l'Italia non rischia più di infiammare la crisi del debito
(www.repubblica.it)
"L'Italia non è più a rischio. Parola di Mario Monti. ... lo ha ripetuto a più non posso, negli incontri ufficiali
...
non potrei essere candidato perchè sono un senatore a vita, e i candidati sono candidati per diventare memmbri del Parlamento"
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Parla Monti: i maschi si diano una grattata e le femmine facciano gli scongiuri come possono. I più pii recitino una preghierina...
Siamo guariti. E' finita l'infiammazione da debito. La pillola OMT (Outright Monetary Transactions) di Draghi ha abbassato la febbre. Forse.
Ogni volta che Monti officia la fine della crisi, questa si presenta in fase più acuta. Quindi è meglio non gioire delle parole di Monti ma rimanere guardinghi e pronti ad ogni evenienza. Perché quest'autunno si sta presentando stranamente tiepido sul versante economico. Ma più che un tepore, che potrebbe preludere a un miglioramento effettivo, mi pare un'agonia più lenta. La Bce è riuscita a tamponare la crisi dello spread, anche se in questi giorni tornano le preoccupazioni su Grecia e Spagna.
"E la cosa divertente, ma in fondo incoraggiante non tanto per questo governo ma per il Paese - prosegue - è che gli italiani hanno subito forse la più dura e intensa cura di sempre ma sembrano avere fiducia nel governo"
Ogni volta che Monti officia la fine della crisi, questa si presenta in fase più acuta. Quindi è meglio non gioire delle parole di Monti ma rimanere guardinghi e pronti ad ogni evenienza. Perché quest'autunno si sta presentando stranamente tiepido sul versante economico. Ma più che un tepore, che potrebbe preludere a un miglioramento effettivo, mi pare un'agonia più lenta. La Bce è riuscita a tamponare la crisi dello spread, anche se in questi giorni tornano le preoccupazioni su Grecia e Spagna.
Potrebbe anche avvenire che le tensioni si spostino dalla finanza alla società. La Spagna potrebbe rappresentare un'avanguardia in tal senso. E le nostre future elezioni potrebbero produrre un Parlamento ingestibile, con in più una difficile gestione delle piazze.
Monti non si candida: lo spiega benissimo lui perché non ha bisogno di farlo. A lui non interessa l'investitura popolare, è già li in Parlamento in attesa di essere chiamato dai "poteri forti". Cosa gliene importa delle elezioni?
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"Dopo le elezioni - dice intervenendo al Council of Foreign Relations- è giusto che i partiti politici possano presentare un presidente del Consiglio che sia uno di loro e che non sarò io. Certo che se ci fosse una circostanza particolare, se dovesse essere richiesto, considererei l'ipotesi di dare una mano". Dopotutto, ricorda, "sono stato nominato senatore a vita" "
"E la cosa divertente, ma in fondo incoraggiante non tanto per questo governo ma per il Paese - prosegue - è che gli italiani hanno subito forse la più dura e intensa cura di sempre ma sembrano avere fiducia nel governo"
Capito? Gli italiani sono dei masochisti, quindi Monti con grande gaudio non vede l'ora di tornare nel 2013 per propinare ancora altra austerità ai suoi concittadini. Quindi votate chi vi pare, tanto il risultato è già scritto fin da oggi: Monti bis.
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