giovedì 16 maggio 2013

Grasse sovrane risate...



E' divertente il post di Seminerio dal titolo: "Che significa essere un paese in crisi fiscale – 3" dove vengono elencate dichiarazioni deliranti dei membri dell'attuale governo.
Per carità, il blogger Phastidio.net ha tutte le ragioni per prendere in giro Alfano, Capezzone e compagnia cantante, ma continuo a non capire il contenuto "crisi fiscale" nei titoli di suoi 3 post.

Perché è totalmente vero che certi discorsi sono fuori della realtà:

"Cinque anni di detassazione e decontribuzione per i neo assunti, via lo Statuto dei Lavoratori per varare lo Statuto dei Lavori. Lo propone il segretario del Pdl,Angelino Alfano, durante una conferenza stampa nella sede del partito insieme aRenato Brunetta, Maurizio Sacconi, Annagrazia Calabria e Andrea Augello.
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Alfano spiega che le coperture degli 80 miliardi necessari a finanziare la proposta deriveranno per il Pdl dalla diminuzione della spesa pubblica
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Visto? Era già tutto previsto, bastava “diminuire la spesa pubblica”! Perché non averci pensato prima, magari nei lunghi anni in cui il Pdl governava con maggioranze numericamente amplissime? Che poi, con un piccolo sforzo, si sarebbe anche potuti uscire dall’asfittico recinto dei contratti di apprendistato. Gettiamo il cuore oltre l’ostacolo, orsù..."

Leggere di Alfano che dice che basta ridurre la spesa statale per reperire 80 miliardi quando non si riesce a trovarne 1,5 per la Cassa Integrazione è un vero spasso.

Mentre: "Il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, ha illustrato ieri in Senato gli indirizzi generali che seguirà il suo dicastero ... dobbiamo avere chiaro che la dimensione del problema è tale che non può essere risolta attraverso la sola defiscalizzazione o decontribuzione». Anche perché «le risorse necessarie, in questo caso, sarebbero incompatibili con i vincoli di bilancio»
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Ehi, un momento: che significa “incompatibili con i vincoli di bilancio”, ministro? Non ha letto Capezzone ed Alfano? Che fa, rema contro? Basta tagliare la spesa pubblica per ottanta miliardi di euro, no? E poi altri 24 miliardi per l’Irap ed altri 15 per l’Imu. Che saranno mai 120 miliardi di euro di coperture? Coraggio, procedete. Per un nuovo, grande Orto dei Miracoli italiano."


Tutto vero. Tutto assurdo. Ma mi continuo a chiedere cosa centra la "crisi fiscale". O meglio, la crisi fiscale è evidente ma non è la causa, è semmai la conseguenza della ben più importante "crisi di sovranità".

Se provassimo a togliere agli Stati Uniti o al Giappone la possibilità di stampare le rispettive monete, altro che crisi fiscale... Gli Usa si danno alle spese pazze da sempre, hanno ridotto le imposte dirette a quasi nulla fino a ieri (fino al Sequester, cioè alla cancellazione degli sconti fiscali di Bush), hanno sostenuto immani spese militari in questi anni di continue guerre ed ora, invece di aumentare di conseguenza le tasse, stampano dollari a go-go e si ricomprano titoli di Stato a interessi bassissimi. Non dico che la cosa possa durare, ma sono la prova vivente che le "crisi fiscali" non esistono nelle nazioni sovrane. 

Esistono tanti tipi di crisi, come quella della svalutazione monetaria Argentina che sta generando un'inflazione mortale. Esistono crisi economiche, sociali ecc. ma quella fiscale no: uno Stato sovrano piuttosto stampa carta straccia ma lo stipendio ai suoi impiegati, i debiti alle aziende private, i sussidi e le pensioni del welfare ecc. trova sempre il modo di pagarli.

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