"«Sette minuti di terrore» non è un film di Hollywood. Ma un giocoso filmato di cinque minuti prodotto al Jet Propulsion Laboratory, che sta di casa nelle vicinanze: a Pasadena, alle porte di Los Angeles. Un filmato che racconta una storia vera carica di suspense: fra le 10:24 e le 10:31 del 5 agosto, ora di Los Angeles (in Italia saranno le 6 e mezza del mattino seguente) il rover Curiosity della Nasa atterrerà in un cratere del pianeta rosso."
(www.ilsole24ore.com)
Comunque vada sarà un bel botto. Nel senso che la fase dell'atterraggio del rover Curiosity sul pianeta Marte, pesante 900 Kg e in dollari 2 miliardi e mezzo, è molto complessa. Degno di una scena da film d'azione stile Mission Impossible in cui ogni operazione deve essere calibrata al secondo.
Quindi, sia che riesca (vista l'importanza delle ricerche), sia che non riesca, sarà un botto! Appuntamento per le 6:30 italiane del 6 agosto.
"Con Curiosity, su Marte sbarcherà anche un pezzo di Italia, perché a bordo del rover c'è un chip che contiene l'autoritratto di Leonardo da Vinci e il Codice del Volo, per iniziativa dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Tg della Rai Leonardo e il Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa.
C'è grande attesa per questa missione senza precedenti, e negli Stati Uniti decine di città trasmetteranno in diretta le immagini della discesa di Curiosity su Marte, a partire dal maxi-schermo che sarà allestito a New York, in Times Square
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Gli ultimi due minuti della manovra di atterraggio saranno seguiti dalla telecamera di Curiosity, che invierà a Terra immagini uniche. Posta sul lato anteriore del veicolo e chiamata Mardi (Mars Descent Imager), la telecamera potrebbe inquadrare innanzitutto un panorama esteso per diversi chilometri. Poi le inquadrature si faranno ogni secondo sempre più dettagliate.
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L'idea di riprendere l'atterraggio non è una trovata spettacolare: le immagini reali della zona in cui si trova il sito di atterraggio permetteranno di programmare i movimenti del rover in modo piu' preciso.
Curiosity atterrerà nel cratere Gale, in una zona pianeggiante compresa tra i bordi del cratere e le pendici del monte Sharp."
( scienza.panorama.it )
Se l'atterraggio andrà bene, Curiosity avrà un compito molto ambizioso da portare a termine sul pianeta rosso:
"Compito: spedire a casa, sulla Terra, le testimonianze dell’esistenza di forme di vita elementari, come microrganismi, sia presenti sia passate.
Gli indizi che portano gli scienziati a credere che Marte ospiti la vita sono principalmente due. Primo, la presunta presenza di metano (una molecola organica) nell’aria (la questione, come sottolinea il New York Times, rimane infatti piuttosto controversa). Così come le mucche producono metano sul nostro pianeta, altri organismi viventi potrebbero farlo sul pianeta rosso. Secondo: la presenza dell’ acqua. Solchi e depressioni in superficie indicano che forse un tempo su Marte fosse presente l’acqua (anche se più recentemente l’ipotesi è che il liquido si trovasse soprattutto nel sottosuolo).
E poi c’è l’esperimento condotto dalla sonda Viking nel 1976. Lasciando cadere gocce di soluzione contente carbonio radioattivo sul suolo, questo fu successivamente rinvenuto nell’aria sotto forma diCO 2. Lo stesso non accadeva se la soluzione era riscaldata fino a 160°C. Una prova, quasi, dell’esistenza di un processo vitale e non chimico del rilascio di anidride carbonica.
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la missione in partenza è comunque dotata di un set di strumenti per andare a caccia di indizi di forme di vita aliene
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Cominciamo con MastCam, l’occhio del rover. Le due telecamere che formano il sistema permetteranno non solo di osservare dall’alto, e a colori, la superficie marziana (visto che svettano sopra l’ albero maestro di Curiosity) ,ma aiuteranno anche i ricercatori impegnati nella missione a pilotare il rover. Si trova invece nella parte bassa il Mars Hand Lens Imager (Mahli), una sorta di lente di ingrandimento grazie alla quale è possibile zoommare sulle caratteristiche del suolo marziano, fotografando e acquisendo informazioni su tratti di terreno spessi appena 12,5 micrometri.
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il Sample Analysis at Mars (Sam) il fulcro centrale del rover.
Uno spettrometro di massa, un gascromatografo e uno spettrometro laser con cui analizzare i campioni prelevati dal suolo (e negli strati sottostanti alle rocce) marziano, alla ricerca degli elementi distintivi della vita (terrena): idrogeno, ossigeno, carbonio e azoto. A far compagnia a Sam, nella zona posteriore del rover, c’è CheMin (Chemistry and Mineralogy). Questo strumento servirà per studiare la composizione mineraria di Marte, e lo farà analizzando gli spettri di diffrazione prodotti da un raggio X attraverso i campioni prelevati dal braccio robotico di Curiosity. Con una logica simile lavora l’ Alpha Particle X-Ray Spectrometer (Apxs), che aiuterà il Sam nell’identificazione degli elementi sparando raggi X e atomi di elio sulle rocce marziane, causando l’espulsione degli elettroni dalle loro orbite contemporaneamente all’emissione di raggi X (le cui energie associate forniscono preziosi indizi degli elementi da cui provengono). Per i campioni fuori dalla portata del braccio robotico, e per guidare il percorso del rover, c’è la Chemistry and Camera (ChemCam). Montato sulla testa della MastCam, questo speciale strumento indirizza un fascio laser a distanza sulle rocce marziane, e degli spettrografi collegati al sistema permetteranno di analizzare la luce emessa dalle rocce vaporizzate dal raggio luminoso.
Per capire invece se Marte ospiti o meno acqua nel sottosuolo, il Dynamic Albedo of Neutrons (Dan) sparerà a terra fasci di neutroni e misurerà la velocità con cui questi vengono riflessi. La presenza di acqua, e quindi di idrogeno, è infatti rivelabile da una diminuzione della velocità con cui le particelle rimbalzano indietro.
Il Radiation Assessment Detector (Rad) si trova sul dorso di Curiosity. È forse lo strumento che più di tutti potrà aiutare a capire quanto sia possibile mandare su Marte una missione equipaggiata. RAD infatti servirà a capire la quota di radiazioni ad alta energia (come protoni o raggi gamma) cui è sottoposta la superficie marziana, e quindi a cui sarebbe esposta un’ipotetica spedizione umana. Sul rover, poi, non poteva mancare una stazione meteorologia ( Rover Environmental Monitoring Station, o Rems) per misurare temperature, umidità, pressione atmosferica e venti.
Infine c’è il MSL Entry, Descent and Landing Instrumentation (Medli), non propriamente uno strumento a bordo. Si trova infatti nello scudo termico a protezione della missione durante la sua discesa su Marte, e misurando temperatura e pressione nei cieli marziani servirà per migliorare le caratteristiche tecniche delle sonde del futuro."
( daily.wired.it )
Aggiornamento 6/08/2012:
La "Mission impossible" è riuscita, malgrado la sequenza terribile dell'atterraggio fatta di cadute, frenate con il paracadute, discesa con razzi appeso a un cavo, atterraggio e sgancio del cavo... e tutto in pochi minuti e secondi.
"La Nasa torna su marte con un ennesima missione affidata ad una sonda. Curiosity ha raggiunto la superficie di Marte alle 7.31 ore italiane. La conferma è arrivata dai dati inviati dalla sonda Mars Odyssey che ha seguito tutta la fase di atterraggio di Curiosity, la sonda della Nasa progettata per andare a caccia delle tracce di vita su Marte.
Un'esplosione di gioia ha accompagnato l'arrivo di Curiosity sul pianeta rosso: l'atterraggio del rover su Marte è stato infatti seguito con grande apprensione, oltre che dai tecnici collegati, anche da milioni di persone attraverso la diretta web, i social network e un maxi schermo allestito a Times Sqare, nel cuore di New York. Pochi minuti dopo il suo "ammaraggio" Curiosity ha invitato a Terra la sua prima immagine: "
( www.lastampa.it )
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