venerdì 27 aprile 2012

Downgrades Spagna


S & P Downgrades Spagna, e mette in guardia per altri tagli (STD, BBVA)

"Standard & Poor ha appena abbassato il rating di credito sovrano della Spagna. Abbiamo avvertito che i declassamenti non erano finiti per la Spagna né per le altre nazioni PIIGS. Vogliamo andare avanti e pensare che a rimanere ancora così non va bene. Dopotutto, il rating a lungo termine è negativo. Se la Spagna è stato tagliato, logica vorrebbe che gli altri PIIGS sono vicini ad essere degradati.

Il downgrade S & P è stato preso a lungo termine e a breve termine a BBB + / A2 da A/A-1 e la revisione di oggi riflette una visione di rischi significativi per la crescita economica della Spagna e le prestazioni di bilancio. La revisione cita anche un deterioramento della traiettoria deficit di bilancio da 2011 al 2015. Si pensa che le banche sono di nuovo al sicuro: S & P vede una maggiore probabilità che la Spagna dovrà dare un ulteriore sostegno al settore bancario spagnolo. Vi è anche la chiamata che il PIL nel 2012 si contrarrà in termini reali del 1,5% quest'anno e si contrarrà dello 0,5% nel 2013.

La retrocessione di oggi è un avvertimento e che S & P potrebbe rivedere l'outlook negativo a stabile se i rischi per le condizioni di finanziamento esterno comincia a placarsi. La domanda da porsi è come ciò possa accadere in questo momento ... È stato inoltre osservato che il nuovo governo della Spagna ha attuato un insieme completo di riforme strutturali.

E il rovescio della medaglia su questo outlook negativo è ancora una volta che un downgrade potrebbe venire per il debito delle amministrazioni pubbliche che supera oltre l'80% del PIL nel periodo dal 2012 al 2014."



Forex: EUR / USD scende dopo il downgrade spagnolo
(Riferimento - fxstreet)

"FXstreet.com (San Francisco) - La moneta unica europea è sotto pressione all'inizio della negoziazione di questo Venerdì in Asia come rating del debito sovrano, S & P, taglio della Spagna a BBB + da A con un negativo prospettiva a lungo termine. EUR / USD è sceso bruscamente a trovare sostegno alla figura psicologica da 1,3200 1,3236 da prima l'annuncio. Al momento della stesura, la coppia sta rimbalzando un po ', l'ultima nella zona 1,3210 contro 1,3218 fine Giovedi a New York. In caso di EUR / USD spingere più basso nel corso della giornata mondiale in avanti, prossimo supporto si trova a 1,3190 (13 marzo alto), poi a 1,3171 (17 aprile high). Per il rovescio della medaglia, la resistenza si nota a 1,3250 (29 marzo basso), e 1,3261 (giorno precedente l'alto)."

Oggi in borsa si va sulle montagne russe. Lo spread dei Bonos Spagna potrebbe salire a valori stellari, e quello dei Btp Italia seguire a ruota. La tempesta travolgerà l'Europa, che sia filo Hollandiana o filo Merkeliana.

Questa volta però non si assisterà alla telenovela greca: se salta la Spagna, a ruota saltano anche gli altri Piigs. La Germania non avrà il tempo di fare melina, sarà travolta anch'essa con le sue certezze austeriche.

Invece per "Rischio Calcolato", la guerra euro/ dollaro provocherà l'intervento di soccorso della Bce:


Si Ricomincia a Ballare: S&P Taglia la Spagna a BBB+ (…nooo Roland Berger non c’entra…no.no.no)

"... vogliamo scommettere che domani dopo un iniziale partenza negativa si andrà su sparati a bomba con lo yeld iberico in miglioramento?

Sapete perchè?

Perchè siamo in guerra e domani la BCE screditerà S&P, tu mi downgradi la Spagna? Bene e io faccio scendere lo spread.

Vediamo un pochino se non succederà proprio così. 


Ah… e attenzione, ho come la sensazione che alcuni indignati Spagnoli domani invocheranno la necessità di un agenzia di rating più “equa”, i tedeschi staranno ad ascoltare in sobrio silenzio, poi tutto a un tratto, si parlerà solo di ROLAND BERGER."

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Aggiornamento ore 11:30

In effetti al momento ha avuto ragione Rischio Calcolato, non ci sono stati grandi sfracelli. Probabilmente c'è stato un intervento della Bce, o i mercati avevano già incorporato la notizia ieri, o la S&P (e le altre agenzie) non se le fila più nessuno.

Nemmeno l'indice di borsa spagnolo è tanto male:


Mentre lo spread sia spagnolo che italiano, hanno subito ulteriori risalite, ma il disastro sembra ancora recuperabile:


Comunque, il pericolo si annusa nell'aria (di Francoforte), in quanto dichiarazioni del n. 2 della Bce farebbero pensare ad un intervento meno "bizantino" del Ltro, e più efficaciemente in stile Fed, per sostenere le banche europee:

"la Bce, insieme ai paesi dell’eurozona, starebbe lavorando “ad alti livelli” per permettere alle banche in difficoltà un accesso diretto al Meccanismo di stabilità europeo, l’Esm, nonostante le forti resistenze della Germania. Lo scriveva ieri la Sueddeutsche Zeitung, a detta della quale «un gruppo di lavoro dei paesi dell’euro già nelle prossime settimane verificherà» come si possa arrivare a concessioni di credito dirette dall’Esm. «Motivo della fretta è la crisi in Spagna – si aggiungeva nell’articolo – e la paura che possa avvenire un contagio ad altri paesi dell’Eurozona».
...
E ancora: «I finanziamenti diretti alle banche permetterebbero di evitare che per ottenere aiuti per gli istituti di credito un Paese debba a sua volta entrare nel programma di salvataggio. Se la Spagna entra nel programma, i mercati si concentrano subito dopo sull’Italia», diceva una fonte europea.
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siamo già in pericolo, visto che si parla di fretta e di prestiti senza collaterale e senza sterilizzazione, di fatto un’operazione in stile Fed per salvare prima Dexia e poi il sistema bancario spagnolo
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D’altronde, non serviva l’accelerazione espansiva in atto per capire che la situazione è gravissima: basta leggere i dati sconfortanti che giornalmente vengono diffusi da Ocse, Bei, Fmi, Banca Mondiale, Eurostat e chi più ne ha, più ne metta. Il problema è che nessuno sta sottolineando un dato, a parte Ambrose Evans-Pritchard sul Daily Telegraph di ieri: ovvero che l’Europa, fatta salva la Germania, sta assomigliando sempre di più al Giappone post-bolla degli anni Ottanta. Il tanto temuto – e negato dai banchieri, senza vergogna – credit crunch si è infatti tramutato in un vero e proprio collasso nella domanda di prestiti, sia da parte di privati che di aziende.
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Una cosa è certa, non una terza asta Ltro come è nella mente di qualcuno, visto che quell’operazione non sposta il rischio nei bilanci della Bce, non opera attraverso il meccanismo di quantità monetaria ma concentra il rischio nei bilanci delle banche stesse. In parole povere, permette alle banche del Nord Europa di scaricare le loro detenzioni di bonds a rischio, che vengono poi comprate a carry trade da quelle dei cosiddetti Piigs con i soldi di Francoforte: bel meccanismo, ma non risolve la crisi. Anzi, la complica."

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Aggiornamento ore 18:00

Altro che declassamento, alla fine le borse festeggiano, compresa quella di Madrid che sale del 1,54 %!


e gli spread sono rimasti pressochè gli stessi di ieri. E l'ottimismo pervade le borse malgrado:

Il Tesoro vende 4,9 miliardi di Btp, tassi ai massimi da gennaio. Spread su
(Riferimento - Il Sole24ore)

"Lo spread tra Btp e Bund si stringe fino a 404 punti dopo i risultati dell'asta. Il rendimento del titolo decennale è al 5,72%."

E' un ottimismo forzato dalle manovre della Bce?

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