"...Alfano ha dettato condizioni al governo. "Monti è forte in credibilità a livello internazionale, ma deve metterci contenuti. Tutto ciò ha senso se arrivano risultati - ha dichiarato il segretario -. Ci aspettiamo che dal vertice Ue arrivino dei risultati ed è per questo, per consentire a Monti di andare in Europa con la riforma del lavoro approvata così come ci ha chiesto, che voteremo le quattro fiducie, anche se la riforma del lavoro non è esattamente quella che avremmo voluto". Ma il segretario del Pdl ha anche ribadito che "è l'ultima volta che ci adeguiamo: l'aspettativa nostra è che Monti torni a casa con dei risultati"."
(www.repubblica.it)
Il prof. Monti, minacciato dall'ex premier e dal Pdl di crisi di governo, a quanto pare diventerà lui stesso ricattatore. Avrebbe intenzione di chiedere alla Merkel di rivedere le sue posizioni sugli eurobond, minacciando se non ascoltato di rassegnare le dimissioni:
"Se la cancelliera non molla le dirò che mi dimetto perché se le cose non cambiano non sono nelle condizioni di portare l'Italia fuori dal baratro", avrebbe ipotizzato Monti facendo leva sullo spauracchio della crisi polictica che porterebbe l'Italia sotto l'attacco degli speculatori. D'altra parte la Merkel sa fin troppo bene che il crollo di Roma vorrebbe dire il tracollo definitivo dell'euro con prospettive che metterebbero i brividi anche a Berlino."
(www.ilgiornale.it)
Del resto Monti non è l'unico a fare pressioni sulla Germania. Il suo potrebbe essere un bluff ad uso interno, per tener buona la maggioranza, già sapendo in anticipo il risultato:
"Ci sono gli eurobond nel futuro dell’Unione monetaria ed economica. Il rapporto dei quattro presidenti - . Van Rompuy (Consiglio Ue, rappresenta i governi); Mario Draghi (Bce); José Manuel Barroso (Commissione); Jean- Claude Juncker (Eurogruppo) – afferma che “si dovranno compiere passi adeguati verso una comune emissione di debito”. Vuol dire condivisione, mutualizzazione, eurobond in una forma o nell’altra. La stessa cosa che la Germania di Angela Merkel nega con forza. Ma che, secondo i Quattro, prima o poi dovrà accadere se vogliamo salvare l’euro. “Uno scenario di 5-10 anni”, affermano fonti della Commissione. Il testo verrà sottoposto come base di discussione al vertice europoe che si apre giovedì a Bruxelles."
I quattro "saggi" delle istituzioni europee hanno poi stilato un piano su tre gambe (www.lastampa.it) per il rilancio dell'UE e il superamento della crisi:
1) Unione bancaria: la Bce garantisce (forse) e controlla i bilanci delle banche dell'UE;
2) Unione di bilancio: non è un bilancio unico europeo, ma anche qui dei controlli più stringenti sui bilanci dei singoli Stati in cambio di eurobond;
3) Unione politica: ancora molto misteriosa.
Monti ha probabilmente già la certezza che alcune di queste proposte saranno accettate dalla Germania, o accettate con modifiche, così potrà far finta di battere i pugni sul tavolo, e ritornare a Roma con gli allori del vincitore.
In ogni caso sarebbe anche una vittoria per l'Italia intera e gli italiani potrebbero anche cambiare idea sul governo dei professori, che finora ha deluso le aspettative.
Nessun commento:
Posta un commento