A quanto pare, il Cancelliere A. Merkel si sente assediata. Qualcosa non funziona, va bene che vadano a gambe all’aria le fragili economie del sud e delle isole (ricorda qualcosa di molto italiano), ma ora ci si mette anche l’Olanda. Se continua così, con il super alleato francese che non ne vuole più sapere dell’austerità, e con gli amici nordici più fidati che ti mollano, va a finire che i tedeschi rimarranno circondati da popoli derelitti e imbufaliti.
Allora che fare? Si passa al piano B. Gli eurobond? Neanche per sogno, quello per i tedeschi è il piano Z. Il piano B consiste nel richiamare la marionetta Monti e riprogrammarla con la nuova parola d’ordine:
c r e s c i t a.
c r e s c i t a.
Ecco che allora parte il nuovo tour montiano, dopo i successi de “il rigore ci fa bene”, approda la nuova serie di incontri dal titolo “abbiamo sempre voluto la crescita”, sottotitolo “e anche più e prima dei francesi” (ben ti sta caro Hollande piantagrane).
Quindi tutto bene? Finalmente l’hanno capita che i popoli europei non ne possono più di tasse e rigore? Il problema è che c’è la fregatura, mica i tedeschi e Monti cambiano idea di botto. Bisogna capire cosa intendono per crescita. Ce lo spiegano due giornalisti appartenenti a due testate diametralmente opposte:
Patto per la crescita? non pervenuto
Marcello Foa
“Leggo sul Corriere della Sera un titolo altisonante: “Merkel-Monti, patto sulla crescita”, poi però leggo l’articolo, che recita:
Un patto per la crescita sull’asse Roma-Berlino. Trae linfa vitale dall’incontro di un mese fa a palazzo Chigi tra il premier Monti e la Cancelliera Angela Merkel. L’obiettivo – condiviso – è trovare soluzioni in grado di garantire il superamento della crisi, soprattutto per individuare politiche che possano stimolare la crescita.
Bene, mi dico, hanno capito. Poi però si legge che:
Per la crescita e il lavoro la priorità va data al rigore dei conti, unica strada per ritrovare la fiducia degli investitori. È chiaro il premier Monti, coerente con la linea che ha riparato l’Italia dal fuoco incrociato dei mercati e con i dettami Bce.
E allora sono costretto ancora una volta a ricredermi. Sono le attuali, assurde (perché sproporzionate) misure di austerità a provocare una crisi che colpisce profondamente l’economia reale, ben più di quanto avvenuto nel 2009.
Che la Merkel , nella sua ottusità, non lo capisca, non mi meraviglia. Ma in fondo non mi stupisco nemmeno di Monti. Questa è solo una conferma sull’irresponsabilità di un professore che vive in una bolla, che non sa cosa sia la realtà, privo di qualunque empatia e buon senso. Un uomo che molti considerano il salvatore della Patria, ma che verrà ricordato l’affossatore della Patria, colui che ha sradicato violentemente il tessuto di piccola e media impresa, l’Italia degli artigiani, degli indipendenti, dei negozianti.”
Gli amici di Angela Merkel
PierGiorgio Gawronski“Mario Monti è pienamente coinvolto nel fallimento diagnostico della crisi, e nel “Grand Plan” delle destre europee per smantellare le rigidità dell’offerta, “il modello sociale europeo” (Draghi), e per bloccare le politiche di stabilizzazione della domanda (il “Fiscal Compact” è pro-ciclico). Con la manovra di bilancio di fine 2011, ha fornito alla BCE l’occasione di “salvare l’Italia”; per ora. Ma da allora cavalca la polemica contro la “governance europea inadeguata” per disinnescarla: alla Germania ha chiesto liberalizzazioni, non reflazione; e un Fondo Salva Stati la cui irrilevanza – fosse stato anche di 1000 MLD- è sotto gli occhi di tutti.
In Finlandia ha detto che “La priorità comune è la crescita, e la ricetta è chiara: riforme strutturali!”. Si prepara ora un’altra truffa mediatica incentrata sulla parola “crescita”: noi intendiamo redditi e occupazione, loro la “crescita potenziale” (non reale!). Tradotto vuol dire: liberalizzazioni e miseria.
Monti guadagna oltre un milione all’anno: può permettersi di inseguire il sogno di un’Europa “flessibile” e deflazionista; la gente comune, no. È urgente imprimere una svolta alla politica economica. Siamo anche noi liberisti ma, prima di tutto, patrioti.
PS.
Complimenti a Fassina e Bersani. Il vuoto lasciato dal PD sta portando i partiti a sinistra oltre il 27% ! Non solo suicidano l’Europa, anche se stessi! Chapeau alla coerenza! Monti & Merkel progettano di isolare Hollande, per disinnescarlo grazie a una manciata di Eurobond; evitando così di ridiscutere lo Statuto della BCE e il Fiscal Compact: la loro Europa. Il PD sosterrà lealmente questa strategia?
Presidente: lasci votare! Se il popolo deve finire in padella o nella brace, almeno che si scelga lui il suo destino; la situazione è del tutto nuova, rispetto al 2008. Nel 2013 la crisi sarà più grave e la coesione sociale al minimo: non l’ideale per un voto sereno. Il populismo chiederà l’uscita dall’Euro: e non si potrà più dare loro torto. Il tempo lavora contro la stabilità del sistema, e dei micro-sistemi sottostanti (famiglie, ecc.).”
Ma che fa Mago Monti, bleffa? cerca di bleffare con o contro l'ABC della politica? E' difficile fregare i politici italiani, signor premier, questi sono campioni del bluff.
Ma poi, signori politici ABC, siete sicuri che i sondaggi sul premier siano giusti?
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