Finalmente il "Sol dell'avvenire incerto", alias il Sole24ore, si sveglia e scopre che lo spread è una bufala:
"Ha ancora senso parlare di spread? Perché i rendimenti dei BTp si sgonfiano ma lo spread resta alto
Oggi lo spread tra BTp-Bund a 10 anni (che misura appunto il differenziale di rendimento tra i titoli italiani e quelli tedeschi) viaggia intorno a 340 punti (ovvero i titoli italiani pagano il 3,4% in più di quelli tedeschi). In sostanza i BTp a 10 anni rendono poco più del 5% mentre i Bund tedeschi circa l'1,6%
...
Se però analizziamo il dato un po' più a fondo la lettura cambia. Nel periodo marzo-aprile 2011 (quando la crisi dei debiti sovrani era ancora lontana dato che è esplosa nel settembre 2011) i BTp a 10 anni pagavano il 4,8%, un tasso vicinissimo a quello attuale (5,1%). Eppure nella primavera di un anno fa lo spread con il Bund tedesco era di 120-130 punti base rispetto agli attuali 340.
In sostanza, (quasi) a parità di rendimento per i BTp abbiamo oggi uno spread nettamente più alto...
nel frattempo i rendimenti dei Bund sono passati dal 3,3% della primavera 2011 all'attuale 1,5-1,6%."( www.ilsole24ore.com )
Si accorgono al Sole, ma solo dopo aver fatto fuori casualmente il governo Berlusconi, dopo aver largamente e generosamente sponsorizzato il governo di Mago Magó Monti, dopo aver constatato di aver però scommesso su un cavallo zoppo (o asino?) ecc. che lo spread è una patacca.
Me n'ero accorto anche io, grazie comunque signori esperti per le vostre anticipate ed aggiornate analisi. vedi post "Eurobond niente di nuovo" del 18 agosto.
Lo spread é un differenziale tra due numeri, e non c'é scritto da nessuna parte che uno dei due é immutabile. Quando lo spread era a 130, l'interesse pagato sul debito italiano era di un solo punto piú basso di ora. Perché era maggiore l'intetesse pagato dalla Germania sui suoi bund. Che grande scoperta scientifica ha fatto il Sole24ore: anche l'altro numero, quello tedesco, può variare (bingo!). Li proporrei per il Nobel alla matematica.
Eppure in quel periodo, quando pagavamo anche il 4,5% d'interesse, non eravamo ad un passo dal baratro. Possibile che a causa di un punto e mezzo di percentuale in piú abbiamo rischiato il default?
Le bugie hanno le gambe corte, Prima o poi la verità verrà fuori. E le verità possono essere solo due:
o i mega esperti di economia e finanza nostrani sono gravemente incapaci d'analisi e deficitari in matematica;
o c'era un piano politico predisposto, non tanto per cacciare Berlusconi, che in fondo è solo un innocuo populista catodico, ma per insediare un governo delle banche e dei banchieri guidato da Monti.
Un piano redatto in qualche consiglio di amministrazione di banca straniera, per fare in modo di utilizzare il popolo italiano come portafoglio, come salvadanaio da spremere per risanare i conti della finanza allegra europea (cioé tedesca).
Le nostre tasse sono servite per pagare gli interessi sul debito o per risanare, attraverso i fondi salvastati, banche tedesche impelagate in investimenti ellenici e spagnoli sballati? Perchè l'Italia partecipa al "salvataggio" di Grecia, Spagna, Irlanda e Portogallo a beneficio di banche varie europee, e non a beneficio dei cittadini europei?
Due conti li dovremo fare prima o poi. Perché una cosa è la solidarietà fra i popoli europei, un'altra faccenda è la "solidarietà" verso le ricche quanto incapaci lobby finanziarie franco-tedesche. Che con l'euro moneta unica, disinnescata dalla minaccia di svalutazione fra nazioni europee deboli e forti, hanno fatto investimenti insensati in Grecia, Portogallo, Spagna e Irlanda. E poi quando i loro investimenti sono risultati un fallimento, ci hanno presentato il conto. E noi paghiamo! Grazie Mago Monti.
Nessun commento:
Posta un commento