domenica 16 marzo 2014

Italia furbetta


Mentre il mondo si prepara allo scontro fra occidente ed oriente, almeno per il momento solo diplomatico, ognuno si dispone da una parte o dall'altra.

I Russi evidentemente sapevano come sarebbe andata a finire, e probabilmente sanno benissimo che Putin non si fermerà di fronte alle minacce occidentali di non si sa quali sanzioni. Putin accuperà sicuramente la Crimea, e probabilmente anche le regioni orientali dell'Ucraina. Ormai uno Stato fantoccio in mano alla Cia.

"Da ieri sera Alek­sandr Yaki­menko impazza su tutte le reti tele­vi­sive russe. Era il capo dei ser­vizi di sicu­rezza ucraini con Yanu­ko­vic, è fug­gito in Rus­sia con l’altra fac­cia della meda­glia della tra­ge­dia di Kiev e l’ha rac­con­tata in tv. Lui sa molte cose, tra cui chi sono quelli che hanno messo in azione i cec­chini che spa­ra­rono con­tro poli­ziotti e dimo­stranti quel 20 feb­braio. E ha fatto i nomi, uno die­tro l’altro. E non si è fer­mato ai nomi degli ultimi e penul­timi ese­cu­tori dell’operazione-diversione, ma è andato diritto alla defi­ni­zione dei mandanti.

Papale papale: «Si tratta di uomini legati diret­ta­mente ai ser­vizi segreti ame­ri­cani». Il cen­tro di comando è «l’ambasciata ame­ri­cana a Kiev», alla quale dev’essere aggiunto il rap­pre­sen­tante a Kiev dell’Unione Euro­pea, il «cit­ta­dino polacco» signor Tombinsky."

(www.comedonchisciotte.org)

Comunque i russi che contano sanno come muoversi. Le eventuali sanzioni non li toccheranno.

"In un altro articolo di oggi ho scritto che secondo i dati settimanali della Fed, una cifra record - 105 miliardi di dollari - di buoni del Tesoro è stato venduto o semplicemente riallocato
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Mentre si pensava che il ritiro dei fondi dal mercato occidentale, fosse stato causato dalla Cina, si è scoperto che il merito o meglio la colpa è stata probabile proprio della Russia, che come è ben noto, ha sofferto ben poco del calo dell'Occidente in generale, e del suo sistema finanziario, in particolare.
...
come riporta il FT, mentre si attende in silenzio, ma neanche troppo, quello che succederà con l'arrivo delle quasi certe sanzioni finanziarie (che dovrebbero prevedere il blocco dei conti e le confische patrimoniali, come conseguenza del referendum di Crimea di questa Domenica) i russi più svegli - gli oligarchi - hanno già fatto rientrare i loro miliardi dalle banche occidentali e, quindi hanno giù reso, sostanzialmente, discutibile l'effeto della grande mossa occidentale - quella di confiscare la ricchezza della Russia, lo 0,0001 %."

(www.comedonchisciotte.org)

E anche la Cina, silenziosamente si colloca in posizione defilata, ma non a fianco degli Usa. All'Onu ha impedito votazioni contrarie alla Russia. E sfrutta l'occasione per continuare la sua guerra contro il dollaro.

"altra cosa interessante sarà che la Russia si sentirà costretta a coinvolgere la Cina molto di più all'uso dei rubli o dei Renminbi nelle transazione del commercio bilaterale, e a bypassare il dollaro. Forse potranno usare anche con l'oro, tanto che il prezzo del metallo giallo ne ha già fiutato l'odore e, questa settimana, è arrivato ai massimi da sei mesi. Tutto servirà a stringere ancora più i legami finanziari tra due nazioni tanto ricche di materie prime, mentre si allenteranno sempre più quelli con il "diavolo imperialista" gli Stati Uniti ."

L'Europa appare schierata accanto agli Usa. O meglio così sembrerebbe, visto che i capi di Stato europei appoggiano l'espulsione dal G8 della Russia proposta dagli Usa. Un club mondiale che in realtà non conta più molto. Gli Usa appaiono esageratamente alterati per le vicende in Ucraina. Forse soltanto perché si apprestano a fare una pessima figura. Come si fa a considerare illegittimo il referendum in Crimea e perfettamente legittimo il colpo di Stato a Kiev con l'appoggio dei neonazisti in piazza (pagati dalla Cia) e i cecchini della Cia sui tetti?

Ma mentre gli Usa gridano inviperiti in direzione di Mosca tutto il loro orgoglio ferito di dominatori del mondo scoperti a fare giochetti poco edificanti, gli europei fanno il coro di sostegno, ma facendo finta di essere addolorati e gridando sottovoce.

Fra questi l'Italia forse è la nazione che fa più finta di tutte. Del resto l'alleanza americana è importante, ma il gas russo ci permette di scaldarci e di produrre energia, è vitale.

" "Saipem ha siglato oggi (cioè giusto il giorno delle “fosche minaccie” attento Putin eh? n.d. fk) un appalto di 2 miliardi di euro per la costruzione della prima linea del tratto offshore del South Stream, il mega-gasdotto con cui la russa Gazprom promette di portare il metano in Europa bypassando l’Ucraina. La controllata dell’Eni, guidata da Umberto Vergine, si è aggiudicata i lavori sia per la realizzazione della prima condotta sottomarina del “tubo” sia quelli per la connessione alla terraferma di tutte le quattro linee previste dal progetto, ciascuna lunga oltre 931 chilometri, dalla Russia alla Bulgaria, uno dei sette paesi di transito dell’infrastruttura, insieme ad Austria, Croazia, Grecia, Slovenia, Ungheria e Serbia.

Il contratto è stato sottoscritto dal direttore esecutivo di South Stream Transport, Oleg Aksiutin, e dal vicepresidente della società di San Donato Milanese, Stefano Bianchi. Proprio nei giorni scorsi il consorzio, controllato per il 50% da Gazprom, per il 20% dall’Eni e per il 15% a testa dai francesi di Edf e dalla tedesca Wintershall, aveva annunciato di voler firmare entro marzo alcuni contratti per la realizzazione della tratta offshore."
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Dunque, giusto durante l’apice della tensione, ad un passo dalle sanzioni, con una guerra fredda che diventa calda… il signor Bianchi (italiano della Nato) e il signor Oleg Aksiutin (Russo di Zio Putin) si incontrano casualmente al Bar di San Donato Milanese e siglano un sobrio contrattino da 2 miliardi di dollari per un gasdotto che Salta l’Ucraina pur passando dal Mar Nero e guarda caso vicino alla Crimea.

Ohhh ma guarda tu il caso. Non se ne saranno accorti in questi giorni i nostri due ineffabili manager di quello che stava succedendo?"

(www.rischiocalcolato.it)

Insomma l'Europa si ritrova coinvolta suo malgrado in questa grana Ucraina di cui non gli importa poi così tanto. Anche alla Germania interessa relativamente esportare la "democrazia" in Ucraina. Interesserebbe di più sfruttare l'Ucraina come nuova terra di delocalizzazione industriale. E forse approfitta un pochino del cattivo umore degli Usa per fare qualche affare interessante in Polonia, in vista di un affrancamento futuro dal gas russo.

Ma nel complesso il gas russo è troppo importante per l'Europa occidentale. Le sanzioni alla Russia saranno probabilmente simboliche e gli europei vi aderiranno di quel tanto per non lasciare soli gli Usa nella loro inutile battaglia. Ma si sa già che gli americani sono i perdenti di questi partita.


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