Monti: si comincia a vedere la fine del tunnel... (ah, ah, ah...)
Certo che ci vuole una bella faccia tosta, ad affermare che stiamo uscendo della crisi, dopo aver appena approvato un "Fiscal compact" e posto le basi per un futuro "Redemtion fund" (vedi esproprio coercitivo).
La crisi è appena all'inizio, se non sloggia Monti e le sue idee di austerità dal governo italiano, il tunnel sarà più lungo di quello sotto La Manica. Con il "Fiscal compact" saremo obbligati a spianre il debito, per un controvalore di circa 980 miliardi in 20 anni (follia e delirio) per un totale di circa 50 miliardi all'anno! alla faccia della fine del tunnel! Significa portare effetti recessivi nell'economia reale per 30 anni!
E intanto, come parla Monti (vedi dichiarazioni dall'Asia, siamo usciti dalla crisi), la sfiga si abbatte su di noi. Infatti lo spread ritorna a salire (480 e dintorni). Ha una tempistica veramente incredibile.
Ma ormai, che lo vogliano o no, Napolitano e Monti sono in balia degli eventi. Non riescono più a dirigerli. I partiti non ascoltano il Presidente, e non si mettono d'accordo sulla legge elettorale. Forse perchè non vogliono andare a votare in autunno, come preferirebbe Napolitano. Tanto che anche Monti tenta di minacciarli:
"Senza riforma insomma sono possibili effetti sullo spread. «Una relazione c'è - ha confermato - ma più che con la data delle elezioni con il clima complessivo fra oggi e la data delle elezioni»"
(www.corriere.it)
E Monti stesso ha esaurito l'effetto novità e "magico" del suo governo. Ora è tutto in mano alla Merkel, a Draghi con la Bce, e alla Bundesbank. L'Italia non può più fare nulla.
Vista la situazione di stallo, il Sole24ore continua a pungolare governo e fans dell'austerità, con titoli come questo:
Il ritorno alle valute nazionali? Ecco quali sono i Paesi a cui conviene (secondo la teoria dei giochi)
"All'Italia e all'Irlanda conviene uscire dall'euro. Non è un consiglio, ma una delle conclusioni a cui arriva un rapporto di Bank of America Merrill Lynch, che tra il serio e il faceto applica a una teorica dissoluzione dell'euro la famosa teoria dei giochi elaborata da John Nash e resa famosa dal film "A Beautiful Mind" con Russel Crowe."
(www.ilsole24ore.com)
Non si tratta di una notizia nuova. Nei siti alternativi se n'era già parlato a metà luglio. Avevo scritto un post che trattava anche di questa ricerca: Berlusconi, l'autunno dell'euro, le elezioni.
Ma evidentemente il Sole si sta preoccupando di tracciare una strada alternativa, dopo aver fatto terrorismo mediatico dicendo che lasciare l'euro è impossibile, tornare alla lira è una tragedia. Ora però visto che l'eventualità è meno remota del previsto, dato che la Corte Costituzionale tedesca potrebbe bocciare l'Esm, comincia a fare informazione più equilibrata. Pochi giorni prima aveva ospitato le tesi dell'ex ministro Brunetta sull'affiancamento lira/euro. Si chiama cerchiobottismo: un colpo al cerchio dell'austerità, e uno alla botte del "ritorno alla lira". Non si sa mai, che abbiano ragione gli euro scettici.
(Del ritorno alla lira, ne ha parlato anche canale 5 in prima serata, anche se con una superficialità da far paura, e da far cambiare canale).
Ed inoltre non è detto che l'acquisto di titoli da parte della Bce sia sufficientemente risolutivo. I paesi del nord con a capo la Germania potrebbero inserire nuove condizioni capestro (tanto per dire: "Da Berlino: no licenza bancaria all'Esm"), che potrebbero rendere l'aiuto della Bce impossibile, o troppo oneroso per i Piigs. E poi c'è sempre l'incognita greca, crisi mai veramente risolta. Anzi, aggravata dall'intervento della Germania. Quindi agosto potrebbe diventare un mese infernale per l'euro, anche senza il giudizio incombente della Corte Costituzionale tedesca.
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