuovo cittadino europeo disposto ad accettare sacrifici e bassi salari. Nel piano gli Stati devono evaporare ed il potere deve essere trasferito ad una classe di tecnocrati sopranazionali (direi che siamo a buon punto). Il Trattato di Maastricht era in realtà un PATTO DI DISTRUZIONE ED INSTABILITÀ.

Molto forte l’intervento di Black sui tabù della finanza: nessun manuale di economia spiega che i CEO (amministratori delegati) normalmente si arricchiscono con la frode. L’arma di elezione per realizzare le frodi è la contabilità.
Già nel 1993 Akerlof & Romer raccontavano le frodi ed i saccheggi dei CEO, ma non sono mai andati a finire nei libri di testo.
Lo schema generale esposto da Black è molto semplice:
1) La Banca (amministrata dal CEO) dichiara alti utili a breve
2) Il CEO si arricchisce notevolmente
3) Qualche tempo dopo la banca dichiara perdite disastrose (ma il CEO è andato via da tempo).

Black suggerisce che ci dovrebbe essere una Guardia Costiera per le banche: il CEO della banca dovrebbe essere costretto a comportarsi come il capitano di una nave, che può andare via solo per ultimo oppure affondare con la nave.

In seguito Black mostra uno schema analogo per gli stati, per esempio l’Islanda.
Per un certo periodo l’Islanda era un modello per i liberisti, tutti la lodavano per i suoi alti tassi di sviluppo (2007). Molti banchieri si arricchirono in modo eccezionale. Qualche tempo dopo l’Islanda si ritrovò in una tremenda crisi economica che la portò al default.
Di Black è anche il richiamo a Mankiw, Economics needs a soul, (1993): l’economia di oggi è senz’anima e l’homo oeconomicus è un sociopatico.
Molto altro si è detto nel summit e una sintesi è difficile.”


Per riderci un pò su:


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