mercoledì 23 maggio 2012

Bruxelles: in attesa di Babbo Natale


Le borse sono state in positivo ed effervescenti per un paio di giorni, oggi hanno invertito la rotta. Difficile capire cosa si spera o cosa si auspica nel mondo dell'economia. Vedendo il +3,41 (Ftse Mib) di ieri si sarebbe detto che probabilmente c'era nell'aria un anticipo del Natale, un qualche grosso regalo da Bruxelles o Francoforte. Oggi si direbbe sia tornato il pessimismo e le preoccupazioni per lo scontro Hollande-Merkel.

Però in effetti qualcosa è cambiato negli ultimi giorni, si è passati dal motto della Merkel "rigore e crescita", al motto di Obama (e tutti gli altri) "crescita e rigore". Sembra solo un cambio di posizione delle parole, ma è molto di più.

Il vertice di Camp David, apparso un po' sottotono, in realtà un qualche risultato deve averlo prodotto.


Questa immagine evidenzia la situazione delle alleanze e della visione economica dei paesi partecipanti al G8. La Germania è in minoranza. L'Italia come al solito è in stato confusionale. Dal vertice del G8, però la cancelliera Merkel, è sembrata uscire non particolarmente sconfitta, anzi. Probabilmente gli altri paesi non hanno voluto infierire, anche perchè i grandi debitori hanno la coscienza sporca.

Eppure c'è attesa per il vertice di oggi a Bruxelles, e per le date successive degli incontri europei. Ci si auspica che la filosofia di Hollande prevalga su quella del rigore germanico. L'Europa periferica è stremata, ed ora anche la Francia rischia molto. La Germania potrebbe cedere su qualcosa: eurobond? project financing? project bond? per Rischio Calcolato si sente addirittura in lontananza il campanellino della slitta di Babbo Natale in arrivo a Bruxelles in largo anticipo. Spero sia così.

It’s Qe Time? (Occhio che Stampano)

"Io credo che alla fine; e molto presto, (essi) dovranno stampare. Non importa se la Fed, la BCE ma dovranno stampare oppure assistere alla devastazione finanziaria.

...
Non lo faranno per salvare i popoli d’Europa ma lo faranno per comprare ancora un pochino di tempo, per rimanere i padroni del vapore e nella consapevolezza che ad ogni round di monetizzazione il sistema finanziario diventerà sempre più instabile. Comunque, dal loro punto di vista, meglio precari che licenziati.

L’Euro non può semplicemente continuare ad esistere se nel giro di poche settimane non verrà attuata una politica che imponga con la forza un tetto invalicabile al rendimento dei titoli del debito sovrano.

Non c’è più il tempo materiale di aspettare un ipotetica armonizzazione delle politiche di bilancio europee, i paesi virtuosi, Germania in testa ora sono di fronte alla scelta finale, o accettare di pagare un pò di più il servizio del loro debito ed importare inflazione oppure affrontare la devastazione della zona euro e dire addio per qualche generazione al mercato comune.

La scelta meno costosa (per la Germania) nel breve/medio periodo,a mio avviso è la prima e come sempre i tedeschi cercheranno di vendere cara la pelle chiedendo in cambio il massimo possibile di cessione di sovranità economica ai paesi da aiutare.

Ecco perché penso che alla fine stamperanno. I banchieri lo faranno per continuare ad esistere come oggi, almeno per un pò, i tedeschi perchè tutto sommato l’alternativa è peggio."


Ed ancora.

Penso anch’io che STAMPANO: ci sono dati che lo fanno presupporre; i PRODUTTORI Tedeschi chiave della decisione.

"DOMANDA: COSA REALMENTE POTREBBE CONVINCERE LA MERKEL A CAMBIARE IDEA SULLA POLITICA DA “FALCO” SULL’AUSTERITY?


Frau Merkel, negli ultimi 3-4 anni, ha ceduto pochissimo a chiunque e difatti ha imposto un’austery quasi “punitiva” a tutti i partners.
...
Il governo Tedesco (e la popolazione) non si sono troppo scomposti, e sono andati avanti per la loro strada, nonostante gli enormi pericoli finanziari di una conclusione negativa finale della crisi. 

Ricordiamoci che la Germania e’ un paese particolare, che non ama affatto la finanza o la societa’ dei servizi ..., ne’ ama il dirigismo statalista fine a se’ stesso o alla grandeur (tipico della Francia, ma anche di altri paesi dell’unione). In Germania c’e’ massima considerazione del mondo produttivo, e la priorita’, vissuta ad ogni livello della societa’ e’ la PRESERVAZIONE DELLA MACCHINA PRODUTTIVA ESPORTATRICE MANIFATTURIERA, orgoglio ed emblema della serieta’ del paese.

In conclusione, ritengo che la forza che potrebbe convincere “Merkel, governo e politica tedesca, e popolazione” e’ ancora una volta LA CONFINDUSTRIA (E RELATIVI ALLEATI, SINDACATI INCLUSI).

... all’orizzonte, per la macchina produttiva tedesca, vi sono 2 pericoli semplicemente enormi, legati al collasso dell’Euro o ad una prosecuzione dell’attuale crisi:

a) La perdita di vasti mercati (quelli del Sud Europa) ed il rischio di rinascita di competitors sotto casa

b) Gli impatti a catena di un crollo finanziario globale
...
A Marzo 2012 sono usciti una serie di dati Interessanti, in particolare sul fronte dell’Import Export. 
...



La sintesi e’ che l’austerity ordinate da Frau Merkel a Monti, ha oltrepassato l’immaginabile; la montagna di tasse imposte da Monti agli Italiani ha fatto crollare verticalmente i consumi, penalizzando l’Import pesantemente (e quindi I Tedeschi), ed ha spinto le imprese Italiane, letteralmente disperate dal tracollo produttivo, a maggiore aggressivita’ sul fronte dell’export. 

...
HO COME L’IMPRESSIONE, CHE SE AD APRILE E MAGGIO STI DATI SI CONFERMASSERO, LE FORZE PRODUTTIVE TEDESCHE, POTREBBERO CONVINCERE FRAU MERKEL E GLI INOSSIDABILI GOVERNANTI E CUSTODI DELL’ORTODOSSIA LUTERANA, AD ACCETTARE QE A NASTRO, E MAGARI ANCHE UNA VERSIONE PRIMORDIALE DI EUROBOND, PER EVITARE IL TRACOLLO DELL’EURO (e magari per evitare che Monti faccia un’altra manovra…. Visto che pare le sue manovra abbiano impatti negativi, non solo sui poveri Italiani, ma pure sui panzer tedeschi)"


Ed anche io concordavo con la tesi di Rischio Calcolato giorni fa:
"Cosa altro si può fare a questo punto, se non stampare migliardi di euro, per sostenere i debiti europei dei Piigs? Del resto la "magia" dell'austerità che doveva portare crescita (chissà come poi...) l'abbiamo provata. E ancora una volta abbiamo constatato che le magie sono solo invenzioni che funzionano nel mondo delle favole."

Vedremo cosa uscirà da questo primo incontro, e se la Germania capirà che ha molto più da perdere di tutti gli altri europei da una crisi a catena innescata da troppo rigore. Per cominciare il fallito salvataggio della Grecia può diventare il detonatore dello scoppio dell'euro.
Comunque sia a qualcuno la cena del vertice risulterà indigesta, o alla Merkel o ad Hollade.

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