martedì 12 giugno 2012

Un biglietto per il default


L'ingresso è gratuito, si paga all'uscita.

"...i dati del 1 ° trimestre 2012 che testimoniano un crollo del PIL reale dell'economia Italiana. Una debole domanda estera più una precipitosa caduta della spesa nel settore privato ha fatto calare il prodotto interno lordo (PIL) dello 0,8% rispetto al trimestre precedente (3,2% ad un tasso annualizzato)." 
(vocidallestero.blogspot.it)

Tranquilli non è niente. Sono solo modesti effetti collaterali della cura Monti (-Berlusconi, Tremonti). Nel giro di poco tutto cambierà... in peggio.

"Borse europee deboli sulle incertezze sulla crisi del debito con l'eurozona che guarda, in primo luogo, a Grecia e Spagna e poi all'Italia. L'indice d'area Stoxx 600 è piatto con Londra e Parigi poco sopra la parità. In calo Londra, Milano e Madrid. «Gli investitori stanno cercando di non fare troppe scommesse per il momento» sottolinea a Bloomberg Bruno Ducros, gestore di CamGestion a Parigi che aggiunge: «Le autorità stanno cercando di fare ciò che possono per affrontare la crisi del debito cercando di trovare soluzioni»." 
(www.corriere.it)

Monti: «Garantiremo stabilità all'Eurozona utilizzando tutti gli strumenti possibili»
(www.corriere.it)

Toccate ferro, o altro se lo ritenete necessario...

"L'Ue ha dimostrato di saper «compiere scelte importanti» e «continueremo a garantire la stabilità della zona Euro con tutti gli strumenti a disposizione»."

Bella questa, la dovrebbero mandare a Zelig, fa scompisciare dal ridere...

"COMMENTI INAPPROPRIATI - «Siccome considero del tutto inappropriato che il ministro delle Finanze di uno stato membro commenti in questo modo la situazione di un altro stato membro, mi astengo dal commentare le dichiarazioni del suddetto ministro» ha aggiunto il presidente Monti commentando le affermazioni del ministro delle Finanze austriaco, Maria Fekter, che non ha escluso la prospettiva che l'Italia possa aver necessità di chiedere aiuto ai partner europei nei prossimi mesi.

GAFFE - Quella della Fekter è una e propria gaffe: in una intervista ha evocato i rischi di una richiesta di aiuti anche da parte dell'Italia, dopo quella appena preannunciata dalla Spagna. «Dati gli elevati rendimenti che l'Italia deve già pagare per rifinanziarsi sui mercati - aveva detto - potrebbe richiedere aiuti sui pagamenti». "


Questi poteri forti sono veramente dispettosi. Ma è sicuro sia una gaffe, o piuttosto una verità sfuggita alla censura?

Lagarde: «Tre mesi per salvare l'euro»
(www.corriere.it)

Fiiiuu! per fortuna, pensavo ci rimanesse solo più un mese!

"Se saranno necessarie ulteriori misure per salvare l’euro, devono essere varate subito, «in meno di tre mesi».
...
ha affermato che se dovessero servire altri interventi dovrebbero essere «presi più rapidamente... in meno di tre mesi, direi». Dopo un'altra breve pausa il numero 1 dell'Fmi ha chiarito: «Non sto fissando un termine ultimo entro il quale tutta la situazione debba sbrogliarsi». E poi ha spiegato: «I mercati ritengono che stia avvenendo troppo lentamente e questo è ovviamente il messaggio che mandano»."


Perché il salvataggio spagnolo non basta. E perché banche italiane e BTp sono di nuovo in tensione
(www.ilsole24ore.com)

" Ma il salvataggio spagnolo non doveva essere una bella notizia tale da rasserenare gli investitori? Purtroppo così non è. Cerchiamo di capire perché.
...
questa mattina il direttore generale di Ftich, Ed Parker, ha gettato acqua sul fuoco dichiarando che «è improbabile che l'Italia chieda gli aiuti all'Ue» perché è in una situazione migliore rispetto alla Spagna, «ha un deficit molto basso, così come un deficit delle partite correnti e non ha problemi di banche». ARTICOLI CORRELATI Eurocrisi, spesi 485 miliardi con scarsi risultati. Da Grecia a Spagna, ecco il conto dell'emergenza BTp e crediti dubbi pesano sull'Italia Quattro salvataggi fanno una trappola Vedi tutti » Eppure, i titoli del credito italiani anche oggi procedono contrastati dopo il tonfo di ieri. Perché?
...
Il problema al momento risiede nella scarsa chiarezza sulle modalità del salvataggio delle banche spagnole. Si attingerà dal Fondo salva-Stati o dall'Esm (il nuovo meccanismo di stabilità permanente che dovrebbe partire a luglio dopo le ratifiche dei singoli Paesi)? La differenza, non specificata dalle autorità europee in una fase in cui i mercati (al netto delle componenti speculative) chiedono certezze, non è di poco conto. "


Che strano, è la prima volta che manca chiarezza. Con la Grecia è andato tutto liscio...

"... tutti i possessori di bond emessi dal fondo salva-Stati (Efsf) hanno lo stesso diritto di rimborso.
...
il Fondo Esm ha la statuto giuridico di creditore privilegiato. Quindi, soltanto dopo che è stato ripagato gli altri creditori possono aspirare a un rimborso dei crediti.
...
nel caso il piano salva-banche spagnolo sia finanziato attraverso questo meccanismo, potrebbe esserci un chiaro disincentivo ad acquistare titoli spagnoli in quanto sarebbero rimborsati solo dopo i titoli "senior".  


A questo punto veniamo all'Italia che ha una quota del 19,18% del Fondo salva-Stati e una del 17,3% nel nascituro fondo Esm. Percentuali che indicano che, in ogni caso, la sua partecipazione al salvataggio spagnolo non sarebbe irrilevante. "


Praticamente ci becchiamo il 20% del peso del salvataggio delle banche spagnole a fronte di un'esposizione italiana del 5 o 6%. Del resto, poverina, la Germania se non l'aiutiamo noi a rimettere a posto le sue banche "contaminate" dal pattume immobiliare spagnolo, chi lo fa?

" Se si decide di salvare le banche spagnole con il Fondo salva-Stati (opzione non gradita alla Germania) il debito pubblico dei Paesi è destinato a crescere, compreso quello italiano. Questo avrebbe un forte impatto sui bilanci delle banche italiane, molto esposti in BoT, BTp, CTz, ecc."
Tanto per non farci mancare niente.

Intanto aumentano le spese, e la Frignero fa l'incompresa:

"Dopo lo scontro sui numeri degli esodati,Elsa Fornero ha davvero un diavolo per capello. Antonio Mastrapasqua e i vertici dell'Inps sono sotto il fuoco incrociato del ministro.

"La relazione sugli esodati diffusa ieri è un documento parziale e non spiegato", ha tuonto la Fornero sottolineando che si è trattato di una mossa "irresponsabile, fatta per danneggiare il governo".

Il fatto è che i numeri non sono un'opinione. E sugli esodati è in corso un vero e proprio scontro. La relazione dell'Inps sul numero complessivo dei potenziali esodati è stata fatta saltar fuori ieri pomeriggio dall'Ansa. Un'anticipazione che ha letteralmente fatto saltare in aria il dicastero della Fornero, mentre dagli uffici dell'istituto di previdenza, minati da un improvviso black out elettrico, non arrivava alcuna smentita. Il problema sta proprio nei numeri contenuti nella relazione firmata da Mastrapasqua: i lavoratori che, nell'arco dei prossimi anni, rischiano di restare senza pensione sfiora le 400mila unita. Per l'esattezza sono 390mila e 200 contro i 65mila salvati dalla Fornero. Un gap mica da ridere."

( www.ilgiornale.it )

Aggiornamento

Questa è una battutona. Che spiritosa la Merkel,  fisicamente non sarà un gran che, come dice Berlusconi, ma è tanto simpatica:

"Sarebbe fatale interrompere il cammino di risanamento "proprio mentre alcuni Paesi hanno iniziato" il percorso, rimanendo a "metà strada", ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel a un convegno a Berlino.

Secondo Merkel, le riforme strutturali danno risultati estremamente positivi, come dimostra lo stato odierno dell'economia tedesca. "Ma sappiamo che ci vuole tempo perché gli effetti si mostrino". Per questo occorre procedere con le riforme in Europa, ha detto."

(www.ansa.it)

Si stanno tutti ribaltando dal ridere, dagli Usa alla Cina.

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