Il ministro dell'interno ha comunque tenuto a precisa: «Non credo ci sia area di consenso intorno a questi atti. E se questo consenso c'è - aggiunge - è limitato ad un'area molto circoscritta. Non credo che nelle corde popolari ci sia consenso per queste cose». «E il fatto che tutta la cittadinanza reagisca e prenda le distanze da questi fatti è molto importante» . La situazione resta comunque delicata: «anche perchè -aggiunge il ministro- legata a fenomeni di recessione e di difficoltà economica ma noi pensiamo il paese tenga».
( www.corriere.it )
Sono dichiarazioni da cui traspare una certa insicurezza: "Non credo che...". I nostri ministri non sono così certi che il popolo italiano stia dalla loro parte. Probabilmente si sentono assediati e percepiscono il montante odio sociale che hanno grandemente contribuito a montare. Forse più di quanto sia riuscito a fare il precedente premier.
Ma è un sentiment che attanaglia un pò tutte le gerarchie europee, consce del fatto che la strategia dell'austerità è un fallimento totale. Spero siano in grado di fare marcia indietro e correggere il tiro finchè è possibile.
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