Come avevo scritto in precedenza, l'uso del fondo salva Stati per tenere basso lo spread Btp-Bund, cioè per acquistare parte dei Btp, presenta dei vantaggi e degli svantaggi. Sicuramente è una vittoria importante di Monti al summit europeo, ma non è detto che tutto funzioni così perfettamente. Ci sono ancora delle cosa da chiarire. Lo spiega molto bene Oscar Giannino:
"Quanto allo scudo antispread chiesto dall’Italia per quei Paesi vicini all’avanzo primario – praticamente noi soli - il no tedesco è stato scalfito e intaccato, ma Monti in queste ore sta barando col suo ottimismo a piene mani. In realtà non c’è licenza bancaria per l’ESM -che avrebbe risolto ogni problema, abbeverandosi alla fonte BCe anche illimitatamente se necessario – ma solo un placet di massima alla procedura di acquisito maggiorati EFSF-ESM per Paesi a rischio, con la BCE che esegue materialmente gli acquisiti rivalendosi sulla loro dotazione finanziaria (500bn). Le modalità operative saranno da fissare all’eurogruppo del 9 luglio, la Merkel contrariata già stamane ha iniziato a dire che comnunque si passa per la trojka e per il Fmi, inutile che l’Italia s’illuda. Ma in ogni caso al Consiglio europea la carta giocata da Monti è stata una inversione di tendenza, con l’Italia protagonista. Gli eurottimisti possono brindare. Il merito negoziale va riconosciute, perché Monti rischiava di doversi dimettere, tornato a Roma a mani vuote. Ma quanto al merito vero, cioè la sostanza del’accordo, è assai meno risolutivo per l’Italia di quel che venga detto stamane.
... i mercati verranno comunque a testare la tenuta sul meccanismo votato a vantaggio dell’Italia, al di là dell’entusiasmo in Borsa nelle prime ore. L’economia italiana sta andando negli abissi, per via delle tasse e delle spese pubbliche, e abbiamo 400 miliardi di carta pubblica da piazzare nein prosismi 12 mesi. Balleremo, e sarà il caso di non prendersela con gli altri se l’ESM avrà dei limiti naturali a sostenerci a galla.
... la clausola di salvataggio – funzioni o meno – non cambia la sostanza del guaio italiano. Dismisisoni pubbliche massicce per ababttere il debito, tagliare spesa corrente e tasse per molti punti di Pil in tre anni, ventre a terra. Esultare per la nazionale e per il successo all’eurotrattativa diomenticando che non abbiamo affatto svolto questo impegnativo compito a casa – che dobbiamno a noi stessi e non agli altri – significa commettere il solito errore italiano di miopia."
( www.chicago-blog.it)
Insomma, questa di Monti è un'importante concessione ottenuta dall'Europa per mantenere a galla il bastimento Italia. E' un primo passo verso quella che dovrebbe essere la funzione della Bce in futuro: il garante di ultima istanza, ma non per l'Italia o la Spagna o la Francia... ma per gli Stati Uniti d'Europa e il suo debito in eurobond. Prima o poi ci arriviamo. L'importante era evitare che da questo ennesimo vertice uscisse una spaccatura, che ci avrebbe costretto alla fine ad uscire dall'euro. La situazione italiana sarebbe stata insostenibile.
Anche seavendo da piazzare 400 miliardi di titoli, ovviamente l'Italia si è già prenotata una parte cospicua del gruzzolo Efsf di 500 mld. Non è ancora chiaro capire quanti titoli italiani si dovranno acquistare con questo sistema, ma se fossero metà, si avrebbero due tre anni di autonomia. Il tempo necessario per fare un piano di abbattimento del debito come sostiene Giannino.
Ma anche Semerario esprime più di un dubbio sull'efficacia dell'invenzione montiana:
"...“impegno alla stabilità finanziaria” dell’Eurozona, usando gli strumenti EFSF/ESM in modo “flessibile ed efficiente” per stabilizzare i mercati, subordinatamente al rispetto delle raccomandazioni specifiche al paese ed agli altri impegni, sottoscritti a seguito delle valutazioni degli organismi comunitari. Questo vuol dire tutto e nulla. EFSF/ESM potranno comprare titoli di stato sul secondario o sul primario, o su entrambi? Con quali fondi, visto che le dotazioni allo stato attuale sono scarse, per usare un eufemismo? Servirebbe comunque fornire ESM di una licenza bancaria, per consentire il suo indebitamento con la Bce, e moltiplicarne il volume di fuoco....
la violenza del consolidamento fiscale è destinata a gonfiare deficit e debito, pubblici e privati, nei prossimi mesi, e deteriorare significativamente i bilanci delle banche.
...
sarebbe opportuno allungare di un biennio almeno il consolidamento delle finanze pubbliche, e fare respirare le economie. I tedeschi scelgano: o questo o un terrificante salasso di aiuti, come alternativa alla distruzione dell’Eurozona. Perché tutto si tiene. E la Transferunion è già tra noi."
Probabilmente l'obiettivo di Monti è proprio questo. Guadagnare un paio di anni per continuare nella riforma ed alleggerimento del carico statale oltre che del carico del debito pubblico. Quindi, se l'accordo tiene, se i tedeschi non si sfilano (e ne avrebbero tutto il diritto in fondo...), se i mercati si fidano, l'attuale maggioranza di governo dovrebbe tenere a sua volta fino al 2013. Poi dopo, potrebbe ancora servire Monti o come premier o come ministro delle finanze, Movimento 5 stelle permettendo.
Monti sostiene poi che, dopo averlo ottenuto, l'Italia non utilizzerà il fondo "salva spread". Non so se potrà essere così, ma credo che la strategia si questa, quella di avere un'arma potenziale da usare per tenere sotto minaccia i mercati.
Credo inoltre che l'Italia stia dimostrando di essere una nazione piuttosto orgogliosa, più di quanto si aspettassero gli altri europei, e poco propensa a farsi aiutare. Ho come l'impressione, visto il dibattito di questi mesi euro si/euro no, vista la repulsione di Monti e altri per la troika e i suoi effetti nefasti, che gli italiani sarebbero disposti a tornare alla lira, sfasciare la zona euro, piuttosto che chiedere aiuto all'Europa. L'ambizione evidente dei governi italiani, anche quelli che in futuro saranno apertamente contro le scelte di Monti, è quella di fare da se, senza l'ausilio di enti sovranazionali. Per dimostrare che l'Italia è l'unico dei Piigs che non graverà e dipenderà dagli stranieri. Abbiamo una lunga secolare esperienza di dominazione straniera e non ci vogliamo ricascare.
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