Inceneritore Ugozzolo - Parma
Le aziende municipalizzate sono da sempre espressione del potere locale. Molto spesso parcheggi per politici trombati. Ma anche il modo migliore per esercitare il potere partitico, cioè quello di spartirsi mazzette e prebende senza dover occupare un ente pubblico e sottostare ai controlli di una Giunta o/e di un Consiglio comunale.
Così le municipalizzate diventano enti pubblici quando devono gestire in monopolio i servizi pubblici e ente privato quando devono fare gli affari propri:
" L’ipotesi di abuso d’ufficio sarebbe data dal fatto che l’appalto per la costruzione dell’inceneritore è stato affidato a Iren senza procedura di gara pubblica, come evidenziato anche negli oltre dieci esposti presentati in Procura in questi anni. L’abuso edilizio invece era una questione già emersa quando sindaco era Pietro Vignali, che con un’ordinanza aveva fatto chiudere il cantiere nei mesi estivi del 2011 per la mancanza di permesso adeguato a costruire. Il cantiere di Ugozzolo sarebbe stato avviato senza la concessione edilizia del Comune, che non avrebbe mai ricevuto il pagamento degli oneri di urbanizzazione."
( www.ilfattoquotidiano.it )
Quindi se l'inceneritore di Parma è un'opera pubblica, doveva passare attraverso una procedura d'appalto. Anche se a realizzarla è un'impresa privata (oltre un milione di euro), ma in questo caso comunque si tratta di un'azienda privata a capitale pubblico. Quindi non si scappa.
Dato che fra previsioni e aumenti il costo dell'inceneritore sfiora i 200 milioni di euro, doveva essere un appalto a rilevanza comunitaria, cioè aperto a imprese europee perchè superiore ai 5 milioni.
Logico che una cosa del genere non sa da fare: addio giochetti politici. E' lo stesso metodo "mafioso" che si vuole utilizzare per la ferrovia Tav To-Lione: si da tutto in mano a una consessionaria che subappalta a coop rosse e Impregilo per accontentare tutto l'arco parlamenare.
" L'incremento dei costi è stato pertanto del 30%. Ritengo indispensabile che Iren giustifichi in modo puntuale questi 57,5 milioni di euro in più non con le solite chiacchiere a cui ci ha abituati ma rendendo noti fatture e contratti considerato che quei costi saranno poi scaricati sulle tariffe pagate dai cittadini".
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"E' necessario - rincara la dose Marsiletti - che i parmigiani sappiano quanto è costata la progettazione del forno (con le specifiche degli importi e dei progettisti), cosa contengono quei 3.446.910 euro di imprecisati "costi interni" (a chi sono finiti questi soldi, per fare che cosa), i nomi di coloro che hanno realizzato la progettazione esecutiva e il coordinamento cantiere per 5,45 milioni di euro... Si invita pertanto l'Amministrazione comunale di Parma, socio di Iren, a farsi dare i dettagli delle spese di costruzione. "
(parma.repubblica.it)
"... avrebbero portato avanti i lavori di costruzione dell’impianto senza le necessarie autorizzazioni edilizie.
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l’opera non essendo pubblica ma realizzata da privati richiedeva il pagamento di 420mila euro come oneri di urbanizzazione. Una cifra mai versata da Iren "
"Il consigliere comunale di Reggio5Stelle, Matteo Olivieri, ... continua la sua opera di richiesta di trasparenza a Iren Spa".
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ha quindi ricordato come "qualche giorno fa ho richiesto, come prevede la legge, un accesso agli atti sui 700mila euro che sono stati preventivati (oltre 600mila già spesi) per spese di comunicazione sul progetto dell'inceneritore di Parma. Non mi sono stati fornite prime comunicazioni entro le 48 ore di prassi. Il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, ha richiesto a Iren formalmente tutti i documenti completi (e non solo 4 slide powerpoint) sul piano finanziario dell'inceneritore e tutti i dati di spesa e a ieri non gli erano stati forniti. Stiamo parlando della richiesta del quarto comune socio pubblico che detiene il 6% di azioni. Altre richieste di accesso agli atti sono state fatte nei giorni scorsi dal consigliere di Parma Alex Mallozzi (M5S) e da quello di Piacenza Andrea Gabbiani (M5S). Ancora senza risposta da parte di Iren. Ma la battaglia non si ferma".
Logico che una cosa del genere non sa da fare: addio giochetti politici. E' lo stesso metodo "mafioso" che si vuole utilizzare per la ferrovia Tav To-Lione: si da tutto in mano a una consessionaria che subappalta a coop rosse e Impregilo per accontentare tutto l'arco parlamenare.
Tornando a Parma, essendo l'Iren, un'azienda privata (municipalizzata?) che si occupa di rifiuti e quindi gestisce l'inceneritore, non c'è necessità di essere trasparenti verso l'opinione pubblica. E' un'impresa privata, nessuno sbircia nei suoi bilanci. Quelli trasmessi agli azionisti possono essere fumosi quanto basta.
" L'incremento dei costi è stato pertanto del 30%. Ritengo indispensabile che Iren giustifichi in modo puntuale questi 57,5 milioni di euro in più non con le solite chiacchiere a cui ci ha abituati ma rendendo noti fatture e contratti considerato che quei costi saranno poi scaricati sulle tariffe pagate dai cittadini".
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"E' necessario - rincara la dose Marsiletti - che i parmigiani sappiano quanto è costata la progettazione del forno (con le specifiche degli importi e dei progettisti), cosa contengono quei 3.446.910 euro di imprecisati "costi interni" (a chi sono finiti questi soldi, per fare che cosa), i nomi di coloro che hanno realizzato la progettazione esecutiva e il coordinamento cantiere per 5,45 milioni di euro... Si invita pertanto l'Amministrazione comunale di Parma, socio di Iren, a farsi dare i dettagli delle spese di costruzione. "
(parma.repubblica.it)
Marsiletti è giornalista e direttore di Alicenonlosa.it. Com'è più facile fare certi giochetti se non devi sottostare alle norme sui contratti d'appalto e a tutti i controlli che possono essere fatti in questi casi.
Che poi sono così sfacciati, questi di Iren, così sicuri dell'impunità delle loro azioni, che comportandosi da ente privato dimenticano però di seguire le regole a cui si devono sottoporre i privati per costruire:
Che poi sono così sfacciati, questi di Iren, così sicuri dell'impunità delle loro azioni, che comportandosi da ente privato dimenticano però di seguire le regole a cui si devono sottoporre i privati per costruire:
"... avrebbero portato avanti i lavori di costruzione dell’impianto senza le necessarie autorizzazioni edilizie.
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l’opera non essendo pubblica ma realizzata da privati richiedeva il pagamento di 420mila euro come oneri di urbanizzazione. Una cifra mai versata da Iren "
E quando il Comune chiede conto del denaro speso, succede che:
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ha quindi ricordato come "qualche giorno fa ho richiesto, come prevede la legge, un accesso agli atti sui 700mila euro che sono stati preventivati (oltre 600mila già spesi) per spese di comunicazione sul progetto dell'inceneritore di Parma. Non mi sono stati fornite prime comunicazioni entro le 48 ore di prassi. Il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, ha richiesto a Iren formalmente tutti i documenti completi (e non solo 4 slide powerpoint) sul piano finanziario dell'inceneritore e tutti i dati di spesa e a ieri non gli erano stati forniti. Stiamo parlando della richiesta del quarto comune socio pubblico che detiene il 6% di azioni. Altre richieste di accesso agli atti sono state fatte nei giorni scorsi dal consigliere di Parma Alex Mallozzi (M5S) e da quello di Piacenza Andrea Gabbiani (M5S). Ancora senza risposta da parte di Iren. Ma la battaglia non si ferma".
Olivieri, inoltre, ha voluto "l'accesso agli atti su tutti i documenti riguardanti l'inceneritore di Parma che sono stati oggetto di comunicazioni di Borsa agli azionisti, ai sensi e agli effetti di legge. Dove è, quindi, la trasparenza di Iren e dei suoi manager? Perchè questa reticenza a fornire questi dati? Iren Spa, dove al suo interno ci sono tanti ex assessori ed ex sindaci del Pd o ex Ds ed ex Margherita riciclati (Lino Zanichelli cda Enia Acqua Gas, Gianluca Borghi Iren Ambiente, Elefanti nel cda, Eugenio Bertolini in Iren Emilia, Roberto Lugli in Iren Rinnovabili, Cesare Beggi per tenere rapporti con i sindaci...)"
(www.reggionline.com)
Come fanno a comunicare al Municipio di Parma dati che probabilmente non hanno. Se non hanno seguito una procedura di appalto regolare, probabilmente la contabilità dell'opera è scritta sulla carta da formaggio. E comunque anche se fosse vergata a mano su pergamena dorata non avrebbe alcun valore e potrebbe esserci scritto qualsiasi cosa. Non è un tipo di contabilità sottoposta ai controlli abituali dell'Autorità dei Lavori Pubblici nazionale.
Penso che se le indagini continueranno, verranno fuori un po' di problemi nuovi per il Pd emiliano. E più passa il tempo e più i democratici si troveranno a dover gestire situazioni complicate. Dai litigi interni con i rottamatori a quelli esterni con i potenziali alleati, ora rischiano anche una nuova inchiesta sui movimenti contabili dell'inceneritore di Parma.
Riusciranno ad arrivare alle elezioni del 2013 con l'attuale 25% dei consensi? Riusciranno a non far aumentare quelli del M5s?.
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