ciclone tropicale dallo spazio
Premessa
Prosegue l'indagine con la pubblicazione dei grafici inerenti le temperature della fascia tropicale dell'emisfero nord. Mano a mano che si scende a sud, i dati disponibili sul sito www.tutiempo.net diventano sempre più difficili da reperire. Ed in effetti, tranne rari casi, nelle aree tropicali si trovano nazioni che hanno problemi ben maggiori di quelli inerenti il monitoraggio delle temperature e del "global worming". Per cui i centri meteorologici non sempre funzionano bene e continuativamente.
Ulteriori precisazioni si trovano nel primo post dedicato a questo argomento.
Per verificare i dati in modo più omogeneo, sono stati suddivisi in 7 fasce climatiche:
- artico: zone al di sopra del 60° parallelo nord circa;
- aree temperate nord: zone a cavallo del 45° parallelo nord;
- aree tropicali nord: zone attorno al 23° parallelo nord;
- aree equatoriali: zone attorno all'equatore entro 10° nord e 10° sud;
- aree tropicali sud: zone attorno al 23° parallelo sud;
- aree temperate sud: zone a cavallo del 45° parallelo sud (in realtà poche);
- antartico: pochi dati trovati al di sotto del 50° parallelo sud;
Inoltre anche le tabelle più complete, utilizzate per i grafici, hanno spesso dei vuoti, cioè anni in cui le temperature medie non sono state inserite. Il sito www.tutiempo.net riporta che le caselle con il simbolo (-) non sono state riempite, in quanto i dati disponibili su quell'anno erano incompleti. L'ultimo dato di temperatura disponibile è naturalmente riferito al 2011.
La metodologia adottata per la realizzazione dei grafici, è stata quella di ignorare la mancanza delle temperature per uno o due anni (grafico continuo), mentre nel caso di dati più incompleti, il grafico è stato interrotto. Non è pertanto da ritenersi un'indagine scientifica al 100% come già scritto, ma anche con questi limiti è possibile verificare la tendenza delle temperature sul lungo periodo.
Per facilitare la visualizzazione di questa tendenza, è stata aggiunta una linea di media mobile su cinque anni (MmT = (T1+T2+T3+T4+T5) / 5) che smorza gli spigoli dei grafici delle temperature (in gradi Celsius) con il caratteristico andamento a dente di sega. Dove i dati erano scarsi è stata usata una media mobile su tre anni (MmT(3a)).
Didascalie dei grafici:
Fascia tropicale nord
Questa indagine prende in considerazione le località e le relative temperature misurate nei pressi del 23° parallelo nord, il tropico del Cancro. Su questo parallelo il sole si trova perpendicolare alla Terra almeno un giorno all'anno. Tale parallelo corrisponde infatti all'anglo di inclinazione dell'asse terrestre.
Negli altri post l'indagine è iniziata dall'Europa, utilizzando come metodo la gradazione della longitudine che parte dall'Inghilterra (meridiano 0° di Greenwich) e prosegue positivamente in direzione dell'Asia. Pertanto per la verifica delle temperature di questa fascia si inizierà dall'Africa, che però a questa latitudine fornisce scarsi dati.
Per facilitare la visualizzazione di questa tendenza, è stata aggiunta una linea di media mobile su cinque anni (MmT = (T1+T2+T3+T4+T5) / 5) che smorza gli spigoli dei grafici delle temperature (in gradi Celsius) con il caratteristico andamento a dente di sega. Dove i dati erano scarsi è stata usata una media mobile su tre anni (MmT(3a)).
Didascalie dei grafici:
- T = temperature medie annuali;
- TM = temperature massime medie annuali;
- Tm = temperature minime medie annuali;
- MmT = media mobile a 5 anni ((T1+T2+T3+T4+T5) / 5) temperature medie annuali;
- MmTM = media mobile a 5 anni temperature massime medie annuali;
- MmTm = media mobile a 5 anni temperature minime medie annuali;
- MmT (3a) = media mobile a 3 anni temperature medie annuali;
- MmTM (3a) = media mobile a 3 anni temperature massime medie annuali;
- MmTm (3a) = media mobile a 3 anni temperature minime medie annuali;
Fascia tropicale nord
Negli altri post l'indagine è iniziata dall'Europa, utilizzando come metodo la gradazione della longitudine che parte dall'Inghilterra (meridiano 0° di Greenwich) e prosegue positivamente in direzione dell'Asia. Pertanto per la verifica delle temperature di questa fascia si inizierà dall'Africa, che però a questa latitudine fornisce scarsi dati.
La prima località presa in considerazione è Dakhla (23,7° nord), località del Sahara Occidentale (ex Marocco?). Purtroppo qui i dati sono molto scarsi ed intermittenti, però le prime misurazioni delle temperature medie annuali sono del 1958-66. Evidenziano rispetto ad oggi una sostanziale invarianza. Qualche variazione in più si riscontra sulle minime e massime, ma con pochi dati è difficile fare valutazioni:
Proseguendo l'indagine, è necessario giungere fino ad Assuan in Egitto località nota per l'omonima diga. Purtroppo fra la costa sahariana e l'Egitto si incontrano varie nazioni africane della zona subsahariana che hanno notevoli problemi di sussistenza (Mauritania, Mali, Niger, Ciad) e anche scarsamente abitati e abitabili a quella latitudine.
Assuan si trova sul 24° parallelo nord e la serie di dati abbastanza completa si estende fino al 1958. Si evidenzia un aumento costante delle temperature di un grado scarso da quella data:
Superando il Mar Rosso si incontra Jeddah in Arabia Saudita (21,5° nord). Anche qui si riscontra un aumento delle medie annuali di un grado scarso a partire però dal 1973; più volento l'aumento delle T medie massime, circa 2 gradi C:
Rimanendo nella penisola Arabica, si sono utilizzati i dati registrati a Seeb, Oman (24° nord) che però sono disponibili solo dal 1983. Evidenziano comunque un aumento delle temperature in linea con la precedente località di circa mezzo grado:
La prossima località presa in considerazione è Bombay in India (oggi Mumbai - 19,1° nord). I dati partono da metà degli anni '70 e in linea con le precedenti tabelle, evidenziano l'aumento di temperature di circa 1 grado scarso:
Si incontra qui una divergenza tra T minime e massime, sintomo di un'estremizzazione del clima:
Questa è però l'unica località della grande democrazia indiana in cui si trovano dati così completi su questo parallelo. La prossima località è cinese: Lancang (o Lincang - 22,6° nord) con dati che partono dal 1963. Generalmente la Repubblica Popolare ha dei buoni archivi delle temperature (a qualcosa è servito il socialismo reale...) e si estende da aree temperate ad aree tropicali.
A Lancang i dati evidenziano un aumento costante delle temperature medie annue di un grado abbondante:
La prossima località presa in esame è Ha Noi (21° nord) in Vietnam le cui temperature sono registrate da metà anni '70, anche se con dei vuoti; evidenziano un amento di circa mezzo grado da allora:
Dal Vietnam si ritorna ad una località cinese nei pressi della costa del Mar Cinese: Zhanjiang (21,2° nord); i dati iniziano dal 1958 ed evidenziano per qesta località una sostanziale invarianza, con una impercettibile caduta delle temperature, sia medie, massime e minime:
Un'estrapolazione delle temperature medie annue in cui si vede la chiara tenenza alla diminuzione; essendo uno dei rari casi, vale la pena evidenziare il fenomeno:
La prossima località è ancora sostanzialmente cinese, si tratta di Kaohsiung (22,6° nord) a Taiwan. I dati evidenziano un aumento delle temperature robusto (1,5 gradi circa) dal 1973, che smentisce il grafico della precedente località cinese:
Un'estrapolazione delle T medie annuali, per raffrontarlo con quello del tutto diverso di Zhanjiang:
Purtroppo tra l'isola di Taiwan e il continente amercano, la prima località che può fornire dei dati sulle temperature è Hono Lulu (21,3° nord) nelle isole Hawaii, lasciando scoperti migliaia di chilometri di oceano Pacifico.
I dati di Hono Lulu risalgono comunque al 1940 (potenza delle basi militari americane!) ed evidenziano una quai invarianza delle temperature medie annue, con un trend in leggero aumento di un terzo di grado:
Da notare che quando le T medie massime spanciano verso il basso, le T medie minime spanciano verso l'alto e viceversa, lasciando il grafico delle medie annuali quasi invariate.
Un'estrapolazione delle medie annuali in cui è più chiaro il trend al rialzo di meno di mezzo grado:
Lasciando le Hawaii, sullo stesso parallelo non si incontrano gli Usa, ma il Messico. La località scelta sulla costa del Pacifico è Mazatlan (23,2° nord). Un nome con assonanze azteche, ma a quanto pare non ci sono vestigia della storia precolombiana, ma solo alberghi e turisti. I quali si godono sole e spiagge ignari che il trend climatico di questa città prevede una discesa delle temperature. Come per altre località delle coste pacifiche che verranno analizzati in altri post, anche qui si ha una discesa delle temperature, registrate in questo caso dal 1976. Le registrazioni troppo recenti non permettono una analisi comparativa con Portland (invarianza dal 1941) in Usa, ma comunque la diminuzione di 1,5 gradi circa è molto corposa:
Un'estrapolazione delle medie annue:
Attraversando il Messico fino alla penisola dello Yucatan (Golfo del Messico) è stata presa in considerazione la località di Merida (21° nord). Qui i dati sono stati registrati dal 1973 ed evidenziano una crescita costante delle temperature di neanche mezzo grado, ma il trend è chiaro:
Proseguendo il tragitto sul tropico del Cancro, l'indagine si sposta su Cuba, ma in territorio americano (Usa) a Guantanamo (20° nord). Località dove sono state registrate temperature dal 1946 (potenza delle basi militari Usa!) e mostrano un grafico che evidenzia cambiamenti climatici ciclici con andamento quarantennale. Il motivo mi è ignoto, ma il grafico è piuttosto eloquente; il trend complessivo è di un modesto aumento delle temperature (un terzo di grado) sulle medie annuali:
Dall'estrapolazione delle medie annuali è ancora più evidente l'andamento ciclico:
L'ultimo grafico riguarda Las Palmas (28,6° nord) sulle Isole Canarie (Spagna), che si trovano un po' ai limiti della fascia che ho indagato fino ad ora, ma non c'erano altre località disponibili fra Cuba e le coste africane. I dati partono dal 1973, e denunciano un trend al rialzo delle temperature di circa un grado:
Conclusioni
Il grafico superiore riassuntivo, riguardante le variazioni massime di temperatura, in un trend generale "rialzista" evidenzia la cadute delle temperature, di cui una minore in Cina sulle coste del Mar della Cina, e l'altra molto marcata sulle coste del Pacifico.
Complessivamente la tendenza è al rialzo delle temperature su tutto il globo. Le misurazioni che si estendono più lontane nel passato evidenziano però trend di aumenti molto modesti, ben inferiori al grado e anche al mezzo grado.
Di seguito i grafici riassuntivi delle tendenze delle T medie massime e minime:
Attraversando il Messico fino alla penisola dello Yucatan (Golfo del Messico) è stata presa in considerazione la località di Merida (21° nord). Qui i dati sono stati registrati dal 1973 ed evidenziano una crescita costante delle temperature di neanche mezzo grado, ma il trend è chiaro:
Dall'estrapolazione delle medie annuali è ancora più evidente l'andamento ciclico:
L'ultimo grafico riguarda Las Palmas (28,6° nord) sulle Isole Canarie (Spagna), che si trovano un po' ai limiti della fascia che ho indagato fino ad ora, ma non c'erano altre località disponibili fra Cuba e le coste africane. I dati partono dal 1973, e denunciano un trend al rialzo delle temperature di circa un grado:
Conclusioni
Il grafico superiore riassuntivo, riguardante le variazioni massime di temperatura, in un trend generale "rialzista" evidenzia la cadute delle temperature, di cui una minore in Cina sulle coste del Mar della Cina, e l'altra molto marcata sulle coste del Pacifico.
Complessivamente la tendenza è al rialzo delle temperature su tutto il globo. Le misurazioni che si estendono più lontane nel passato evidenziano però trend di aumenti molto modesti, ben inferiori al grado e anche al mezzo grado.
Di seguito i grafici riassuntivi delle tendenze delle T medie massime e minime:
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