mercoledì 20 giugno 2012

La distanza Usa - Europa



Malgrado la modernità ci abbia abituati a viaggi di poche ore tra un continente e l'altro, le distanze rimangono ancora a volte insuperabili. Soprattutto tra Usa e Europa di questi tempi.
Salta l'incontro tra Obama e i leader europei:
"Sul colpo di scena del mancato incontro Usa /Ue ci sono due interpretazioni. La prima, debole, divulgata dagli americani, afferma che i leader europei avevano un brutto jet lag e dunque hanno chiesto di rimandare."
(www.ilsole24ore.com)

Ma c'è sempre qualcuno che di fronte alle umane debolezze e alla stanchezza provocata dai continui summit, elabora delle dietrologie maligne:
" ...da fonti europee ... afferma che Germania, Francia, Italia e Spagna non sopportano piu' le lezioni e le ingerenze americane e dunque hanno voluto dare un brusco segnale a Washington."

Ma è anche probabile che Obama non abbia voglia di assistere al solito "pollaio" europeo, e abbia deciso di vedere i suoi polli uno a uno, per non farsi venire la solita emicrania:
"Fonti americane raccolte dal Sole 24 Ore confermano che l'incontro non é stato rimandato, ma che forse ci saranno degli incontri bilaterali ai margini del G-20 fra Obama e i singoli leader europei."


La vera verità, temo, sia che ne Obama, ne i leader dei Bric, riescano più a capire e/o sopportare le ondivaghe politiche economiche europee che non risolvono mai nulla. La Cina, ha accusato direttamente la Germania di sbagliare tutto e di provocare la recessione mondiale. In Europa c'è il caos: c'è chi vuole gli eurobond, chi vuole l'unione politica, chi quella fiscale... ma forse nessuno vuole uno Stato europeo reale. Il mondo assiste a questa soap opera con apprensione.

La Grecia è fallita da un anno, la Spagna sta rischiando grosso, l'Irlanda e il Portogallo sono "salvi" nella loro tomba economica. I tedeschi sono testardi, e finiranno per scavarsi la fossa da soli, attorniati da paesi in default o in bilico. Non basterà più nemmeno la Cina per accogliere le loro esportazioni, dovranno cercare nuovi mercati nella galassia. Fra tutti i leader europei non ce ne uno che sappia mostrare un'idea per costruire il futuro del continente.

Il Parlamento europeo, è un ente inutile in perenne sonno, dove pochi eletti cercano di lanciare grida di aiuto. Ma nessuna li ascolta. Nessuna iniziativa arriva dai banchi di Bruxelles. L'unico che dimostra di avere una certa leadership è M. Draghi, una specie di presidente europeo ombra, ma anche lui ha le mani legate.

La colpa della situazione di chi è? dei Piigs? dei tedeschi? dei francesi? forse di tutti quanti:
"Appare anche del tutto evidente che, giunti a questo punto della crisi e del suo avvitamento, insistere a tentare ancora di identificare responsabilità a livello di singoli paesi rispetto al rullo compressore di una liquidità internazionale in rapida ritirata da un’Eurozona che si è trasformata in una camera a gas a causa di drammatici errori di disegno istituzionale, è esercizio del tutto futile, nel quale purtroppo ancora troppi commentatori si attardano per motivi ignoti, escludendo l’incapacità a leggere la situazione." 

Ho come l'impressione che mentre Francia e Germania litigano per decidere se l'Europa sarà uno Stato federale o uno Stato assistenzialista, le nazioni di confine, i cosidetti Piigs alla fine lasceranno mestamente l'euro, con tanti saluti alla Cancelliera Merkel, alla Bundesbank e a tutti i fan dell'austerità.

"Se tra 10 giorni alla riunione dell'Eurogruppo passa la linea di ferro di Angela Merkel, la cancelliera tedesca, allora l'area euro si sfaldera', con Italia e Spagna che abbandoneranno il blocco a 17.

E' l'opinione di Wolfgang Munchau, editorialista di punta del Financial Times, secondo cui i leader dell'Eurogruppo si trovano in un vicolo cieco. La Bundesbank ha gia' fatto sapere di essere contraria alla costituzione di un'unione bancaria, almeno fino a quando non verra' prima formata una unione fiscale completa.

Da parte sua Merkel non ha alcuna intenzione di appoggiare il progetto di unione fiscale senza che prima non venga avviata la formazione di un'unione politica. E François Hollande ha escluso l'ipotesi di un'unione politica senza un'unione bancaria.

Se nessuno riuscira' a interrompere questo ciclo vizioso in cui il gatto si morde la coda, l'eurozona si sfaldera'. I leader dell'Unione Europea hanno 10 giorni per sciogliere il nodo.

La soluzione piu' ovvia sarebbe quella di accordarsi per impostare tutti i piani sopracitati in contemporanea: un'unione bancaria, fiscale e politica. Non e' escluso che sia proprio quello che succedera'. Ma perche' avvenga Merkel deve fare piu' di una concessione, deve proprio fare dietrofront. Altrimenti Italia e Spagna se ne andranno dall'Eurozona."

(www.wallstreetitalia.com)

Certo in Italia non sarà Monti a compiere una scelta simile, essendo l'uomo scelto dalla Merkel. Ma è altrettanto ovvio che in Italia piccoli movimenti pentastellati crescono in fretta. E anche all'interno dei partiti tradizionali cominciano a nascere le correnti no-euro...

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