L'Italia non ha bisogno di nuovi terremoti per crollare. Ormai è in fase di disfacimento anche la finanza statale e l'economia nazionale. Lo spread è tornato ai livelli di novembre 2011. Le dimissioni del precedente governo sono state inutili.
Bbg, l'imprenditore: «Era una zona felice, ora solo miseria» (video.corriere.it)
L'imprenditore tra l'altro dice, caro Monti, è ora di allargare i cordoni della borsa altrimenti l'economia del ferrarese non riparte, e caro Presidente, non è il caso di festeggiare il 2 giugno visti i lutti recenti. In questa nazione non c'è più senso della misura, nemmeno nelle istituzioni più importanti...
La Commissione Ue lancia un allarme su Spagna e Francia: non stanno facendo abbastanza sui conti
"La Commissione europea ammonisce Spagna e Francia sui conti pubblici in un report pubblicato oggi. Il piano di austerità da 27 miliardi di euro di Madrid non basta a risanare il deficit spagnolo che a fine 2011 si attestava all'8,9%
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Nel mirino della Commissione europea finisce anche la Francia che a detta dell'Ue non sta facendo abbastanza, al pari della Spagna, per risanare i conti in una situazione che potrebbe diventare potenzialmente esplosiva. Bruxelles nota come l'obiettivo di 4,4% di deficit quest'anno appare raggiungibile ma «lo scarto rispetto alla soglia del 3% resta considerevole». Bruxelles chiede a Parigi di «precisare le misure necessarie per assicurare che il deficit sia riassorbito entro il 2013»."
Bruxelles: si rischia la disintegrazione finanziaria, ora il fondo salva-Stati intervenga per salvare le banche
"Nel giorno del flop dell'asta BTp e degli spread di nuovo alle stelle, la Commissione europea chiede che il Fondo anti-crisi ricapitalizzi direttamente le banche.
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Per contrastare questa tendenza alla «disintegrazione finanziaria, è necessario un coordinamento maggiore a livello europeo nella supervisione e nel quadro di gestione delle crisi», è necessaria una integrazione «più stretta tra i paesi Eurozona nelle strutture e nelle pratiche di vigilanza, nella condivisione degli oneri (burden sharing) procedendo verso un'unione bancaria che sarebbe un importante elemento per completare l'attuale struttura dell'unione monetaria»."
Asta BTp, domanda fiacca. I titoli a 10 anni tornano sopra il 6%. Balzo di 81 punti dei tassi a 5 anni al 5,66%
" Tassi in salita e domanda fiacca per i BTp a 5 e 10 anni assegnati oggi in asta dal Tesoro. Nel dettaglio la prima tranche del nuovo BTp a 5 anni scadenza 01/06/2017 é stata collocata con un rendimento del 5,66%, in aumento di 0,80 punti sull'asta precedente, per un importo pari a 3,39 miliardi. La domanda è stata pari a 4,584 miliardi. Ancora più deboli le richieste per il BTp decennale: la settima tranche del BTp scadenza 01/09/2022 ha ottenuto una domanda pari a 3,266 miliardi a fronte di una offerta compresa tra 2 e 2,75 miliardi. Sale il rendimento del decennale, che si attesta al 6,03%.
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Per la prima volta dalla fine del 2011 dubbi e preoccupazioni tornano ad accompagnarsi alle aste italiane. Oggi, dicono gli operatori interpellati da Radiocor, si è tornato «ad associare un messaggio negativo all'esito delle aste, soprattutto per quanto riguarda il BTp decennale»."
Che il clima è quello delle emergenze, e che la leadership europea è inadatta al governo dell'Europa (non solo B. è unfit...) lo si capisce anche da questa notizia:
Obama manda in Europa un'inviata per risolvere la crisi. E la Spagna declassata a B fa paura
"La crisi dell'euro... preoccupa gli Stati Uniti. Secondo il Wall Street Journal l'amministrazione Obama avrebbe inviato in Europa il sottosegretario per gli Affari internazionali, la bionda Lael Brainard, per pressare le autorità europee a trovare una soluzione rapida e concertata e potenziare il fondo salva-Stati da 700 miliardi di euro, ritenuto insufficiente per arginare le tensioni finanziarie e placare le incertezze su cui i mercati si muovono."
Insomma, cari europei, dicono gli Usa - intendendo in effetti cari tedeschi - se non volete ritrovarvi travolti dal crollo della zona euro, datevi da fare e avviate le rotative come ha fatto la Fed.
"Alla luce di questa situazione fanno sorridere i discorsi sulla crescita che circolano attualmente in Europa. Per riprendere a crescere, alle economie dei Paesi deboli non bastano gli Eurobond e un piano di investimenti infrastrutturali. Per crescere dovrebbero invece alleggerire la pressione fiscale e varare importati investimenti pubblici. Ciò non è assolutamente possibile all’interno dell’attuale contesto dell’euro sia che ci siano gli Eurobond sia che non ci siano. L’unica via sarebbe dunque dire addio alle politiche di austerità, ma ciò non è possibile. Ma senza crescita non vi è alcuna possibilità di uscire dalla crisi. Quindi è il gatto che si morde la coda. Tutto ciò induce a ritenere che la spaccatura dell’euro è ineluttabile, ma che i suoi tempi dipenderanno dai nuovi cerotti che verranno escogitati per cercare di guadagnare tempo. Forse anche con l’obiettivo di giungere almeno fino a novembre per non rovinare le possibilità di rielezione del Presidente americano Obama."