mercoledì 6 febbraio 2013

Sberla valutaria all'Europa

euro-dollaro

euro - franco svizzero

euro - sterlina

euro - yen

Dopo le elezioni, chiunque vinca, il problema potrebbe non essere più lo spread, o forse non solo più quello.

"La catastrofe economica si avvicina a grandi passi, e a noi verrà dato un governo tecnico per impedire che la si possa sfuggire, riprendendoci la sovranità monetaria. Una catastrofe che, chi ha il triste privilegio di vedere i mercati finanziari speculativi, vede arrivare con un certo anticipo;
...
Dall’estate dello scorso anno il clima sul mercato del Forex, cioè il mercato dei cambi valutari, è radicalmente cambiato. L’euro ha iniziato ad apprezzarsi verso tutte le maggiori valute mondiali, con una spinta verso l’alto che nelle ultime settimane è divenuta impetuosa."

(www.comedonchisciotte.org - www.ilsussidiario.net)

Ne ha trattato anche il Sole24ore, senza però generare un grande dibattito. Purtroppo perché è un tema importante. Avevo commentato l'articolo del Sole qui: "Allearsi con i tedeschi porta sfiga". Dal titolo non si capisce che si parla di valute internazionali, ma l'ho voluto per evidenziare che la scelta europea, ma in realtà tedesca, di optare per una moneta super forte, è un'idea scellerata.

Dai grafici sopra riportati (Giovanni Passali Sussidiario), è evidente l'apprezzamento dell'euro su tutte le principali monete. Avere una moneta così forte, può essere cosa buona solo nelle menti bacate dei nostri eurocrati con ideologia dominante germanica.
Il secondo grafico, euro - franco svizzero, è importante per la comprensione di come si comporta una Banca Centrale saggia. Evidenzia nei suoi gradini improvvisi, tutto lo sforzo profuso dalla Banca Centrale elvetica per tenere basso il valore del franco:

"Questo grafico merita un commento particolare, poiché la prima parte del grafico risente della decisione della banca centrale svizzera di non permettere che il cambio scendesse oltre la soglia di 1,20 per difendere la propria economia reale. Questo è quello che dovrebbe fare ogni banca centrale, difendere la propria economia reale. Quando la banca centrale svizzera annunciò questo intervento, parlò chiaramente di interventi monetari “senza limiti”. Ovviamente, un franco svizzero troppo caro avrebbe reso cari i prezzi in Svizzera per i turisti. Quindi la banca centrale ha fronteggiato la speculazione con la forza del suo potere di stampare moneta dal nulla. Ora invece, nonostante i diversi paesi in crisi, l’euro inizia a rivalutarsi pure sul franco svizzero. Stavolta banca centrale e speculazione sono d’accordo."
(www.comedonchisciotte.org - www.ilsussidiario.net)

E gli svizzeri hanno smesso di stampare franchi. Ma per carità, non si può dire. Si crea inflazione anche solo pensarlo.

"Il terzo grafico riporta il cambio dell’euro con una moneta vicina, la sterlina. Qui, la salita dell’ultimo mese è impressionante. Ed è cosa nota che in Gran Bretagna, per fronteggiare la durissima crisi che attanaglia pure lo Stato e il sistema bancario, la banca centrale ha offerto fiumi di moneta fresca. Infine, nel quarto grafico, il cambio euro-yen. Come noto, il Giappone ha un debito pari al 220% del Pil e ha sostenuto il suo debito stampando moneta, non con la crescita. Infatti, in Giappone si sono arresi all’evidenza che la crescita non c’è, la crescita non se la possono dare da soli. Qui in Europa invece noi siamo sotto quei potentati economici, evidentemente molto interessati, che sostengono quell’ideologia che professa la sostenibilità del debito tramite una crescita impossibile (in questa struttura finanziaria, in questa struttura monetaria).

Non avremo la crescita, ma avremo la nostra Grande Depressione, iniziata e accentuata dal comportamento delle banche centrali, la cui moneta finisce regolarmente nei mercati finanziari (i soli a crescere in questo periodo di crisi profonda) e non verso l’economia reale. Questo è il risultato di una politica monetaria secondo la quale, usando le parole di Draghi, “faremo di tutto per sostenere l’euro e, credetemi, è abbastanza”.

Capito l’obiettivo? Vogliono sostenere l’euro, non i popoli. Vogliono rendere l’euro forte, sempre più forte, lasciando intendere che questa forza dell’euro è una benedizione, invece di essere la distruzione delle esportazioni, la distruzione di quei paesi pieni di inventiva, capacità imprenditoriale e qualità produttiva, come il nostro, che puntano tanto sull’esportazione. La distruzione di quei paesi che, come il nostro, possono puntare tanto sul turismo e sull’afflusso di capitali stranieri. Invece, certi poteri, soprattutto tedeschi, vogliono distruggere la nostra economia reale per poter esportare qui da noi senza una concorrenza fastidiosa. E per fare questo ci caleranno nell’inferno di una Grande Depressione, che ormai è alle porte (in Grecia ha già iniziato a bussare)."

(www.comedonchisciotte.org - www.ilsussidiario.net)

Povera Italia, e povera Europa anche. Poveri noi perché non solo abbiamo una moneta sbagliata nei confronti dei nostri partner e coinquilini del continente europeo, ma come Piigs abbiamo anche la moneta sbagliata rispetto al resto del mondo. Se le materie prime (forse) ci costeranno meno, quelle lavorate non riusciremo più ad esportarle.

La Germania si accorgerà presto che anche la sua economia basata sulle esportazioni avrà grandi difficoltà. Che farà, svaluterà ancora il salario dei propri lavoratori di ultima generazione? Si istituiranno i contratti di mini-minijob a 300 euro al mese?

Spero invece che la sberla valutaria possa far comprendere ai tedeschi che la politica economica che hanno intrapreso e che ci hanno costretto a seguire, è completamente folle. Ormai puntare tutto sulle esportazioni non ha senso. Non si può competere a lungo con Cina e India. E farlo con la moneta più forte del mondo è un suicidio. Si deve puntare sul mercato interno, ma si deve avere il coraggio di ammettere che è necessario sostenere le economie nazionali europee con l'intervento statale e per fare ciò, è obbligatorio stampare nuovo denaro e rischiare un po' di inflazione. Non si può morie d'austerità per il folle timore dell'inflazione: questa è una fobia per cui il popolo tedesco andrebbe curato in massa da psicologi. Non hanno bisogno di economisti.

Passoni propone di "riprenderci la sovranità monetaria e imporre, almeno a casa nostra, un modello completamente diverso di sistema monetario, non basato su un sistema di banche centrali. E dobbiamo farlo istituendo sistemi di Moneta Complementare, come non mi stanco di ripetere da diversi anni.

In Germania (Regiongeld) già lo fanno da decenni, in Svizzera il più famoso (Wir) è in piedi da ormai 80 anni; pure in Spagna, causa la crisi, stanno avendo una grande diffusione"

Propone sistemi monetari regionali paralleli all'euro. Abbiamo già avuto esperienze di questo tipo anche in Italia, che però sono state o osteggiate dallo Stato, o hanno avuto un modesto successo: vedi "Bitcoin e/o monete locali". Fra le monete italiane parallele una che ebbe molto successo fu il Simec, ma tutta la faccenda finì in tribunale. Quella di più larga diffusione internazionale è il Bitcoin elettronico. Ma non la reputo l'ottimale, perché anche questa è una moneta progettata per apprezzarsi e non per agevolare le esportazioni.

Credo la strada migliore sia una nuova moneta nazionale con corso parallelo all'euro. Solo una moneta di questo tipo, pienamente controllata e garantita dallo Stato italiano, potrebbe godere di piena fiducia nei cittadini, come l'ha sempre avuta la vecchia lira. Potrebbe però aiutare le esportazioni italiane solo sganciandosi dal valore dell'euro: in questo caso però si genererebbe una doppia economia interna molto difficile da sviluppare e coordinare.

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