Non posso non ammettere di avere un insano e morboso piacere nel constatare che punto dopo punto Berlusconi rosicchia il primato alla coalizione di sinistra. Non è il piacere che si prova nel vedere la propria squadra di calcio vincere, ma è più simile al piacere che si prova nel vedere la squadra più odiata perdere una partita importante. Un piacere insano appunto.
Però è così, perché Pd e centro montiano rappresentano quanto di peggio ci si possa augurare per il governo d'Italia. Per il Pd il mio sentimento è piuttosto combattuto, perché riconosco che c'è del buono all'interno di questo partito. Delle buone potenzialità che si sono viste nella campagna delle primarie più che nella vera campagna elettorale. Purtroppo il suo appiattimento sulla sbagliatissima politica di austerità proveniente da Bruxelles e da Berlino non lo capisco. Soprattutto è incomprensibile per un partito di sinistra.
Per Monti il piacere è doppio. Perchè da un lato è anch'egli vittima della rimonta Berlusconiana, e dall'altra i suoi già esigui consensi elettorali si stanno riducendo ancora. La sua coalizione rischierebbe addirittura di non entrare in Parlamento. Sarebbe un risultato eclatante, che zittirebbe di colpo le pretese dell'Europa e annienterebbe i disegni opachi del Presidente. Quattro a zero per Berlusconi (Pd, Lista Civica, Merkel e Napolitano) e palla al centro.
Berlusconi ha delle serie possibilità di rompere le uova nel paniere delle grige troike che girano per il continente. Pare che ora per il centro sinistra sia allarme rosso, malgrado Bersani si ostini ad usare il binocolo per scrutare il Pdl.
"Il numero magico è 4% quello è l’intervallo di confidenza da applicare ai sondaggi politici. Quando due partiti o coalizioni sono ad una distanza al di sotto del 4% esiste una concreta possibilità che il “secondo” nei rilevamenti, vinca le elezioni.
E venne il giorno in cui Tecnè sentenziò che la Coalizione Bersani si trova a solo 3,7 punti percentuali sopra la Coalizione Berlusconi. Scorrete l’ultima riga di questo schema che mette insieme tutti gli ultimi sondaggi appasi su sky fatti da Tecnè.
(ndr vedi sopra)
Certo ci sono altri sondaggi molto più avversi a Berlusconi, ma…. il muro è rotto per almeno un sondaggista mainstream, peraltro assolutamente non vicino alla destra (anzi il contrario.). Berlusconi può vincere.
Bravo Bersani, brava Banca PD.Siete riusciti a resucitare un morto, altro che Gesù.
E ancora gli effetti dell’inchino ai tedeschi di ieri non si sono visti. Bravoooooooooo!!!
E ora che farà lo sssprrreeeeaaad?
Ah… se pensate che la cosa sia un dettaglio sappiate che il blog economico più letto in america ci fa un titolo su: Italian polls suggest Berlusconi just 4% behind Bersani"
Peccato che tutto questo sconvolgimento orbiti attorno alla figura di Berlusconi (non del Pdl) e non attorno alla novità del M5s. Ho ancora speranze in un risultato migliore dei grillini rispetto alle promesse dei sondaggi, visto quello che successe in Sicilia (vedi "Possibili errori nei sondaggi"). Ma per il momento Berlusconi sembra l'unico che possa far saltare il banco (o le banche?). Molte persone che frequento sono intenzionate a votare per il M5s e credo farà un risultato rilevante. Anche blogger che ammiro come S. Bassi (www.ilgrandebluff.info), Funnyking (www.rischiocalcolato.it) e A. Facchini (borsadocchiaperti.blogspot.it) si sono pubblicamente dichiarati per Grillo. Del resto in questo momento non c'è altra alternativa per chi comprende che continuare con le politiche di Monti importate dalla Germania è pericoloso. A meno che ci si munisca di pinza al naso e antistaminici per votare ancora il Caimano...
Ma che le elezioni vengano azzoppate da Berlusconi (brutta vittoria del centro sinistra con Monti) o addirittura che vengano vinte da Berlusconi o Grillo, il risultato sarà il medesimo. Entro 2 o 3 anni usciremo dall'euro, dando fondamento alle profezie di Bagnai. Perché qualsiasi politica economica che preveda di dare respiro e crescita agli italiani (dalla restituzione dell'Imu al reddito di cittadinanza) implica il non rispetto dei cardini dell'austerità montiana.
Vale a dire "pareggio di bilancio" e il "fiscal compact". Cioè vuol dire non rispettare i parametri europei, rompere in modo brusco i trattati ed entrare in contenzioso soprattutto con i tedeschi. Significa continuare a fare debito (ma tanto Monti non ha invertito nemmeno lui la corsa del debito) e prima o poi a porsi il problema della Banca Centrale che non stampa denaro (non compra Btp) e della svalutazione della moneta. Il secondo punto diventerà entro breve un altro fattore di aspro dibattito in Europa se l'euro continuerà a rivalutarsi rispetto a tutte le altre valute. Già adesso Hollande chiede alla Germania di intervenire per svalutare la moneta. Per molti il non rispetto di queste indicazioni dell'Europa pare un delitto, un tradimento: in realtà questo "tradimento" sarebbe una liberazione da festeggiare come il 25 aprile...
Ci sono tutti i presupposti perché l'eurozona salti in aria. Se caso mai l'Italia ingovernabile o a guida berlusconiana facesse la prima mossa nel ribellarsi all'austerità nord europea, è sicuro che in qualche modo si trascinerebbe dietro Grecia, Spagna, Portogallo (magari la Francia, che un suo ministro dice ormai fallita) generando un'eurocaos incredibile. Caos che come minimo contagerebbe la Germania rendendola essa stessa ingovernabile. Già oggi la coalizione della Merkel pare abbia molti problemi e non sia così certo possa essere riconfermata nelle elezioni di settembre.
Insomma, i conti che la Germania non ha voluto mai fare, rimandandoli di continuo da vertice a vertice europeo (vedi la soap opera greca), prima o poi li dovrà fare con gli altri partner europei. E dovrà prima o poi prendere coscienza del completo fallimento della sua politica economica europea. Anche solo una vittoria stentata in Italia dell'asse Monti-Bersani dovrebbe mettere in serio allarme le cancellerie nord europee. Significherebbe che i cittadini del sud Europa non approvano l'austerità. Che c'è un grosso problema. Significherebbe poi che la legislatura durerebbe poco (come è successo con Prodi) e che nelle successive elezioni anticipate la vittoria di uno dei due satanassi della politica italiana (il Cavaliere oscuro o l'ortottero pazzo) sarebbe inevitabile.
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