Il "problema" Renzi sta veramente mettendo in crisi il Pd, o meglio la vecchia cricca che lo governa: i "ragazzi" del '96. Il sindaco di Firenze sta esattamente facendo quello che D'Alema aveva suggerito ai giovani: se siete bravi venite a prenderci il posto. Con il sottinteso che lui era il migliore, quindi una cosa impossibile. Invece forse l'arroganza e il coraggio di Renzi lo sta ripagando:
"Fra gli elettori del centro sinistra il 35 per cento sceglie Renzi, il 27 Bersani, il 20 non sceglie nessuno; la percentuale scende un po’ prendendo come base gli elettori del Pd: parità fra i due (32 per cento). Se si prende l'elettorato per intero, Renzi è al 25 per cento e Bersani al 12. La meraviglia di Piepoli è reale: quando ha ricevuto i dati, ieri l’altro, quasi non ci credeva. «Renzi è in pole position. Ma gli attacchi dei dirigenti del partito di questi giorni non lo hanno né aiutato né danneggiato. Gli spostamenti non derivano dalla conoscenza o meno di un episodio; gli spostamenti si rifanno a matrici profonde."
( corrierefiorentino.corriere.it)
A questo punto, per gli strateghi del Pd, gli anziani generalissimi che stanno già pregustando, pianificando, spartendosi il potere finalmente a portata di mano nel 2013, il problema è enorme.
Cosa possono fare per gestire questa patata bollente che scombina completamente i piani del Pd (e forse anche del Pdl)?
Non è facile gestire la nuova situazione per loro. Se si fanno le primarie, il rischio è che se vince Renzi, molti gerarchi e gerarchetti piddini se ne tornano a casa. Il vecchio sistema di potere viene rottamato e il Pd potrebbe cambiare definitivamente pelle, mettendo in soffitta non solo le vecchie bandiere rosse falce&martello, ma anche i ricordi di quella storia.
Se vince Bersani, ma giocandosela alla pari con Renzi, sarà salvo il piano del Pd, ma Bersani diventerà un segretario dimezzato, senza la necessaria autorevolezza. Rischia di diventare un premier barcollante, sempre sotto la lente e le critiche dell'ala renziana del centro sinistra.
Se invece non si faranno le primarie, e può avvenire perchè la legge elettorale potrebbe essere del tipo proporzionale, Renzi avrà comunque dietro di se un potenziale enorme. Chi ci crede, che dopo aver battagliato ad armi pari con Bersani, Renzi torni cheto, cheto a fare il sindaco di Firenze? io no.
Ormai ha attivato una macchina micidiale e anche verificato che funziona.
Ci sono, secondo me, due possibilità: nella prima potrebbe utilizzare la sua popolarità, il suo potenziale elettorale per fondare un movimento di sinistra, in competizione con il Pd stesso. Non sarebbe nemmeno un'idea tanto strampalata, sarebbe una specie di "lista civica dei sindaci" invocata e ventilata dal Pd stesso.
Se il Pd lo riconosce, potrebbe diventare un'arma in più per la vittoria elettorale.
La seconda possibilità, è invece quella che prevede che i dirigenti del Pd non capiscano le potenzialità di Renzi, e invece di approfittare della popolarità del sindaco, decidano di punirlo per aver sfidato la gerarchia (o gerontocrazia). A questo punto il Pd potrebbe firmare la sua condanna.
In questi giorni, pare che Berlusconi sia appollaiato silenzioso nel suo nido di Arcore, indeciso su tutto, in attesa degli eventi, ma pronto a piombare sulla prima preda appetibile.
E allora, con la preda Renzi libera e indifesa, quel piano dattiloscritto anticipato da un mensile, potrebbe anche diventare realtà:
" Silvio Berlusconi ha un piano per salvare se stesso e il centrodestra.
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Tre mosse: azzerare il Pdl, costruire un network con varie liste, dai giovani agli imprenditori. Infine, scegliere un nuovo candidato premier: Matteo Renzi, che sta per annunciare la sua corsa per le primarie del Partito Democratico.
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Renzi, secondo questa strategia, «si presenta con una sua lista civica: la lista Renzi, e tutta la coalizione di centrodestra la sostiene e si allea con lui, quindi nessuno spostamento di Renzi a destra ma della coalizione verso il centro dei moderati.
Ma Renzi accetterebbe, si chiede l'estensore del documento? «No se glielo chiedesse pubblicamente Berlusconi: i due uomini si stimano perché si conoscono, ma sarebbe un errore fare una richiesta pubblica dal leader. Bisogna che Renzi si candidi da solo con la sua Lista Renzi e che apra a tutti coloro che condivideranno il suo programma (ovviamente preventivamente concordato), a quel punto la coalizione di centro destra si confronterà con Renzi e deciderà di sostenerlo per unità di vedute e di programmi» "
(post: Ircocervo)
Sarebbe una soluzione pazzoide per il Pdl, ma Berlusconi è abituato a fare le mattane. Soprattutto se vuole vincere le elezioni a tutti i costi. Un altro discorso, è vederla dalla parte di Renzi. Se poi vincesse le elezioni, riuscirebbe a governare con un "padrino" tanto ingombrante alle spalle?
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