mercoledì 19 marzo 2014

Crimea, Russia, Usa, Europa, Italia


Tutto si intreccia nella giornata di ieri. Vedremo se avrà ripercussioni sui mercati oggi e nei prossimi giorni. La Francia annuncia fragorosamente che dopo l'annessione della Crimea, la Russia è fuori dal G8. Poi la rettifica che non chiarisce affatto la confusione che regna in Europa:

"La partecipazione della Russia nel G8 "non" è stata sospesa. "Ciò che è stato sospeso è la nostra partecipazione ai lavori preparatori del G8 previsto a Sochi". Lo precisa il portavoce del ministero degli Esteri francese, Romain Nadal, dopo che invece il ministro Laurent Fabius aveva parlato proprio di sospensione di Mosca dal G8, intervenendo prima su Twitter e poi a Radio Europe 1."
(www.tgcom24.mediaset.it)

Con la Germania che prende tempo e naturalmente pensa ai suoi contratti energetici con la Russia.
Che con una cerimonia da tempi zaristi annette al suo territorio la Crimea e i suoi governanti dichiarano quello che tutti possono osservare: le sanzioni dell'occidente sono semplicemente ridicole.

Anzi forse sono solo figurative:

"Strano dirlo ma l’Italia giocandosela bene ha molto da guadagnare dalla presunta guerra di Crimea.

Da una parte gli AmeriKani Soros e Blackrock investono in Italia (IGD, Unicredit, Banca Intesa)

dall’Altra:
- Saipem sigla un contratto da 3 miliardi di con Gazprom per southstream (link)
- E oggi la russa Rosneft toglie le castagne dal fuoco alle banche italiane e si compra il 13% di Pirelli (rafforzando il tronchetto dell’infelicità però)

Alla faccia delle tremende sanzioni internazionali."

(www.rischiocalcolato.it)

A che gioco sta giocando l'Occidente? Sta giocando in ordine sparso, con Usa e Francia che fanno la parte del poliziotto cattivo, e Germania ed altri (Italia compresa) che giocano al poliziotto buono dialogante.

Gli Usa sono tremendamente irritati, perché anche questa volta, la finta rivoluzione ucraina, la novella "primavera" dell'est in salsa neonazista con condimento di cecchini della Cia, non è riuscita. Putin non ha mangiato la foglia questa volta, come non l'aveva fatto in Siria, e ha rovinato il giochino americano.

La Francia ormai si è lanciata in un avventurismo militare per far dimenticare le disgrazie economiche in patria. Inoltre la Francia ha il nucleare e del gas russo non le importa poi molto.

"La Francia ha trovato un nuovo slancio imperiale in Africa col governo socialista che per ridurre le spese ha dissolto il “Corpo d’Armata franco tedesco” che doveva essere il primo embrione dell’esercito europeo senza nemmeno informare il governo partner e si sta dissanguando nel Mali, dove, facile profeta, dissi che sarebbe durata quanto il Vietnam."
(www.rischiocalcolato.it)

Non è così evidentemente per la Germania, che non ha troppa voglia di rovinarsi i rapporti con la Russia. E nemmeno l'Italia che a quanto pare i rapporti con la Russia continua ad averli come se niente fosse.

L'Europa per contro non può permettersi ulteriori crisi politiche e men che meno militari. Sarebbe la goccia che farebbe traboccare il vaso dell'antieuropeismo. I sondaggi per le elezioni europee sono semplicemente catastrofici per i partiti tradizionali.

"L’ultimo dato in ordine di tempo, certo maldigerito dal premier britannico David Cameron, è quello pubblicato lunedì 10 marzo secondo cui l’Ukip, partito indipendentista di Nigel Farage, ferocemente antieuropeo (non sono neppure nella moneta unica), sarebbe attorno al 20 per cento ma col 30 per cento degli inglesi che ne condividono alcune battaglie. In Francia Marine Le Pen col Fronte nazionale creato dal padre Jean-Marie è in grado di scavalcare Ump e socialisti di Hollande. Stessa ambizione ce l’ha l’olandese Geert Wilders mentre gli ungheresi sono addirittura governati da un partito di estrema destra anti-tutto.
...
«Sveglia alle 5, si vola a Strasburgo, a difenderci da Euro Criminali» è uno dei tanti tweet di Matteo Salvini, impegnatissimo a far saltare il banco. Sua l’idea del “Basta euro” tour, curato dall’economista della Cattolica, Claudio Borghi Aquilini.
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Se il messaggio della Lega è esplicito, quello dei grillini risulta simile ma più confuso. ... Nelle ultime settimane il vento è un po’ cambiato. L’astuto Grillo, già in campagna elettorale e sempre bravo a cogliere umori e mal di pancia, sta forzando su alcuni temi con timbro leghista. Prima invoca le macroregioni, come la Repubblica di Venezia o il Regno delle due Sicilie, poi mutua sul blog il linguaggio leghista sul “Fiscal compact che ammazza l’Italia”, tra l’altro «la solita parola inglese che dà spessore intellettuale a chi la usa e che non fa capire di che si tratta». Conclusione: il M5S lo cancellerà (s’intende il fiscal compact, o che dir si voglia)."

(espresso.repubblica.it)

E lo sanno tutti, politici nuovi e vecchi dell'establishment che l'euro e l'Europa non "tirano più". Lo sa bene anche Renzi, che malgrado sia cosciente di quanto sia grande l'odio della popolazione per l'Europa, non ha rinunciato ad andare a genuflettersi dalla Merkel per dimostrare di essere un bravo soldatino disciplinato.

Un altro che in patria annuncia di sforare tetti e limiti, poi al cospetto della Cancelliera piega il capo ai dictat assurdi dell'Europa. A meno che sia un grande bugiardo, e la cosa non stupirebbe affatto, il Renzi ribelle, asfaltatore e rottamatore, si è già arenato. Renzi I equivalente ad un Monti III. Poco male, lo spazio lasciato libero sarà occupato da altri partiti più determinati.

E comunque Renzi, con le ginocchia ancora doloranti per gli inchini in Germania, appena rimpatriato riparte con le contestazioni all'attuale Europa arcigna:

"... è Matteo Renzi a prendere la parola. "Dobbiamo colmare lo spread tra le aspettative dei cittadini e il modo in cui funzionano le Istituzioni Europee". E qui, in filigrana, tutta la dottrina europea del premier. Una missione. In base alla quale le richieste di allentare il vincolo di bilancio, di ridiscutere i trattati, di fare dell'Italia il traino dell'innovazione europea, trovano senso e forza. "Perché noi rispettiamo tutti gli impegni, sia chiaro. Ma anche l'Europa deve rispettare il suo: essere vicina ai cittadini".
(www.repubblica.it)

Allentare i vincoli di bilancio? Perché non ha detto queste cose quando aveva la Cancelliera Merkel a due passi? Mi pare che in Germania abbia affermato che l'Italia non sforerà mai i vincoli di Bilancio e che il fiscal compact non verrà messo in discussione.

E Grillo non può che gongolare in questa situazione. Con il fiscal compact ci va a nozze:

"Se il M5S avrà una forte affermazione elettorale ed entrerà nel Parlamento europeo con20/30 eurodeputati gli attuali equilibri salteranno. Il M5S non è Eurosì o Eurono. Il M5S vuole il ritorno ai principi di solidarietà e di comunità. L'Europa si chiamava Comunità Europea, oggi si è trasformata in Unione Europea. Il M5S vuole un'Europa solidale o nessuna Europa. Il M5S porrà delle condizioni, tra queste l'eliminazione immediata del Fiscal Compact che impone un taglio di 50 miliardi all'anno per un ventennio alla nostra finanza pubblica per rientrare nei parametri di Maastritcht. Una misura che ci ridurrebbe in miseria e ci consegnerebbe alla Troika con la sottrazione di ogni politica economica, Altra condizione l'emissione di eurobond, di titoli pubblici europei garantiti a livello centrale per evitare che l'Italia finisca rapidamente come la Grecia. Se la UE rifiuterà queste richieste è obbligatorio uscire dall'euro, non c'è scelta, il M5S farà un referendum per ritornare alla lira e per riprenderci la nostra sovranità monetaria."
(www.beppegrillo.it)

Per ora siamo agli scontri verbali. In Italia e soprattutto in Europa. 
Ma intanto anche a Putin qualcosa sta sfuggendo di mano. Cosa accadrebbe nel caso di aperto scontro armato tra Russia ed Ucraina?

"Un militare dell’esercito ucraino è stato ucciso e uno è rimasto ferito in un attacco alla base di Sinferopoli da parte di uomini armati arrivati – secondo quanto detto da un portavoce delle forze armate – su un camion che mostrava una bandiera russa. La tensione si alza quindi non solo dal punto di vista diplomatico, ma soprattutto da quello del confronto tra le forze militari o paramilitari. “Siamo in stato di allerta dopo quello che è successo nell’altra base a Simferopoli – racconta all’Ansa il tenente colonnello Igor Mamciur, via telefono, barricato nel comando della Marina ucraina a Sinferopoli, in pieno centro – Abbiamo ordine di sparare a vista su chiunque tenti di entrare qui”. Putin è “personalmente responsabile” per la morte del soldato, ha subito affermato il presidente ucraino a interim Oleksandr Turcinov."
(www.ilfattoquotidiano.it)

Stormi di cigni neri stanno di nuovo volando all'orizzonte.


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