Il nostro eroe partito dall’Italia con intenzioni aggressive,
con l’intenzione di sbattere i pugni sul tavolo, ritorna convinto che occorre
fare le riforme… tedesche.
L’Italia ha fatto i compiti sul bilancio pubblico con ampi
surplus, dice Renzi, ma malgrado ciò il rapporto debito/Pil continua ad
aumentare. Mi verrebbe da dire: è l’austerity bellezza!
E quindi, che fare? E quindi, come fecero i suoi
predecessori, si continua con l’austerità, cioè con il rispetto dei parametri
europei. Un non senso.
E pensare che è lo stesso Renzi ad affermare, a proposito
del lavoro, che se una squadra continua a perdere, bisogna cambiare qualcosa.
Come i milanisti in questo periodo sanno bene.
Ma allora perché questa semplice deduzione non viene applicate
al complesso delle politiche europee?
No, Renzi applica la deduzione solo alla riforma Fornero sul
lavoro. E oggi abbiamo capito che Job Act tradotto in tedesco si dice Mini Job,
e tradotto in termini economici, si chiama svalutazione interna. Cioè quella
che chiede la Germania ,
l’Europa e tutti i fan dell’austerità. Riduzione del costo del lavoro e dei
prezzi interni, con pericolosa deflazione di contorno.
Con Renzi non cambia nulla. Anche Renzi non ha capito nulla
o non vuole capire. Si continuerà a perseguire le politiche europee, con la
differenza che Renzi sarà molto più incisivo di Letta nel perseguire i suoi
obiettivi. Renzi è più furbo: non facciamo le “riforme” perché ce lo chiede
l’Europa, sbraita a destra e a sinistra, ma per i nostri figli. Quindi se
verranno ridotti i diritti, il welfare, non sarà a causa dell’Europa, ma puro
masochismo italico.
Purtroppo il comunicatore questa volta ha preso una
cantonata. Soprattutto quando ha detto che gli italiani non devono imputare i
loro problemi all’Europa, ma è nell’Europa che c’è la nostra salvezza. Ma chi
gli può ancora credere? Dovrà succedere qualcosa di molto più convincente della
restituzione di 50-100 euro mensili di cuneo fiscale per far cambiare idea agli
italiani.
Non è con queste frasi europeiste di facciata che Renzi può
pensare di riconquistare il voto che sta volando verso i partiti populisti.
Credo che Grillo abbia detto un’ovvietà nel suo ultimo comizio
a Rho, ritrasmesso in Tv: il M5s diventerà il primo partito italiano, e il Parlamento
europeo diventerà una bolgia ingovernabile. Per fortuna di Bruxelles tale
Parlamento non conta quasi nulla.
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